Paul Rudd ed Evangeline Lilly: Ant-Man and The Wasp e il coraggio di essere piccoli!
Paul Rudd ed Evangeline Lilly hanno parlato di Ant-Man and The Wasp approfondendo tematiche come il ringiovanimento digitale, il mondo degli insetti e i personaggi che avrebbero voluto essere!
Prima di mandare in visibilio il pubblico del Giffoni Film Festival Paul Rudd ed Evangeline Lilly hanno incontrato la stampa a Roma, in occasione della presentazione di Ant-Man and The Wasp, secondo capitolo targato Marvel sul supereroe più piccolo del MCU. Gli attori, che vestono rispettivamente i panni di Scott Lang / Ant-Man e di Hope van Dyne/ The Wasp, hanno parlato del film e dei loro personaggi, svelandoci qualche curiosità interessante.
A rompere il ghiaccio sono state le loro considerazioni sull’Universo Marvel, che la bellissima e talentuosa Evangeline Lilly ha descritto come un mondo fatto di divertimento e complicità; un mondo che “ci porta a sentirci bene e a sperare, anche se il mondo in questo momento non ce lo concede. [La Marvel] ci fa ricordare che possiamo essere coraggiosi e questo mi permette, come madre e come cittadina, di esplorare tutto il mio potenziale e agire di conseguenza”.
Per Paul Rudd, invece, L’Universo Cinematografico Marvel rappresenta un’importantissima parte della sua vita; un pezzo che ha completato positivamente la sua esistenza, anche perché rappresenta in un certo qual modo l’unione con i suoi figli; “mio figlio ha visto tutti i film Marvel, mia figlia ha otto anni e mi sta implorando di farle vedere Infinity War”.
Evangeline Lilly tra i ricordi di Lost e il ringiovanimento e il rimpicciolimento in Ant-Man and The Wasp
Non sono mancate le curiosità su Michael Douglas, che nel film interpreta Hank Pym, ovvero l’inventore delle omonime particelle che permettono ai nostri eroi di rimpicciolirsi o ingrandirsi. I fan Marvel sapranno che, prima degli eventi che coinvolgono Scott Lang, era lo stesso Hank (insieme alla moglie, nonché madre di Hope van Dyne) a usufruire di questa scienza. In un’intervista precedente l’attore ha detto che non gli dispiacerebbe vestire i panni di Ant-Man, magari in un prequel! E in quella stessa conversazione (qui maggiori dettagli), diceva scherzosamente a Rudd che in quel caso doveva farsi da parte.
Rudd ha chiarito che il loro “compito è quello di portare sul grande schermo l’essenza del mondo e dei personaggi, quindi sono emozionato di aver portato questo personaggio nel mondo e di averlo fatto insieme a The Wasp.”
Parlando sempre di Michael Douglas, gli attori hanno detto che era entusiasta di recitare al fianco di Michelle Pfeiffer, con la quale ha già lavorato, e non appena ha appreso che l’avrebbe trovata più giovane di 30 anni era ancora più contento!
In merito al ringiovanimento digitale, Evangeline Lilly ha detto di essersi inizialmente opposta a questo meccanismo quando le capitò di fare alcune sedute per le riprese de Lo Hobbit in modo da poter sviluppare immagini, figure e gadget del personaggio. Non le piaceva l’idea che la presenza digitale andasse a sostituire la sua essenza e pensava che tra vent’anni gli attori non avrebbero più avuto modo di esistere, se si applicava questo metodo, ma poi ha capito che non c’era modo di lottare contro questa tendenza.
Paul Rudd e il rapporto con gli insetti
Simpatica la considerazione che Paul Rudd ha delle formiche e di come sia “cambiato” il suo rapporto con quel micro-mondo. Essere Ant-Man, infatti, aiuta a capire cosa provano gli insetti e per tale ragione l’attore, quando si trova di fronte a delle formiche “le lascia in pace”, considerando questi piccoli e preziosi animali come suoi “fratelli e sorelle”.
Evangeline Lilly, dal canto suo, non può non fare un paragone con Lost, la serie tv che l’ha resa celebre.
Quando facevo Lost di solito ci riunivamo per vedere la puntata settimanale, in quel momento magari [mi sarebbe piaciuto poter] rimpicciolire, perché era il mio primo lavoro e non sapevo cosa stavo facendo, non avevo al giusta preparazione, quindi ho fatto delle cose anche pessime e imbarazzanti.
Riguardo al mio rapporto con gli insetti, da piccola li adoravo. Li ho sempre protetti e mi mettevo addosso dei bruchi neri per spaventare le ragazzine del quartiere.
La Lilly ha anche detto che quando è stata scelta per la parte ha letto molto attentamente la sceneggiatura, per poi dire tra sé che era arrivato il momento giusto e quindi considerare che, se si fosse impegnata e avrebbe lavorato sodo al primo film, sicuramente sarebbe stata scelta anche per il sequel.
Visto che inizialmente si è parlato di sogni e speranze, era inevitabile chiedere ai due attori quale personaggio sognavano di interpretare da bambini. Paul Rudd si è tenuto nel territorio marveliano, puntando il dito su Hulk, mentre la Lilly ha detto che tra i suoi sogni ci sono due personaggi: uno appartenente alla Terra di Mezzo e un altro al mondo DC, per l’esattezza la Catwoman di Michelle. Quest’ultimo non si è avverato, ma almeno nel film Ant-Man and The Wasp avrà l’onore di essere la figlia di quella meravigliosa Catwoman.
Essere supereroi: una questione di età?
Dal rapporto instaurato sul set, in cui hanno avuto modo di conoscere anche gli altri “Avengers” (soprattutto nel caso di Rudd), all’idea di set come famiglia. A detta della Lilly, infatti, la Marvel ha questo pregio di farti sentire parte di qualcosa fin dal primo momento ma, a suo parere, niente può eguagliare l’esperienza fatta con Lost: “un rapporto eccezionale con tutti” – ricorda l’attrice – “per sei anni si viveva sull’isola, non avevo figli o marito e si è creata una vera famiglia. Non mi vergogno a dire che mi veniva da piangere durante l’ultimo episodio e ancora oggi mi commuovo a pensarci”.
Passando al discorso dell’età e del ringiovanimento tecnologico, Paul Rudd ha detto che molto probabilmente grazie a questo stratagemma potrebbe interpretare Ant-Man per altri cinquant’anni, mentre Evangeline Lilly ha sottolineato la bellezza di non mettere da parte chi è avanti con gli anni e forse attori come Robert Downey Jr. e Gwyneth Paltrow ne sono la prova. Ha detto a tal proposito Evangeline Lilly:
Io cerco proprio prodotti che non siano anti invecchiamento, perché so che crescerò, diventerò più in gamba, più saggia e avrò più cose da offrire al mondo. In una donna c’è molto più di un bel viso!