Avengers: Infinity War – la straziante scena di Spider-Man senza CGI
Hanno pubblicato il video della scena con Spider-Man e Iron Man senza effetti speciali. Attenzione agli spoiler!
L’ultimo capitolo sui Vendicatori, Avengers: Infinity War, contiene molte scene decisamente strazianti, ma questa qui con Spider-Man e Tony Stark è decisamente una delle più dure da digerire…
Dopo che Thanos, in Avengers: Infinity War, usa il Guanto dell’Infinito per realizzare la sua missione di eliminare metà dell’universo, i Vendicatori e altri cittadini della galassia iniziano a sparire lentamente, sbriciolandosi come cenere. Uno degli esempi più strazianti è proprio quello di Spider-Man, che è sul pianeta Titan con Tony Stark, Nebula, Drax, Star-Lord, Mantis e Doctor Strange. Certo, tutte le morti/sparizioni hanno avuto un peso, ma come non commuoversi di fronte a Spidey che svanisce tra le braccia del suo mentore.
La sequenza è particolarmente dolorosa a causa anche del dialogo di Peter Parker che la precede, ma alla fine, anche lui deve soccombere. Stark è con lui mentre lotta per restare, ed è incredibile vedere come la squadra degli effetti speciali sia riuscita a portare a termine questa scena.
Si può notare che la scena ha diversi livelli: il primo è con Tom Holland nel costume da motion capture (il completo grigio con tutte le toppe); poi compare il costume di Spider-Man, senza la testa di Holland (il costume è creato in CGI); successivamente c’è la testa generata dal computer di Holland, e tutto infine si fonde per formare quella sequenza memorabile.
I fan non sono sicuri di quando vedranno di nuovo Spider-Man, ma c’è un sequel di Spider-Man: Homecoming pianificato per l’anno prossimo, ma non si sa molto altro sul progetto, a parte il fatto che sarà ambientato dopo Avengers 4.
Avengers: Infinity War è nei cinema ora. Seguirà Ant-Man and the Wasp il 6 luglio 2018, Captain Marvel l’8 marzo 2019, il quarto film sugli Avengers il 3 maggio 2019, il sequel di Spider-Man: Homecoming il 5 luglio 2019, e Guardiani della Galassia Vol. 3 nel 2020.