Le Memorie di Giorgio Vasari: recensione del film di Luca Verdone
Il regista Luca Verdone ha presentato Le Memorie di Giorgio Vasari, film biografico incentrato sulla vita ed il lavoro del grande artista aretino, prodotto dalla Format srl e distribuito da Zenit Distribution e Twelve Entertainment.
“Luca, ricordati che quando fai un film la cosa più importante è esprimere un concetto”, con la citazione di questo importante insegnamento che gli diede il grande Roberto Rossellini, Luca Verdone chiude la presentazione del suo ultimo film Le memorie di Giorgio Vasari, film con un cast internazionale e, alla base, un grandissimo amore per la storia dell’arte italiana.
Luca Verdone è sicuramente riuscito, con questo film, a mettere in pratica il consiglio del suo mentore, ed ha espresso un concetto molto chiaro: l’importanza di trasmettere il racconto delle vite e delle opere dei grandi artisti che, nella storia, hanno contribuito a migliorare l’umanità ed il mondo. Ed è esattamente, specularmente, l’operazione che lo steso Giorgio Vasari fece nel sedicesimo secolo. Al Vasari dobbiamo, in un certo senso, l’invenzione della storia dell’arte, dello studio delle opere tramite gli artisti che le hanno composte.
Le Memorie di Giorgio Vasari: un dialogo tra artisti
Il film, attraverso la cornice del diario dello stesso Vasari , racconta gli snodi principali della sua carriera e attività di artista, svoltasi tra Roma e Firenze, e soprattutto, le influenze che altri grandi hanno avuto sul suo operato. E lo vediamo dunque relazionarsi a Tiziano, al divino Michelangelo (come lo stesso protagonista lo appella), a Pietro Aretino, alla famiglia de’ Medici, ad Alessandro Farnese, e, per mezzo degli scambi con loro, vediamo la formazione della sua coscienza artistica e poi la decisione di scrivere la grande opera Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori, che gli ha conferito nella storia più fama che non le sue stesse opere pittoriche ed architettoniche, alle quali, comunque, il regista Verdone, ha cercato di dare grande risalto nel film.
Il film presenta una scrittura che strizza l’occhio al documentario (in modo, del resto, coerente col background da documentarista del regista Verdone), toccando tuttavia in alcuni momenti il didascalico, la spiegazione dettagliata, lasciando poco spazio alle emozioni dello spettatore, operazione funzionale al mantenere, finanche nella forma e non solo nel contenuto, un collegamento con la tematica generale legata all’opera del grande autore Vasari, che in gran parte è consistita in un riportare fedelmente vite ed avvenimenti legati ai grandi.
Le Memorie di Giorgio Vasari: una fotografia pittorica
Il film presenta una fotografia ben pensata, che ripropone evidentemente un’armonia di colori, di chiaroscuri, di geometria, della pittura Cinquecentesca. L’autore della fotografia, Gianluca Gallucci, evidentemente un conoscitore della storia dell’arte italiana, è riuscito a ricreare un’illuminazione evocativa, dei giochi di ombre mai scontati e delle inquadrature ben architettate, semplici e chiare, geometricamente pensate, ed una scelta di esaltazione cromatica che sicuramente vuole essere un omaggio alle simmetrie michelangiolesche e dell’opera dello stesso Vasari.
Il cast de Le memorie di Giorgio Vasari è internazionale, il film è girato totalmente in inglese, con l’obiettivo, probabilmente, di una distribuzione internazionale di cui ancora non sono resi i noti i dettagli. Un focus specifico sull’interprete del protagonista del film, Brutius Selby, è importante: l’attore italo-britannico, classe ’86, riesce a dare un’interpretazione sobria ma ben definita di Giorgio Vasari, padroneggia le sfumature dello sguardo e la lingua inglese, risultando naturale e dando corpo e spessore a questo personaggio interessante, sensibile, attento osservatore ed ascoltatore, forse, ingiustamente sottovalutato nella nostra storia dell’arte. Nel cast, da segnalare, presenti anche un convincente Allan Caister Pearce, che interpreta il severo Michelangelo, la giovane esordiente Livia Filippi, che interpreta in modo fresco e gioioso Clementina, modella del Vasari, ed un intenso Daniele Monterosi, nel film Alessandro Medici, ruolo piccolo ma ben interpretato.
Il film sarà nelle sale il 26 e 27 Giugno 2018.