Maniac: recensione della serie tv Netflix con Emma Stone
Maniac è una serie originale Netflix che saprà come sorprendere, un lavoro audace, strano, potente, commovente ed intelligente.
Maniac è una serie originale Netflix scritta da P. Somerville e diretta da Cary Fukunaga (True Detective) con Emma Stone, Jonah Hill, Justin Theroux, Sally Field, Gabriel Byrne e Sonoya Mizuno.
Maniac: la serie originale Netflix con Emma Stone e Jonah Hill
Maniac affronta con abilità tematiche molto particolari e delicate
Ciò che spinge ad interessarci alla vita di Annie ed Owen è l’idea che dietro i due personaggi si nasconda qualcosa, qualcosa che forse è nella testa di Owen, qualcosa che viene solo evocato nella serie, un disegno più grande, che respingerebbe una volta per tutte la paranoia di Owen e che decreterebbe di fatto la sua sanità mentale. Ma tutto questo non viene affrontato come ci si aspetterebbe. Non siamo all’interno della mente di qualcuno che sogna semplicemente, come in Inception, ma ci intrufoliamo nelle connessioni mentali di un uomo e di una donna, congiunzioni astrali, surreali ma che hanno come conseguenza non innestare l’idea della guarigione ma renderla reale.
Maniac: Emma Stone e Jonah Hill sono in grado di innalzare da soli interi mondi, dando vita ai loro pazzeschi personaggi
Maniac – ecco perché Emma Stone ha accettato il ruolo!
Maniac delinea la realtà di due persone, due persone essenzialmente sole, che rigettano il proprio vissuto. Lo spettacolo che la serie mette in scena non è critico, non si è mai spinti a giudicare, ma è sensibile ed empatico. Maniac rappresenta uno spettacolo che riguarda le connessioni, che parla di com’è sentirsi soli, specialmente per chi ha problemi mentali, ci mostra com’è sentirsi impotenti quando nessuno al mondo ci capisce, quando siamo costretti a doverci accontentare di quello che le persone dicono per noi.
I due attori, Emma Stone e Jonah Hill, sono pazzeschi, riescono a trasportare, riescono dal nulla a creare mondi interi e a veicolare l’assoluta rassegnazione di un dolore, la conflittualità che pervade una donna e un uomo che desiderano guarire, pur vagando in un mondo colmo dei propri demoni interiori. Maniac porta avanti due prospettive, che ad un certo punto si intersecano e creano universi in cui la serie spazia ogni tipo di genere cinematografico, dal fantasy al noir, dalla commedia al crime, il tutto sempre pervaso dall’instancabile bravura dei due attori, che sono capaci di intrattenere per dieci puntate lo spettatore, donando interpretazioni vulnerabili e stratificate, in cui basta davvero poco colore a dare forma al carattere dei loro personaggi.
Maniac: originalità e potenza nella serie originale Netflix
Ogni episodio di Maniac è particolare perché carico di riferimenti letterari e cinematografici: quando i soggetti assumono le tre pillole (A,B e C) la loro mente crea degli universi onirici meravigliosi, che guardano alla loro vita, al proprio passato, ma che navigano e si specchiano in narrazioni che riescono a diversificarsi nei modi più assurdi, narrazioni che riprendono le proprie trame tanto dagli scritti di Louis Carrol quanto al capolavoro Qualcuno volò sul nido del cuculo, spaziando da Don Chisciotte a Contact. Il film di Miloš Forman qui è ripreso da un dettaglio molto particolare: nello specifico la serie denomina i malfunzionamenti di GRTA (Sally Field) come i McMurphys, che iniziano a manifestarsi con Annie e Owen nei loro sogni condivisi.
Annie e Owen sono due persone livide, bislacche e buffe al tempo stesso, coraggiose abbastanza da misurarsi direttamente con i propri traumi più nascosti, coraggiose abbastanza da scegliere la realtà, piuttosto che intorpidirsi per nascondere il proprio dolore o evitare il rischio di una delusione, coraggiose nell’ammettere che le persone spesso vanno via e non sappiamo perché, coraggiose nell’aver vissuto una vita isolata pur sapendo che non vale la pena fare tutto da soli.
Maniac è una serie originale Netflix che saprà come sorprendere, un lavoro audace, strano, potente, commovente ed intelligente, che oltre a raccontare una storia, determinata da una cronologia così strana, è molto orientata sul character driven e sulle realtà alternative che vivono, realtà che pur spezzando la narrazione ci aiutano ad addentrarci nella mente dei personaggi. Maniac è un inno a liberarci dalle gabbie emotive e sociali che ci imprigionano, una serie che indaga dentro di noi anche attraverso il sogno e la fantasia, un inno alla ribellione verso la riappropriazione di se stessi senza condizioni.