Avengers: Infinity War – tutti gli easter egg che (forse) vi siete persi nel film Marvel
Avete visto Avengers: Infinity War e avete provato a cercare tutti gli easter egg e i riferimenti al mondo dei fumetti (e non solo)? Qui li trovate tutti elencati, tra Pietre dell'Infinito, Eterni, Captain Marvel e Arrested Development
Da quando è arrivato tra noi Avengers: Infinity War, i fan hanno dedicato le loro vite a cercare e scovare ogni riferimento e Easter egg possibile e inimmaginabile. L’amore collettivo per il mondo Marvel è in continua crescita il che significa che il cast e la crew al lavoro sui film dell’UCM hanno la possibilità non solo di nascondere qua e là connessioni ai fumetti, ma anche ad altri elementi del franchise. E ovviamente i fratelli Russo non se lo sono fatti dire due volte.
Ecco allora, che questa guida potrebbe esservi più utile che mai per scovare tutti i riferimenti e gli Easter egg che sono comparsi in Avengers: Infinity War. Ovviamente siete avvertiti: l’articolo è colmo di SPOILER. Se non avete visto il film fermatevi ora e tornate quando l’avrete recuperato. Noi vi aspettiamo qui!
Avengers: Infinity War – L’armatura a scaglie di Captain America
I fan erano pronti alla delusione fin dall’inizio quando Captain America – Il primo Vendicatore ha fatto capire che la classica armatura “a scaglie” di Cap non era una buona scelta per il live-action. Da allora, il costume di Steve Rogers è stato cambiato più volte, prima che quello di Avengers: Age of Ultron diventasse un nuovo standard per il pubblico. Civil War ha visto la rimozione del logo degli Avengers, tristemente, e in Infinity War anche il dettaglio rosso della stella sul petto è stato eliminato.
I registi, però, si sono assicurati di rendere omaggio ai fumetti come mai era stato fatto prima di quel momento. Dopo che Steve subisce parecchio danno dagli innumerevoli nemici, il tessuto della tuta rivela cosa si trova sotto: potrebbe sembrare un dettaglio da nulla, ma se state attenti, vedrete le classiche scaglie che hanno protetto Cap per tutto il tempo.
Avengers: Infinity War – Star Lord come Flash Gordon
I fan sapevano cosa li aspettava fin da quando il primo trailer ci aveva mostrato Iron Man e Star-Lord insieme, alle prese con la costruzione di un piano. Inutile dirlo: Stark non era per niente contento di lavorare con Quill. La loro unione non porta esattamente a un buon risultato nel film, ma il miglior momento è quello in cui Tony si riferisce a Peter come “Flash Gordon”. Molti dei fan del genere sci-fi conosceranno il personaggio per le sue strambe avventure spaziali che, in qualche modo, ricordano la storia di Star-Lord senza troppa fatica. Soprattutto, visto che Flash Gordon è stato pubblicato nel 1980, è probabile che Peter abbia in effetti colto il riferimento.
Avengers: Infinity War – Il cameo di Tobias di Arrested Development
Quando i registi Anthony e Joe Russo sono stati scelti per dirigere Captain America: The Winter Soldier, i fan erano entusiasti di vedere alcuni membri del cast di Community – il loro progetto precedente – apparire nell’UCM. Ed è stata la commedia di culto che i Russo hanno contribuito a lanciare, Arrested Development, che si è guadagnata il riferimento più grande in Civil War quando la “star car” dei Bluths è apparsa nella battaglia dell’aeroporto. Ma i registi hanno superato loro stessi con Infinity War.
Questa volta il cameo è arrivato quando i Guardiani sono tornati dal Collezionista a Ovunque. Mentre gli eroi camminano tra le teche, i fan di Arrested Development avranno notato un dettaglio sulla sinistra, quando Gamora si sporge per guardare Thanos. Anche se il prigioniero è completamente blu, non è un alieno: è il dottor Tobias Fünke, il personaggio interpretato da David Cross nella serie.
Avengers: Infinity War – Il pianeta Vormir
Le teorie sulla location della pietra dell’Anima hanno tenuto in considerazione ogni singola possibilità, tranne quella mostrata effettivamente nel film. Ad essere onesti sarebbe stato difficile predire che la location della Pietra sarebbe stata parte di un mistero ancora più grande. O che un famoso villain dell’UCM ne sarebbe stato il guardiano. Adesso sappiamo che la pietra dell’Anima si trova sul pianeta Vormir che, senza sorprese, è un pianeta esistente nei fumetti Marvel.
Prima di tutto: il pianeta Vormir è localizzato nella galassia dei Kree, il dominio degli alieni dalla pelle blu (la razza di Ronan l’Accusatore). Il pianeta è la casa di una specie di rettiliani, delle creature trasformiste che hanno incrociato gli Eroi più potenti della Terra in The Avengers #123 (1974). Le creature vengono scambiate per draghi inizialmente, fino a quando la loro natura aliena non viene rivelata. Il pianeta, però, non ha un grande ruolo nella storia generale dell’Universo Marvel, ma rimane una chicca per i fan dei fumetti.
