Crime + Punishment: recensione del documentario di Steve Maing
Crime + Punishment, documentario premiato al Sundance Film Festival, solleva il velo sul sistema corrotto dell "quote" che affligge il corpo di polizia di New York City.
Il NYPD è uno dei corpi di polizia più famosi al mondo. Protagonista di infiniti polizieschi e serie tv e volto nel mondo televisivo e cinematografico sia dell’idea più alta di giustizia che di quella di violenza e corruzione.
Crime + Punishment è un documentario del regista Steve Maing che si concentra proprio sul secondo aspetto, con un punto di vista interno ed estremamente personale, a tratti intimo.
Crime + Punishment – un tema scottante
Il film racconta i fatti che hanno portato un gruppo di poliziotti appartenenti a minoranze etniche a formare una class-action contro il loro stesso corpo di polizia, denunciando il sistema delle “quote d’arresto”. Un sistema per cui ogni agente, ma specialmente quelli appartenenti a minoranze, vengono spinti dai propri supervisori ad effettuare un numero di arresti minimi all’anno (almeno uno al mese), chiarificando spesso che non importa se l’arresto è basato o no su un reale crimine commesso, purché sia fatto.
Ovviamente ad essere colpite maggiormente da questo sistema perverso non sono solamente le minoranze all’interno delle forze dell’ordine ma anche, e soprattutto, quelle all’esterno. Più volte nel corso del film viene sottolineato il fatto che è più semplice compiere arresti infondati fra, ad esempio, gruppi di ragazzini di colore.
Il sistema non lascia scampo: coloro che non ottengono il “punteggio minimo” effettuando arresti indiscriminati diventano a loro volta vittime di ritorsioni, non solo da parte di superiori ma anche da parte degli stessi colleghi.
Durante il film quindi seguiamo le varie storie dei coraggiosi protagonisti di questa ribellione all’interno dei ranghi delle forze dell’ordine, che lottano per poter perseguire la giustizia, per poter difendere le persone e non metterle ulteriormente in pericolo.
Ognuno dei protagonisti di questo film si è prestato per intercettazioni e riprese nascoste, oltre a mettersi in gioco in prima persona partecipando a interviste televisive e proteste di piazza, per riuscire a minare un sistema corrotto che mette quotidianamente in pericolo degli innocenti. E ognuno di loro paga il prezzo di questo coraggio. Crime + Punishment non nasconde niente e mostra chiaramente quali sono le conseguenze – anche molto personali – dell’andar contro a un sistema tanto corrotto quanto potente e fortemente radicato.
In parallelo alle storie di questi poliziotti viene raccontata anche quella di Pedro Hernandez un ragazzo che passa più di un anno in cella dopo essere stato ingiustamente arrestato, un’altra vittima del sistema delle quote. A fare da anello di connessione fra Pedro Hernandez e il gruppo di agenti protagonisti della class action è l’investigatore Gomez, detective privato che si prende l’onere di portare alla luce tutte le prove che permetteranno al caso di arrivare alla corte.
Crime + Punisment – un documentario intimistico
Crime + Punishment ha richiesto oltre quattro anni di lavorazione e si estende in un lungo arco temporale.
Indubbiamente è un film magistralmente diretto e montato, la fotografia lo distingue dalla maggior parte dei documentari rendendolo a tratti molto cinematografico e poco documentaristico. L’intento di renderlo una testimonianza intensa e molto intima è sicuramente stato perseguito e realizzato al suo meglio. Nonostante questo però qualcosa manca. Sicuramente complice è la durata del girato – il film si protrae per quasi due ore – alcune riprese si soffermano troppo a lungo su panorami o su volti cosa che, oltre ad appesantire il tutto, contribuisce ad estromettere lo spettatore da quell’atmosfera di coinvolgimento in cui a tratti ci si sente calati durante la visione di questa pellicola.
Nonostante questi difetti stilistici Crime + Punishment resta comunque una valida opera di testimonianza e denuncia di un meccanismo profondamente ingiusto e purtroppo poco conosciuto.
Proiettato durante la quarta edizione del festival Visioni dal Mondo, il film sarà distribuito nelle nostre sale da Camera Distribuzioni Internazionali.