Venezia 75 – Erom (Stripped): recensione

Di sessualità, inadeguatezza giovanile, abuso: di questo e altro parla il film Erom di Yaron Shani, ma non nella maniera più adatta

Erom (Stripped) parla di nudità, ma non la mostra mai apertamente. La inquadra, la scruta, ma questa non può essere colta dalla macchina da presa nella sua interezza. Nonostante ciò la cinepresa continua comunque a ricercarla per tentare di parlarne, mentre i corpi dei protagonisti vengono celati con pudore pur lasciandosi intravedere dal pubblico. Una maniera inconsueta di narrare, che avrebbe potuto aggiungere alla pellicola israeliana un tocco di personalità in più, se non fosse per il fatto che è tutto il film a mancare della benché minima presa intellettiva ed emozionale. Diretto da Yaron Shani,  presentato nella sezione Orizzonti della 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film vede protagonisti Laliv Sivan e Bar Gottfried e cerca di esplorare i territori intimi della sessualità, trovando la propria storia, ma non il modo in cui raccontarla.

Alice (Laliv Sivan) è una ragazza dai mille interessi e, sembrerebbe, dalle innumerevoli qualità. Immersa nell’ambito lavorativo delle arti, per la ragazza è arrivato il momento di porsi dietro la camera e dedicarsi alla realizzazione di un documentario sul rapporto che intercorre tra i ragazzi e la leva militare. È in questo modo che conoscerà Ziv (Bar Gottfried), aspirante musicista che vive per la sua chitarra classica e in disaccordo con il volere dei suoi genitori di diventare parte dell’esercito. Un’amicizia che per uno dei due significherà sempre di più, fino a spingerlo a conquistare ciò che vuole.

Erom – L’inadeguatezza del giovani e la loro sessualitàerom cinematographe.it

Sono una moltitudine i problemi che vanno a crearsi tra il genere maschile e il genere femminile. Disagi derivanti un po’ dall’incoscienza, un po’ da un’educazione vacillante, sostenuti comunque la maggior parte da comportamenti irresponsabili alimentati dalla tracotanza e l’inadeguatezza dell’essere giovani. È dunque qui che vanno germogliando i primi semi dell’irresponsabilità delle proprie azioni, le quali vanno poi a ripercuotersi sugli altri e, ancora di più, sul disviluppo della propria morale.

Di rapporti insani, nozioni assenti sull’importanza del sesso e disagio giovanile – che va a riflettere su uno solo le esigenze di tutto il branco – va a soffermarsi il film di Yaron Shani, ponendo uno spettro davvero interessante dei motivi che spingono ad agire secondo gesti inappropriati e ad affrontare le conseguenze, ma sbagliando completamente la maniera in cui farlo. Un parlare di concetti inoppugnabili di cui vengono esplicati con difficoltà gli intenti, rendendo perciò il discorso intorno alla sessualità – centrale per il film – meno efficace.

Erom – Un film che spreca la sua occasione non andando in profonditàErom cinematographe

Se già la regia di Shani e la fotografia del duo Shai Skiff e Nizan Lotem si pongono a distanza per il loro essere insipide, ad aggiungersi all’assenza di trasporto affettivo è la prestazione stessa degli attori principali, che per nulla si impegnano ad instaurare un collegamento tra le loro interiorità e il pubblico. Gli atteggiamenti e le frasi del film dimostrano una svogliatezza che rende il recitare fine a se stesso e si traduce in una direzione degli attori blanda e semplicistica. Come in fondo si rivela essere anche la scelta di non collocare in maniera temporale i fatti che la pellicola vuole riportare, puntando più sull’effetto sorpresa che non su una funzionalità vera e propria per l’opera.

Erom ha presupposti che sarebbe stato stimolante approfondire, ma che rimangono ai piedi di una costruzione limitata e per questo inesplorati, sprecando l’intuizione alla base della sceneggiatura. Un film che non ha saputo imbattersi sulla strada giusta per potersi esprimere, divincolandosi sia da una sfera di rigore del racconto che da una sfera emotiva, che avrebbe almeno potuto provare ad entrare in contatto con il pubblico.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

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