Avengers: Infinity War – I poteri del Guanto dell’Infinito
Uno dei più strani poteri concessi dalle Pietre nel fumetto originale di Infinity Gauntlet è la capacità di riscrivere la realtà. Ciò consente a Thanos di trasformare lo scheletro di metallo di Wolverine in gomma, di creare improvvisamente una scatola a tenuta stagna intorno alla testa di Ciclope e così via. Avengers: Infinity War ci dà un assaggio di questi poteri quando i Guardiani incontrano Thanos a Ovunque e il cattivo trasforma i raggi blaster di Star-Lord in bolle.
I Guardiani durano per un paio di secondi in battaglia contro Thanos, dimostrando immediatamente i poteri di curvatura della realtà ora a sua disposizione. Per prima cosa trasforma Drax in una serie di cubi – e poi allontana Mantis dal combattimento trasformandola in nastri. È una ricreazione degli attacchi che ha simultaneamente rilasciato su Nebula e suo fratello, Starfox, nei fumetti originali.
Avengers: Infinity War – Lo schiocco di dita di Thanos
La promessa di un famoso momento dei fumetti adattato allo schermo è stata fatta quando Gamora ha affermato nel trailer di Infinity War che “per tutto il tempo in cui l’ho conosciuto, ha sempre avuto un solo obiettivo: spazzare via metà dell’universo. Se ottiene tutte le Gemme dell’Infinito, può farlo con uno schiocco delle dita”. È esattamente quello che ha fatto il cattivo nei fumetti ed è un’anticipo di come sarebbe finita la Guerra dell’Infinito.
Il film perde un po’ più di tempo nel rendere le perdite più strazianti che mai. Nei fumetti, lo schiocco di Thanos è un po’ più spettacolare, ma le forme di vita destinate a scomparire scompaiono semplicemente con uno “snap”.
Avengers: Infinity War – Il nuovo martello di Thor
La sottotrama incentrata su Thor potrebbe essere un po’ confusa per i fan che provengono dal più recente Thor: Ragnarok, dove il Dio del tuono ha capito che i suoi poteri non provenivano dal suo martello, il Mjolnir, che si trattava semplicemente di un conduttore. Quindi il suo bisogno di tornare alla fucina del martello e crearne uno nuovo è un po’ sospetto. In ogni caso, il segreto della nuova arma di Thor ha finito per essere rivelato molto prima del film, grazie a giocattoli, concept art e action figures da collezione. Ma l’arma forgiata da Thor non è un nuovo Mjolnir.
Uno sguardo alla nuova arma è ciò che tutti i fan dei fumetti avevano bisogno di vedere. La sua caratteristica principale è il design a metà martello e metà ascia fedelmente ricreato per il film (con l’aiuto di Groot per realizzare l’impugnatura).
Avengers: Infinity War – Lo Storm Breaker di Beta Ray Bill
Purtroppo, i fan continuano a contare i giorni fino a quando l’universo cinematografico Marvel ci fornirà una sua versione di Beta Ray Bill, la creatura aliena che possedeva – contro ogni previsione – la capacità di prendere il posto Thor. Potrà anche sembrare un cavallo umanoide, ma Bill ha dimostrato la sua forza quando ha sconfitto Thor in combattimento per il diritto di brandire il Mjolnir come il Dio del tuono. Per riportare la pace, Odino è intervenuto per dare a Bill un suo proprio martello forgiato dagli stessi Nani che hanno creato Mjolnir. Il nome del martello? Storm Breaker. L’arma ha dotato Bill dello stesso potere e dello stesso costume di Thor. I due diventano poi effettivamente amici affiatati e duraturi.
Avengers: Infinity War – Lo Zune Music di Star-Lord
Le colonne sonore di entrambi i film dei Guardiani della Galassia hanno avuto un ruolo considerevole nella storia, consegnate nella finzione sotto forma di cassette lasciate a Peter Quill da sua madre, Meredith. Ma la formula è cambiata alla chiusura del volume 2, quando a Peter è stato regalato da Yondu uno Zune che ha aumentato il potenziale delle canzoni a oltre 300 brani. E in Infinity War, sembra che il pubblico abbia ottenuto la sua prima traccia.
La canzone The Rubberband Man di The Spinners può essere ascoltata mentre sulla Milano la storia dei Guardiani si sovrappone a quella di Thor, e non è una coincidenza. Per quelli desiderosi di vedere se le canzoni di Yondu racchiudono la stessa importanza emotiva di quella che avevano le canzoni di Meredith. The Rubberband Man potrebbe essere particolarmente significativo. La storia dice che il produttore Thom Bell ha scritto la canzone con Linda Creed per suo figlio, il cui peso lo ha reso un bersaglio per i bulli della scuola.
