Halloween: i film dal 1978 al 2018, dal migliore al peggiore!
Halloween, l'ultimo film con protagonista Michael Myers è al cinema e noi vogliamo ripercorrere l'intera saga dal 1978 ad oggi, ecco la classifica dei film, dal migliore al peggiore
La storia del cinema può contare su ben undici film di Halloween molto diversi tra loro, ma di altissima qualità: questo è il motivo per cui – a ridosso dell’uscita cinematografica dell’ultimo capitolo di una delle saghe horror più famose di sempre – abbiamo deciso di redigere una classifica di ogni Halloween movie, dal peggiore al migliore. C’è da fare anche una premessa: quest’anno la serie di Halloween spegne quaranta candeline, un dato piuttosto impressionante, considerando il fatto che il suo creatore John Carpenter, non ha mai voluto un seguito. L’originale Halloween non è stato il primo film slasher, ma ha impostato un progetto che avrebbe definito il genere. Un gran numero di film a basso budget, sempre più sanguinosi, come Venerdì 13 e Nightmare – Dal profondo della notte, avevano seguito le “orme” di Halloween.
L’effetto di Halloween sul panorama horror, non può essere sottovalutato, ed ecco il perché di così tanti sequel.
Halloween: La Resurrezione (2002)
I fan del franchise di Halloween sono una folla appassionata, pronti a difendere con vigore anche i film meno belli. Sono in pochi a pensare che Halloween: la Resurrezione, sia un bel film. Dalla sceneggiatura ai personaggi, fino ad un finale praticamente inesistente, questo film è stato un autentico disastro.
Jamie Lee Curtis appare in un cameo, ma tutto il resto è noia a partire dall’idea del reality. L’intera impresa cinematografica, si riassume con Busta Rhymes che picchia Michael Myers con improbabili mosse di Kung-fu.
Halloween 5: La vendetta di Michael Myers
Halloween IV è stato un successo, quindi il sequel era inevitabile. Purtroppo, l’epoca dei film slasher era in una fase di stallo; il quinto film uscì lo stesso anno di Nightmare e Venerdì 13: Parte VIII, e tutte e tre furono notevoli delusioni sia dal punto di vista di incassi che di critiche. C’è anche da dire che Halloween 5 è stata anche una produzione affrettata, scritta, girata e montata in meno di un anno dopo l’ultimo film. Ciò si traduce in un sequel bizzarro, con un sacco di stranezze. Michael ha subito diversi cambiamenti tra un sequel e l’altro e quello in Halloween 5 è, probabilmente, il peggiore.
Halloween 6: La maledizione di Michael Myers
C’era un grosso divario tra La Vendetta e La Maledizione di Michael Myers, dalla produzione notoriamente travagliata. Il film precedente ha creato diversi misteri che La Maledizione ha dovuto affrontare, come ad esempio, cercare di capire cosa abbia reso Michael uno spietato assassino. In questa pellicola un giovanissimo Paul Rudd ha fatto il suo debutto cinematografico come l’eroe del film, Tommy Doyle, mentre Pleasence ritorna per l’ultima volta nel ruolo del Dr.Loomis. Questo film, tuttavia, non risulta mai essere spaventoso.
Halloween (2007)
I fan della serie erano rimasti scottati da Halloween: La Resurrezione prima del remake di Rob Zombie, ma da quando il regista aveva diretto La casa del Diavolo si convinsero che una nuova versione di Michael poteva avere un grosso potenziale. Zombie è un regista che si ispira molto al cinema degli anni ’70 come Non aprite quella porta. Zombie ci propone un Michael cresciuto in una famiglia violenta che inizia a ferire gli animali come sfogo alla propria rabbia. I suoi impulsi si trasformano ben presto in omicidi, e il film mostra il suo graduale passaggio da Michael a The Shape. Concludendo possiamo dire che Halloween di Zombie sembra avere un barlume di grandezza, ma che dura davvero poco: la pellicola assomiglia più ad una rivisitazione di Non aprite quella porta e questo ha danneggiato il prodotto finale.
Halloween 2 (2009)
I film di Halloween di Zombie sono quelli che dividono maggiormente i fan. Ci sono alcuni che li definiscono come coraggiose rivisitazioni della mitologia di Myers, Zombie porta sicuramente uno stile e un tono unici, e anche se la sua ambizione non può essere inficiata, è l’esecuzione che risulta essere problematica. Halloween II è afflitto da diversi problemi, da personaggi improbabili, da una strana struttura e da esperimenti che non funzionano. C’è da dire, però, che ha anche delle bellissime immagini, e grandi performance – come quella dello sceriffo Brackett di Brad Dourif. Il film è in fin dei conti è quello che si potrebbe definire “un ambizioso disastro”.
