Like.Share.Follow: recensione dell’horror di Glenn Gers
Cyberbullismo, stalking e ossessione nell'horror Like.Share.Follow.
Like.Share.Follow. è un film horror del 2017 scritto e diretto da Glenn Gers, il cui cast è composto da Keiynan Lonsdale, Ema Horvath e Abraham Benrubi.
Like.Share.Follow. racconta il dramma di uno youtuber in ascesa, Garrett, un ragazzo che ha un canale YouTube con più di due milioni di followers. Garrett ha letteralmente trasformato la sua vita in un’esperienza virale: si diverte nel postare video divertenti, nell’organizzare live stream in cui gioca in diretta ai più disparati videogame e, durante alcuni live, parla e discute spesso con i suoi seguaci e i suoi fan. Ha una regola che, secondo lui, lo proteggerebbe da qualsiasi dramma cibernetico, ovvero mantenere una distanza dai suoi fan e non incoraggiare né intrattenere nessuna storia d’amore.
Ma per un ragazzo così conosciuto online, che mostra ogni giorno il suo volto a milioni di persone, è difficile non essere riconosciuto a ammirato. Un giorno, mentre ritira la posta, Garrett incontra Shell, una ragazza apparentemente sconosciuta con cui comincia ad uscire. Shell però ha un segreto, un segreto oscuro che ben presto gli rivela e Garrett, spaventato e solo, entrerà vorticosamente in un turbine fatto di ossessione e di odio, fino al punto in cui dovrà lottare per la sua carriera e la sua vita.
Like.Share.Follow: cyberbullismo, stalking e ossessione
Like.Share.Follow. mostra con vigore la distanza che intercorre tra il mondo virtuale e quello reale; in questo film si può dire con certezza che non esiste una vera distanza, perché i due mondi si riflettono, sono l’uno lo specchio d’ombra dell’altro. La nostra realtà è sempre più abitata da bloggers e youtubers, ma una persona che mette consapevolmente il proprio volto, e la propria vita soprattutto, online sa quali sono i rischi che corre? Tutti lo sanno ma davvero pochi si rendono conto che Internet ha lati oscuri. Non di rado, l’incubo continua nel mondo offline. Garrett non ha problemi nel raccontare dettagli personali della sua vita, non riflettendo che ci sono persone che possono abusare di tali informazioni sensibili ed usarle per i propri scopi.
Garrett crede di uscire semplicemente con una ragazza a cui piace, ma presto l’idillio si trasforma in incubo. La sua esperienza estatica online diventa in un attimo puro cyberbullismo, stalking e ossessione. Il ragazzo non ha alcuna idea che Shell sia un’adolescente fragile ed emotiva, che ha sviluppato per lui un amore folle; non ha idea che, mentre sono assieme, registra video intimi, privati, che non ha problemi a diffondere per distruggere la sua reputazione. Like.Share.Follow. a suo modo è una lezione sull’uso di Internet, mostrando come ciò che pubblichiamo incautamente e ingenuamente può avere conseguenze spaventose.
Like.Share.Follow: un horror scarno e superficiale
Like.Share.Follow. al di là del suo lato tematico, è un film horror che dal punto di vista narrativo e interpretativo non convince particolarmente. Nonostante la trama sia interessante e la storia sulla carta sia molto intrigante, il film riesce davvero ad annoiare essendo totalmente privo di suspense. Più che vicino all’horror, Like.Share.Follow ha un’estetica da thriller. Lo stesso protagonista non riesce ad ammaliare, ad avere quel carisma che motivi tutti quei fan e quel seguito, anche i suo video sono noiosi, e quasi non si trova alcun senso o un motivo valido per cui questo ragazzo sia così popolare.
Oltre alle terribili performance, non c’è emozione, non c’è spessore reale nella storia, forse a causa di una sceneggiatura sterile ed inefficace. Like.Share.Follow avrebbe davvero potuto apportare nuova linfa al genere, raccontando una realtà che nasconde sempre più inconvenienti, ma ciò che accade è che ogni buon presupposto viene dilapidato da un racconto scarno e superficiale e anche il miglior personaggio, come l’intero film del resto, non ha linee memorabili.