Ma se dovessimo tirare a indovinare, il fatto che la traccia sia stata usata durante una scena di wrestling in Stripes – Un plotone di svitati potrebbe essere la vera ragione della sua inclusione.
Avengers: Infinity War – Ebony Maw contro Doctor Strange
Il Doctor Strange riceve un trattamento particolarmente duro nel corso del film, a causa della pietra dell’Infinito che si ritrova al collo. Ottiene una vittoria iniziale grazie agli incantesimi di protezione posti sull’Occhio di Agamotto, ma alla fine finisce per essere attaccato a bordo di una delle navi di Thanos da Ebony Maw, il più contorto dei Figli di Thanos. Gli spuntoni usati per tormentare Strange e costringerlo a rinunciare alla Pietra del Tempo sono nuovi, ma i fan della Marvel Comic ricorderanno proprio questa scena che si svolge nei fumetti.
La miniserie incentrata su Thanos e il suo Infinity Gauntlet potrebbe essere la più nota di queste storie, ma non è l’unica volta in cui le Pietre dell’Infinito hanno catturato l’attenzione di Thanos. Più recentemente, Jonathan Hickman ha realizzato una storia dalla quale sono stati tratti la maggior parte dei Figli del Titano. E ovviamente in quella storia troviamo Ebony Maw che tortura Strange per ottenere informazioni.
Avengers: Infinity War – Gli occhi finti di Rocket
Non possiamo dire esattamente perché Rocket Raccoon abbia davvero un debole per le protesi meccaniche, ma ha deciso molto tempo fa che non c’è davvero niente di meglio per fare il burlone. Per prima cosa, in Guardiani della Galassia aveva mandato Star-Lord a combattere per una gamba artificiale solo per il gusto di farlo. Più tardi nello stesso film ha tentato la stessa gag, prendendosi l’occhio falso di uno dei Ravagers di Yondu. Nel sequel ha continuato con Baby Groot che si è impossessato di un occhio finto non ben identificato. Quindi, naturalmente, l’arrivo di Thor – un re asgardiano con un occhio solo – a bordo della nave dei Guardiani ha offerto un’altra opportunità per l’umorismo basato sugli occhi di vetro.
Avengers: Infinity War – Bucky Barnes, il lupo bianco
Quando Steve ha lasciato Bucky Barnes con T-Challa alla fine di Civil War, non era chiaro quanto tempo avrebbe trascorso a Wakanda o come la scienza e la tecnologia del Paese avrebbero potuto davvero aiutarlo lungo la strada. Ma Bucky è stato reintrodotto nei film della Marvel nella scena dei titoli di coda di Black Panther, quando si è risvegliato di nuovo come se stesso, solo per vivere in solitudine al di fuori del trambusto della capitale di Wakanda. I bambini del posto gli avevano persino dato un soprannome: lupo bianco. Il nome era più importante di quanto pensassero i fan occasionali, suggerendo (in modo sostanziale) che non era il ruolo di Captain America quello che risiedeva nel futuro di Bucky (come nei fumetti).
Invece, Lupo bianco era il nome dato al fratello adottivo di T’Challa, un ragazzo caucasico abbandonato a Wakanda che fu accolto favorevolmente, raggiungendo infine la posizione più alta nella sicurezza di Wakanda. Difficile sapere se Bucky finirà per ricoprire quel ruolo, ma l’uso continuato del nome in Infinity War non è un caso.
Avengers Infinity War – La distruzione del Sanctum Sanctorum
Considerando l’enorme pubblico di Infinity War, è lecito ritenere che molti spettatori non avranno letto l’attuale storia dell’Infinity Gauntlet su cui si basa liberamente il film. Vale la pena sapere che la storia inizia per gli eroi della Terra quando Silver Surfer porta il conflitto cosmico sul nostro pianeta… beh, tecnicamente, sfondando il lucernario del Doctor Strange.
Questo è stato uno dei primi momenti dei fumetti che è stato confermato per il film, anche se con Bruce Banner nel ruolo di Silver Surfer. Poiché Hulk è colui che per primo si scontra con Thanos prima di essere lanciato sulla Terra, ed è lui a sbattere contro la stessa finestra. Un bel tocco, anche se il ruolo di Banner nel combattimento finale non è abbastanza grande come quello di Surfer nell’originale.
Avengers Infinity War – Il costume di Nomad
C’erano parecchie chiacchiere su Steve Rogers che sarebbe passato da Captain America a Nomad, l’identità che ha adottato quando, nei fumetti, ha perso la speranza nel suo Paese natale. La ricaduta della guerra civile ha più a che fare con la politica personale che con la politica nazionale, ma l’oscuramento della divisa di Steve rende evidente il riferimento a Nomad. Anche se manca il mantello e la scollatura profonda. Si è anche sbarazzato di qualsiasi tipo di cappuccio, affidandosi alla barba e ai capelli per sostituire l’elmetto.
