Venezia 75 – ll ragazzo più felice del mondo: recensione del film di Gipi
ll ragazzo più felice del mondo è un film scanzonato, che vive di imprevisti.
ll ragazzo più felice del mondo è un film scritto e diretto da Gipi, pseudonimo di Gian Alfonso Pacinotti, presentato durante la 75 edizione della Mostra del Cinema di Venezia, composto da un cast in cui figurano Gipi, Domenico Procacci, Davide Barbafiera, Chiara Palmieri, Gero Arnone, Nathanaël Poupin, I Sacchi di Sabbia, Michele Rossi, Mauro Uzzeo, Francesco Daniele, Anna Bellato, Kasia Smutniak e Jasmine Trinca.
Gianni “Gipi” Pacinotti è un fumettista che un giorno riceve una lettera da un ammiratore, un ragazzino di quindici anni che, tra i complimenti e le lodi, gli chiede di mandargli uno schizzetto personale come regalo. Gianni, dopo anni da quella lettera, scopre che da quasi vent’anni quella stessa persona manda lettere simili a tutti i fumettisti italiani, dichiarandosi super fan e ammiratore di ognuno di loro e inserendo nella busta sempre un cartoncino bianco e un francobollo per favorire la risposta del suo idolo. Gipi, intrigato da questa persona che in fin dei conti ha preso in giro tutti, decide di riunire i fumettisti ai quali ha scritto per realizzare un documentario e scoprire, finalmente, chi si cela dietro le lettere e dietro le parole di un presunto ragazzino di quindici anni con la passione per il fumetto.
ll ragazzo più felice del mondo: il film di Gipi presentato durante la 75ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia
ll ragazzo più felice del mondo è un film scanzonato, che si inserisce nelle difficoltà di un fumettista che decide dal nulla di voler girare dapprima un film (ovvero la risposta italiana e maschile alla Vita di Adele, denominandolo non a caso La Vita di Adelo) e poi un documentario su una storia vera. Gipi allora, dialogando con Domenico Procacci, esprime il suo desiderio di radunare una troupe e partire con la realizzazione del suo nuovo progetto, senza però fare i conti con le difficoltà che comporta costruire e avere a che fare con un documentario.
Gipi si circonda di persone non professioniste, che non hanno mai lavorato ad un film, a partire dal fonico che maldestramente non riesce mai ad uscire dal campo di ripresa, al suo assistente Francesco, fino al cameraman Andrea, personaggi bizzarri e spassosissimi che compongono solo una parte della comicità esilarante che appartiene al film.
ll ragazzo più felice del mondo è una storia che vive di imprevisti, che cambia spesso volto e direzione. Si innesta come un documentario ma si complica, assume le sembianze di un inchiesta, seppur grottesca, di un mockumentary, fino a diventare un vero film. Il suo regista avrà serie difficoltà nel tenere in piedi un film che spesso cambia forma, trovandosi anche a meditare sul significato e sull’onere che bisogna assumersi quando si racconta una storia, soprattutto una che, come in questo caso, pone le sue basi nella vita reale.
Nel film niente va come dovrebbe andare, tutto sfugge al suo controllo e viene condotto in un’altra rotta, una rotta che porta ll ragazzo più felice del mondo ad essere un film che demolisce la propria struttura narrativa. Gipi realizza una pellicola che medita sulla sua stessa genesi, crea un proprio modo di narrare con un linguaggio diverso, scollandosi di dosso la tecnica, la dialettica, l’estetica plasmata, come una forma che pensa. ll ragazzo più felice del mondo si pone sempre con grande autocritica e autoironia verso se stesso, regalando 90 minuti di pura comicità e di giuste riflessioni.