Halloween: 20 anni dopo
Jamie Lee Curtis: è lei la vera ispiratrice di Halloween: 20 anni dopo. Proprio in occasione del ventesimo anniversario di Halloween, si è messa in contatto con Carpenter e Debra Hill nella speranza di riunirsi a loro in un nuovo sequel per esplorare quello che poteva essere successo a Laurie dopo il primo film. H20 è stato sviluppato in seguito al successo strepitoso di Scream, e riprende con Laurie che ha finto la sua morte e si è nascosta. Una volta fuori pericolo Laurie prosegue la propria vita, diventando la direttrice di una scuola privata e madre iperprotettiva di John (Josh Hartnett). Il film raggiunge il proprio apice quando esplora la psiche di Laurie, in continua lotta con sé stessa per nascondere i problemi di alcolismo e superare la paura che, prima o poi, suo fratello tornerà. Quando finalmente lo fa, porta a un grande atto finale in cui afferra un’ascia e decide di porre fine al suo incubo una volta per tutte. Inutile dire che l’interpretazione della Curtis è grande ed è sostenuta da un cast impressionante che include anche la giovane Michelle Willaims e Joseph Gordon-Levitt. Protagonisti a parte, l’anima di Halloween H20 è un racconto piuttosto scarno in cui la scena finale sarebbe potuto essere un gran finale.
Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers
Halloween IV è stato realizzato alla vigilia del decimo anniversario dell’originale. Con rivali come Jason e Freddy che stavano ancora fluttuando negli introiti dei botteghini, riportare indietro Michael sarebbe stato un gioco da ragazzi, ma Carpenter e Debra Hill sostennero che non c’era nulla di nuovo da dire. Jamie Lee Curtis aveva ritirato (temporaneamente) la sua corona di Scream Queen dopo Halloween II, quindi Il Ritorno di Michael Myers rivela che Laurie Strode è morta in un incidente d’auto – e che ha una giovane figlia di nome Jamie (Danielle Harris). Il ritorno di Michael Myers è stato un tentativo di tornare alle origini. E’ stato fatto davvero un buon lavoro con questa pellicola, i personaggi sono efficaci e Jamie diventa l’eroina di turno. Concludendo possiamo dire che Halloween IV è un sequel ben riuscito.
Halloween II – Il Signore della Morte (1981)
Ad un certo punto Carpenter sentiva che non c’era più una storia da raccontare, ma accettò un accordo per scrivere e supervisionare la produzione di nuovi film della saga. Per sua stessa ammissione, è stata una sceneggiatura molto dolorosa da scrivere. Halloween II riprende da dove era stato interrotto l’originale, con Laurie portata all’ospedale e il dottor Loomis (Donald Pleasence) che continuava a dare la caccia a Michael. Il nuovo regista, Rick Rosenthal, ha riportato indietro gran parte della stessa troupe nel tentativo di effettuare una sorta di transizione senza interruzioni tra i due film, e l’effetto è stato impressionante. Halloween II presenta alcune sequenze inquietanti, una grande colonna sonora e ovviamente Pleasence. Sfortunatamente, la Curtis trascorre la maggior parte del tempo confinata in un letto e sedata, ma l’ultima mezz’ora è un’efficace inseguimento del gatto col topo tra lei e Michael in un ospedale stranamente vuoto.
Halloween III – Il signore della notte (1982)
Halloween II non è stato un progetto divertente per Carpenter, che ha dovuto subentrare nel montaggio e nelle riprese quando non si dimostrava abbastanza spaventoso. Arriviamo quindi a Halloween III: Il Signore della Notte, uno strano film a dire la verità. La trama non ha molto senso, è un mix di slasher, satira, e horror popolare, e l’eroe di turno è un medico alcolista. Una pellicola bizzarra, dalle inquietanti scenografie e una colonna sonora fantastica. Nonostante sia stata considerata la pecora nera della serie, oggi questa pellicola è considerata una vera e propria horror story indipendente.
Halloween (2018)
La recensione di Halloween di David Gordon Green
Anticipazione e ansia hanno salutato l’annuncio di David Gordon Green alla regia del nuovo Halloween. Molti fan della saga erano sconvolti dal fatto che il progetto avrebbe ridimensionato gli altri sequel, ma per fortuna, Halloween 2018 supera qualsiasi problema essendo il miglior Halloween dall’originale. La sceneggiatura di Green e Danny McBride bilancia meravigliosamente suspense, dramma e umorismo, e il cast fa un ottimo lavoro. Quello di Green è un bel film sia per i fan più accaniti sia per i nuovi, e la decisione di abbandonare la mitologia contorta e concentrarsi su Laurie e la sua famiglia è stata vincente. Questo nuovo Michael è il più spaventoso: un’impresa che sembrava impossibile solo pochi anni fa
Halloween (1978)
La nostra recensione di Halloween di John Carpenter
Questo primo posto, in realtà, non dovrebbe essere una sorpresa. Guardando indietro alla produzione sembra che molti dei suoi elementi più acclamati siano stati il risultato di alcuni piccoli incidenti; la maschera di William Shatner che è diventata la faccia di Michael è stata trovata a buon mercato in un negozio, mentre Jamie Lee Curtis ha fatto un’audizione per il ruolo principale e lei, lo sappiamo tutti, è la figlia di Janet Leigh, la star di Psycho.
Nonostante un budget limitato il film è una perfetta macchina di suspense. Dall’apertura sconvolgente all’andatura misurata, dalla musica ossessionante al lavoro della cinepresa, quell’Halloween tiene incollati gli spettatori alla poltrona. Visto attraverso occhi moderni il film oggi può sembrare scontato e prevedibile, ma è importante ricordare che Halloween ha creato una formula horror che poi è stata seguita pedissequamente da altri.
Halloween non è stato un successo immediato, ma il passaparola lo ha spinto a diventare uno dei più grandi film indipendenti di tutti i tempi. Ha lanciato la carriera di Carpenter, trasformato la Curtis in una Scream Queen e reso Michael Myers un’icona cinematografica.