Senza il suo scudo, non ha nemmeno senso che Steve abbia delle bretelle, per non parlare delle fibbie che lo stringono sotto le sue braccia. L’unica ragione per cui le fibbie rimangono – ora più grandi, più dorate e completamente arrotondate – è un chiaro ammiccare al pubblico di una parte della tuta di Nomad.
Avengers Infinity War – Steve ottiene l’iconica barba
Il fatto che Steve Rogers sia stato costretto a lasciare il titolo di Captain America, insieme al suo scudo, ai suoi alleati e alla sua reputazione di “bravo ragazzo” dovrebbe probabilmente essere il cambiamento più notevole. Ma fin dal primo trailer di Infinity War, sono stati i lunghi capelli e la folta barba di Chris Evans a dominare la conversazione. Apparentemente, scivolare nell’ombra ed evitare di essere scoperto è stato più facile con un aspetto leggermente diverso rispetto a quello del bravo ragazzo americano. E proprio come il personaggio Nomad, questo è anche un cambiamento originariamente visto nelle pagine di Marvel Comics.
Avengers Infinity War – La reunion tra Captain America e Black Panther
Non tutti i dettagli degni di nota hanno a che fare con una vaga connessione con la mitologia della Marvel Comics, o persino con i film di MCU del passato o del presente. A volte, è l’arte della produzione cinematografica che merita di essere citata. Come l’indimenticabile scena nella scena post-crediti di Captain America: Civil War di Steve Rogers e T’Challa in piedi uno accanto all’altro, che guardano nella nebbia – simbolico, ora che sappiamo quanto imprevedibile i giorni a venire davvero erano per entrambi. Quello stesso momento ottiene un richiamo quando Steve è equipaggiato con i suoi nuovi scudi Wakandiani, e ancora una volta prende il suo posto a fianco di T’Challa.
Avengers: Infinity War – L’omaggio ad Alien
L’amore di Peter Parker per i “film davvero vecchi” potrebbe non essere il più sottile esempio di umorismo generazionale che i film della Marvel hanno da offrire, ma almeno ripagano con un’azione soddisfacente. In Civil War, è stato il suo ricordo della Battaglia di Hoth a portare giù il gigante Ant-Man come un AT-AT imperiale. Questa volta, è il richiamo di Peter alla saga di Alien che salva lui e Tony Stark da Ebony Maw. Ricordando la battaglia finale, in cui Ripley spedisce la Regina Xenomorph fuori dalla nave, Tony fa lo stesso con Ebony Maw. Ma il vero e amorevole omaggio arriva dopo che Maw è stato risucchiato, quando il cattivo viene mostrato raggomitolato, congelato e fluttuante nello spazio, e la sua somiglianza con la mossa della Regina Xenomorph diventano ovvie.
Avengers: Infinity War – Il calderone di energia solare
I fan della Marvel abbastanza curiosi da scavare nella storia originaria di Mjolnir, il martello di Thor sanno che in realtà ce n’è più di uno. Nella versione originale della storia, Odino ha richiesto la creazione di un martello che sarebbe stato chiamato Mjolnir e affidato a suo figlio, Thor. A quel tempo, i fumetti di Thor erano più incentrati sul fantasy rispetto alle versioni successive, il che significa che i nani che facevano il martello. lo facevano sfruttando letteralmente i “raggi del sole” che penetravano nelle loro forge.
Nelle versioni più moderne, proprio come nei film, si dice che il Mjolnir sia stato “forgiato nel cuore di una stella morente”… mentre raramente si spiega esattamente cosa significhi. Il film fa in modo di rendere omaggio ad entrambe le versioni, con la fucina nanica di Eitri rappresentata come la storia di origine moderna, ma affidandosi a Thor per aprire i massicci otturatori per creare il suo nuovo martello.
Avengers: Infinity War – Spider-Man contro Thanos
I trailer potranno anche aver lasciato gran parte della trama di Infinity War ambigua lasciando supporre che il combattimento finale sarebbe stato simile a quello dei fumetti, ma a film finito non lo è stato affatto. Invece di vedere tutti gli eroi combattere nel mezzo dello spazio, Thanos e le sue forze si sono divisi per affrontare due fronti contemporaneamente. Ma ciò non significa che alcuni momenti memorabili non siano stati adattati dai fumetti.
L’omaggio più ovvio alla lotta finale dei fumetti è Spider-Man che annuncia la sua presenza lanciando una grossa dose di ragnatele direttamente sul volto di Thanos. Ma non solo. Il passaggio dai fumetti al live-action significa che fare il confronto di momenti specifici è difficile, ma nel momento in cui Thanos prende Spider-Man nel palmo della mano e lo sbatte a terra, è chiaro che è meglio che Spidey mantenga le distanze dal supercattivo. Quel momento ha lo stesso impatto nel fumetto di Infinity Gauntlet, anche se è Terraxia ad attaccare Peter Parker. Thanos ottiene questo privilegio questa volta.
Avengers: Infinity War – Le zampe da ragno di Spider-Man
Quando è stato detto per la prima volta che Spider-Man si sarebbe unito all’UCM, i fan speravano in un risultato molto simile a quello effettivo. Nei fumetti, Peter ha scelto di schierarsi dalla parte di Tony Stark e ha guadagnato un nuovo, avanzato costume della tecnologia Stark per diventare Iron Spider (a quanto pare Iron Man sperava di espandere il suo marchio). La tuta era rossa e argentata, ma il più grande cambiamento era l’aggiunta di una serie di gambe di ragno robotiche posizionate dalla schiena di Peter.
Peter ha ottenuto un nuovo costume in Civil War, ma era molto lontano dall’armatura ufficiale di Iron Spider. Tuttavia, l’abito metallico offerto a Peter nelle scene finali del film è stato un match molto più vicino a quello dei fumetti. In Infinity War Peter accetta finalmente l’armatura di Iron Spider e vediamo le zampe da ragno tanto attese.
Avengers: Infinity War – Il primo “Senso di ragno” di Peter
I fan dell’amichevole Spidey di quartiere avranno provato una gioia speciale in Infinity War, visto che il film vede finalmente Spider-Man nominato Vendicatore ufficiale per la prima volta in un film. Ma Peter Parker vive un’altra “prima volta”. Quando si trova sullo scuola-bus, Peter percepisce il pericolo senza vederlo direttamente, grazie al suo “Senso di ragno”.
Il momento è abbastanza breve, tanto che alcuni se lo sono persi, ma è davvero un momento storico per la nuova rappresentazione dell’eroe interpretata da Tom Holland. Non è l’approccio classico – visto che di solito viene rappresentato come una sorta di formicolio o accompagnato da un effetto sonoro – e, semplicemente, Peter si accorge del pericolo quando la peluria sul suo braccio si alza.
Avengers: Infinity War – Il cameo di Stan Lee come autista dello Scuola-bus
Qualunque fan della Marvel sa che è inevitabile che quel fatidico momento arrivi e che solitamente è davvero impossibile non notarlo, ma l’improvvisa comparsa della leggenda del fumetto Stan Lee porta ogni volta con sé molta sorpresa. Il gioco è cambiato quando Guardiani della Galassia Vol. 2 ha rivelato che i camei di Lee sono in realtà tutti dello stesso personaggio – che lavora per gli Osservatori cosmici per monitorare l’attività dei supereroi sulla Terra.
In Infinity War, Lee fa la sua comparsa come autista dello scuolabus di Peter Parker. Quando nota l’astronave che sorvola la città di New York, Peter sfrutta il tumulto delle reazioni scioccate dei suoi compagni per uscire e vestire i panni dell’Uomo Ragno. Apparentemente, la copertura del personaggio di Stan Lee sta iniziando a svanire, visto che è tutt’altro che scioccato quando la nave dei figli di Thanos plana sulla Terra.
Avengers: Infinity War – Il futuro figlio di Tony, Morgan Stark
Dopo Spider-Man: Homecoming, si scopre che Tony Stark e Pepper Potts hanno continuato la loro storia d’amore. E adesso l’idea di una famiglia è entrata nel radar di Tony. Quando incontriamo lui e Pepper in Infinity War, Tony condivide con lei un sogno nel quale hanno già avuto un figlio. Non solo, ma il bambino prende il nome dall’eccentrico zio di Pepper, “Morgan” – un moniker garantito per causare strilli di gioia da parte dei fan dei fumetti di Iron Man.
Morgan Stark non era il figlio di Tony, ma suo cugino, almeno nei classici fumetti. Originariamente presentato come il figlio del fratello di Howard Stark, i fumetti successivi hanno visto la gelosia di Morgan nei confronti di Tony trasformarlo nel supercattivo Ultimo (che utilizza un enorme mostro meccanico). Speriamo che questa versione di Morgan affronti un futuro più luminoso… se mai riuscirà a viverlo un futuro, una volta che la polvere dei film Avengers: Infinity War e Avengers 4 si sarà stabilizzata.
Avengers: Infinity War – La tortura di Nebula
Nessuno spettatore ha davvero bisogno di alcuna prova di quanto possa essere brutale Thanos, grazie al racconto di Nebula fatto in Guardiani della Galassia. Secondo quanto ha raccontato, ogni volta che perdeva contro sua sorella Gamora, Thanos sostituiva una parte di lei con una artificiale. Purtroppo, le cose peggiorano ancora per Nebula quando non riesce a distruggere il suo padre violento in un momento che non ci viene mostrato, ma che avviene tra i film Guardiani della Galassia vol. 2 e Infinity War. Quando Thanos prende Gamora per mostrarle sua sorella in carne e ossa, la scena è spaventosa – Nebula è frammentata nelle sue parti meccaniche.
Lasceremo ai fan decidere se questa forma di tormento è migliore o peggiore di quella vista nella serie a fumetti di Infinity Gauntlet originale. Lì, Thanos ha usato il suo dominio sulla vita per sospendere Nebula in uno stato tra il bruciato e il mutilato e si rifiuta di liberarla. Questo omaggio ai fumetti originali ha la stessa idea, facendoci chiedere se Nebula abbia un ruolo così importante nel prossimo film di Avengers, come ha avuto nella storia originale.
Avengers: Infinity War – Il videogame di Groot
Quando incontriamo Groot in Infinity War è diventato un adolescente e si rifiuta di socializzare con la maggior parte dei suoi compagni di squadra e si concentra, invece, sui suoi videogiochi. Bene, un videogioco che viene effettivamente mostrato nel film, e rimane tra le mani di Groot dall’inizio fino alla fine, è il gioco arcade del 1981 Defender (il modello palmare che è stato rilasciato solo un anno dopo).
Probabilmente il gioco non è una coincidenza, dal momento che sfida i giocatori ad affrontare ondate di nemici alieni, mentre devono cercare di proteggere gli esseri umani dal rapimento. Questo si avvicina in qualche modo alla trama di Infinity War, nel quale gli Eroi più potenti della Terra devono cercare di proteggere l’umanità (e l’Universo intero) da una minaccia aliena.
Avengers: Infinity War – Il Calderone del Cosmo
Il ritmo del film impiega poco tempo a salire, con Tony Stark che fa jogging nel parco un minuto prima e apprende dell’arrivo di Thanos nel Sanctum Sanctorum di Doctor Strange quello dopo. È difficile sapere cosa stordisca di più Tony – questa nuova minaccia che apparentemente sta per arrivare sulla Terra o un ego che potrebbe finalmente rivaleggiare con il suo, quello di Strange. Mentre cerca di affrontare il tutto, si appoggia per fare stretching a un oggetto nel foyer del Sanctum.
Quell’oggetto, come presto fa notare Strange, è “Il Calderone del Cosmo”, e quindi un po’ più importante di un oggetto per fare stretching. Questo è ovviamente un altro richiamo alla magia dei fumetti di Strange. Il Calderone del Cosmo è stato usato in alcune occasioni per permettere a Strange di guardare in profondità nella storia del mondo. Non tutte le versioni dello stregone avevano la Pietra del tempo al collo, però.
Avengers: Infinity War – Il recasting di Teschio Rosso
Di tutti i personaggi che sono stati incaricati di sorvegliare la Pietra dell’anima su un pianeta desolato, è sicuro dire che il Teschio Rosso era in fondo alla lista. Dopo aver provato a maneggiare il Tesseract a mani nude in Il primo vendicatore, si presumeva che il cattivo di Capitan America fosse stato distrutto. Ma come rivela Infinity War, è stato effettivamente trasportato (in qualche modo, per qualche motivo) attraverso lo spazio fino al pianeta Vormir. Lasciato a vegliare sulla Pietra dell’Anima e spiegare a coloro che vogliono impossessarsene cosa devono fare per riuscirci.
Teschio Rosso potrà anche essere tornato nell’UCM, ma l’attore Hugo Weaving no. L’antipatia di Weaving per la quantità di protesi necessarie per interpretare la parte (tra le altre ragioni) ha reso il suo ritorno improbabile, e non è lui a truccarsi per il ruolo in Infinity War. Il ruolo è interpretato da Ross Marquand questa volta, famoso per le sue imitazioni di celebrità online prima di diventare un punto di riferimento tra il pubblico come “Aaron” nella serie TV di The Walking Dead. Anche la sua imitazione di Weaving non è male.
Avengers: Infinity War – A’Lars, il padre di Thanos
In qualunque modo sia diventato il guardiano della Pietra dell’anima, Teschio Rosso certamente conosce il fatto suo. Quando arriva Thanos, il malvagio umano conosce già l’identità del Titano, così come quella di Gamora. Il dettaglio che potrebbe mancare al pubblico, tuttavia, è la menzione del padre di Thanos per nome: A’Lars.
Perché è così importante? Perché A’Lars non era solo il papà di Thanos, ma uno degli Eterni della Marvel. L’antica razza aliena è stata recentemente discussa dalla Marvel come un gruppo e una trama che potrebbe essere esplorata nei film futuri. Il che significa che il nominarlo in questo contesto potrebbe certamente essere un’anticipazione.
Avengers: Infinity War – La massima rappresentazione di Morte che otterremo mai
Probabilmente vale la pena di notare (dato che non ci sono possibilità che si tratti di una coincidenza) la somiglianza di Teschio Rosso con un altro giocatore importante nelle cronache dei fumetti di Thanos. Nei fumetti, la distruzione di metà delle forme di vita dell’universo è stata in realtà attribuita a Morte, che aveva resuscitato Thanos con nuovi poteri per fare proprio questo. La missione del Titano era al suo servizio e il suo amore è rimasto incrollabile in tutti gli anni a venire.
Nonostante tutto, sembra che Infinity War abbia dimostrato una teoria importante: non c’è spazio per l’interesse amoroso di Thanos nell’UCM. Quando viene introdotto il Teschio Rosso – con il volto di un teschio avvolto in un mantello nero che nasconde quasi tutto il suo viso – alcuni nel pubblico avranno sicuramente sentito il loro cuore fermarsi. La somiglianza deve essere intenzionale, quindi sceglieremo di prenderlo come una scelta registica, con l’intenzione di regalare ai fan una sorta di cameo, anche se solo vago.
Avengers: Infinity War – Il kebab fritto
Quando l’azione del film prende una breve pausa e si sposta invece sulla storia di Visione e Scarlet Witch, il pubblico arriva a vedere che almeno alcuni degli eroi hanno trovato il modo di essere felici dopo la Guerra Civile. I due, infatti, vivono nascosti, incontrandosi occasionalmente e il loro incontro all’interno del film avviene in Scozia, ma la coppia scopre presto che Thanos è arrivato a New York grazie a una trasmissione di notizie in una vetrina vicina.
Il dramma della scena verrà significativamente sovvertito, nel caso in cui uno spettatore noti il cartello dietro a Wanda nel quale il locale si vanta orgogliosamente di servire “Kebab fritto”. Quel dettaglio nella scenografia è stato colto molto presto dai fan del Regno Unito, dove l’amore per gli abitanti della Scozia per i cibi fritti è una conoscenza comune.
Avengers: Infinity War – “Yibambe”
Le tribù di Wakanda hanno consegnato più di una canzone, una danza e un grido di guerra memorabili durante l’esecuzione del film Black Panther. M’Baku è stato il primo a far udire il suo grido di guerra, recitando le risposte dei suoi fratelli della tribù delle montagne ed è tornato a fare lo stesso durante la battaglia contro le forze di Thanos in Wakanda. Ma non è solo “Wakanda Forever” il grido che sentiamo prima della battaglia.
T’Challa dice anche “Yabimbe!”. Grido che viene ripetuto dai suoi combattenti. La parola si traduce in “Fermi!” e viene usata qui per radunare le truppe sull’attenti, sapendo che Wakanda giace indifeso dietro di loro. È preso dalla lingua Xhosa parlata da quasi 20 milioni di persone in tutto il sud dell’Africa.
Avengers: Infinity War – Thanos ha un esercito di Outriders
Le cose sembrano andare a favore degli eroi quando si uniscono a Wakanda per formare il loro esercito di resistenza. Con gli Avengers “segreti” di Steve, la tribù di frontiera di T’Challa, le Dora Milaje e la tribù della montagna di M’Baku tutti in piedi insieme, gli eroi sembrano anche un po’ troppo fiduciosi quando si avvicinano a Cull e Proxima ai margini della barriera. Ma come avverte Proxima, i cattivi hanno “sangue da sprecare”. A quella parola, le navi scaricano quelli che sembrano essere migliaia di soldati. Soldati che alla fine si rivelano essere uno sciame alieno di creature rabbiose e multi-zampe.
Questi alieni sono conosciuti come Outriders nei fumetti e sono servitori fedeli di Thanos. Fedeli perché non hanno scelta e sono cresciuti per non fare altro che morire per la volontà di Thanos. Questo spiega perché sono disposti a gettarsi dentro e attraverso il campo di forza senza esitazione.
Avengers: Infinity War – Visione ottiene finalmente il suo look bianco, ma non come pensavamo
L’adattamento cinematografico di Visione è stato stranamente vicino alla sua incarnazione dai fumetti fin dall’inizio, dal suo abito da supereroe ai suoi vestiti casual (e un amore per gli scacchi… e Scarlet Witch). In Infinity War, finalmente arriva il momento per Visione di apparire nel suo altro famoso costume da supereroe. Per alcuni, è in realtà l’uniforme più familiare, indossata quando Visione era un membro dei West Coast Avengers.
Purtroppo, l’aspetto del costume incolore di Visione non è una scelta che faremmo volentieri. Dopo che Thanos usa la Pietra del Tempo per annullare il suo sacrificio e gli sforzi di Wanda per distruggere la Pietra della Mente, Thanos la toglie dalla fronte dell’eroe. Come un oscuro richiamo all’artificialità di Vision, il suo corpo si affloscia istantaneamente e il colore si prosciuga completamente. L’abito grigio e bianco simboleggia la perdita della vita che Thanos porta con sé e, in un certo senso, prefigura le morti in arrivo. Un Easter Egg, ma i fan particolarmente addolorati potrebbe essere stati troppo sconvolti per notarlo.
Avengers: Infinity War – La versione dell’UCM del Soulworld
Per quanto scioccante possa essere l’atto finale di Infinity War, c’è un momento che sarà un po’ più sconvolgente di molti altri. Quando Thanos finalmente unisce tutte le Infinity Stones nel suo guanto, e mostra che il colpo di martello di Thor non è abbastanza per toglierlo di mezzo, lo schiocco delle sue dita porta un improvviso cambiamento di scenario. Thanos viene trasportato dalla giungla di Wakanda a un pianura arancione, immobile, vuota e apparentemente senza fine.
Una piccola struttura è presente, insieme a una ragazza che si rivela essere una giovane Gamora. Qualcuno potrebbe vedere questo come un momento di introspezione di Thanos, ma è quasi certamente l’introduzione di un altro frammento della mitologia delle Pietre dell’Infinito. È il mondo all’interno della Pietra dell’anima, opportunamente conosciuto come Soulworld. È fondamentalmente il Paradiso, inteso a mantenere le anime assorbite nel contenuto dell’Infinity Stone in un paradiso per l’eternità. Questo in precedenza significava la possibilità di far risorgere eroi caduti nel fumetto, quindi speriamo che questa inclusione significhi che il possibile ritorno di Gamora venga mantenuto in gioco per un film futuro.
Avengers: Infinity War – Thanos trova pace, come nei fumetti
La maggior parte degli spettatori saprà che Thanos non è il tipico cattivo di un film Marvel molto prima del terzo atto, ma il modo in cui la sua storia finisce lo sigilla indissolubilmente. Dopo aver promesso di sedersi, rilassarsi e guardare il sole che sorge su un universo pacifico, appena restaurato, una volta che la sua missione è finita, fa esattamente questo. Non preoccupandosi delle migliaia di miliardi di vite che ha distrutto con uno schiocco di dita, Thanos si siede tranquillamente e contempla il suo lavoro, mentre un sorriso si diffonde sul suo volto con soddisfazione.
Può essere insoddisfacente per i fan, ma il momento viene estratto direttamente dal materiale di partenza della Marvel Comics. L’originale fumetto di Infinity Gauntlet si è concluso con Thanos a casa in una fattoria isolata, che desidera solo di essere lasciato in pace, avendo imparato ad apprezzare che alla fine le cose non andavano troppo male. La versione cinematografica non è “campagnola” come quella dei fumetti, ma è comunque una solida nota finale.
Avengers: Infinity War – La scena dopo i titoli di coda di Nick Fury e Maria Hill
Una volta che gli eroi iniziano a trasformarsi in cenere e scompaiono dall’universo proprio come aveva sempre pianificato Thanos, non c’è motivo di guardare oltre i personaggi principali. Sinceramente, la perdita di Bucky da sola vale la pena di versare quante più lacrime possibile (non vogliamo parlare di Groot o di Peter, poi).
La svolta finale arriva nella scena dei titoli di coda, quando il film torna sulla Terra per sottolineare che Thanos non ha distrutto metà degli eroi della MCU… ha eliminato metà dell’intera popolazione dell’Universo. E questo include Nick Fury e Maria Hill.
Il caos che esplode quando le persone scompaiono è grave, anche prima che Maria e Nick inizino a disintegrarsi. È difficile indovinare quanto sapessero entrambi di ciò che stava succedendo e se questo fosse semplicemente per loro un fenomeno inspiegabile. Probabilmente lo scopriremo in futuro, ma per ora, il fatto che l’unica risposta di Nick Fury sia quella di pronunciare un ultimo “Figlio di…” prima di essere eliminato deve darci un po’ di conforto.
Avengers: Infinity War – Captain Marvel risponde alla chiamata?
Prima che Nick Fury pronunci il suo commiato addio, fa una chiamata. La chiamata viene inviata in extremis e, quando finalmente si connette, il pubblico può vedere chi sta cercando di contattare. I colori e le insegne del prossimo film, Captain Marvel, sono difficili da perdere per i fan desiderosi di vederlo. Questo è il motivo per cui i fan rimangono seduti fino ai titoli di coda.
Allo stesso tempo, però, quasto finale fa scaturire alcune domande: perché Nick Fury non l’ha contattata prima di questo? Se il suo personaggio è ancora nei dintorni del Marvel Universe, è difficile immaginare dove si sia nascosta fino ad ora. Il suo film d’origine è confermato che sarà ambientato decenni prima, negli anni ’90, quindi per il momento, probabilmente, consigliamo di non guardare troppo in profondità a questa scena: tutte le risposte potrebbero arrivare con l’uscita del film. Il cercapersone potrebbe essere soltanto un modo per fomentare i fan. Quindi missione compiuta.