RomaFF13 – Mamma + Mamma: recensione del film di Karole di Tommaso
Karole di Tommaso ci dà una piccola grande lezione di umanità e civiltà affrontando, con Mamma + Mamma, un tema scomodo e ogni giorno più importante.
Mamma + Mamma è un film del 2018 scritto (insieme a Chiara Ridolfi) e diretto da Karole di Tommaso, presentato nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma 2018. Le protagoniste del film sono Linda Caridi (vista recentemente in Ricordi? di Valerio Mieli) e Maria Roveran (Beate), che mettono in scena un racconto sovrapponibile alla reale esperienza della regista e della sua compagna, costrette a sacrifici e pazienti battaglie per coronare il sogno di avere un figlio.
Karole (Linda Caridi) e Ali (Maria Roveran) sono due donne affiatate e innamorate, che convivono in una modesta abitazione adattata a B&B, insieme all’invadente ex fidanzato di Ali, Andrea Tagliaferri (da lui stesso interpretato). Karole e Ali desiderano ardentemente un figlio, nonostante la loro problematica situazione economica e le barriere sociali e legali dovute alla retrograda mentalità di gran parte della società. Le due racimolano i soldi necessari per la procreazione assistita e volano in Spagna (dove tale pratica è consentita anche a persone dello stesso sesso), ma non tutto andrà come previsto…
Mamma + Mamma: rispondere con un sorriso all’ignoranza
Mamma + Mamma racconta con sguardo sincero e tocco aggraziato la realtà che ci circonda, fatta di coppie che si arrabattano alla ricerca di stabilità economica e pregiudizi che le ostacolano ulteriormente, ma anche di un’umanità e una purezza che, nonostante tutto, continuano a germogliare e a rendere questo mondo un posto leggermente meno rivoltante. Karole di Tommaso ha il coraggio e l’onestà di mettere in gioco tutta se stessa in quella che non è altro che la trasposizione cinematografica della sua stessa esperienza, giunta fortunatamente a una felice conclusione, con la nascita di suo figlio.
Ciò che sorprende maggiormente di questa sintesi fra introspezione e racconto cinematografico è la mancanza di polemica e rancore nei confronti delle assurdità di un sistema che, in pieno 2018, relega ancora le coppie omosessuali a coppie di serie B, e l’approccio totalmente positivo e ottimistico a una realtà che purtroppo lede continuamente i diritti LGBT, anche tramite alte cariche dello Stato. Una scelta dettata non dalla codardia, ma dalla volontà di non lavare i panni sporchi sul grande schermo e di rispondere con un sorriso all’ignoranza, che alla lunga si rivela il modo più giusto ed efficace per intrattenere con intelligenza, infondendo speranza a chi non ha abbastanza forza per combattere e sufficiente voce per gridare aiuto.
Mamma + Mamma: sorridere e riflettere sulle contraddizioni della nostra società
Mamma + Mamma ha uno dei propri maggiori punti di forza in un cast convincente e ben affiatato, sorprendente miscela fra attori professionisti e non professionisti. Accanto alle due protagoniste Linda Caridi e Maria Roveran, che si confermano due delle migliori promesse del nostro cinema con interpretazioni solide e mai tendenti allo stereotipo di personaggi opposti e complementari, troviamo infatti una serie di persone comuni che interpretano loro stesse (dal già citato Andrea Tagliaferri alla madre di Karole), dando al film un tocco di naturalezza e spontaneità che ci fa tornare con la mente alla gloriosa stagione del neorealismo, con il quale condivide anche l’attenzione nei confronti dei più deboli e degli emarginati.
Karole di Tommaso, al suo primo lungometraggio, dimostra una notevole confidenza con il mezzo cinematografico, dirigendo efficacemente sia le scene più comiche che i momenti più teneri e drammatici. La regista trae inoltre il meglio dai paesaggi incontaminati del Molise e dalla veracità dei suoi abitanti e riesce ad amalgamare il realismo del racconto con i flashback sul passato della protagonista e con alcune funzionali scene oniriche, determinanti per comprendere al meglio la personalità di Karole. Tutt’altro che superficiale anche il lavoro sulla fotografia e sulla colonna sonora, che accompagna la continua variazione di toni e registri, sottolineando di volta in volta i tratti distintivi degli ambienti in cui si trovano i personaggi. Dalla semplicità degli interni della ruspante abitazione di Karole e Ali si passa alle artefatte luci delle strutture ospedaliere che ospitano le protagoniste, passando per la naturale luminosità delle location molisane.
Mamma + Mamma: il simbolo di una generazione che non si arrende
Mamma + Mamma riesce così nel difficile intento di raccontare con leggerezza il perenne senso di instabilità di un’intera generazione e di dare contemporaneamente lustro e forza alla sempre attuale battaglia per i diritti delle coppie LGBT. Nell’incrollabile e contagioso sorriso della Karole di Linda Caridi e nell’irresistibile connubio di passione e sbadataggine della Ali di Maria Roveran riconosciamo così il lato migliore dei trentenni di oggi, quelli capaci di non rassegnarsi all’odio, alla frustrazione, alla chiusura mentale e alle difficoltà economiche e di andarsi a prendere la felicità in qualsiasi maniera possibile, dalla connessione con le proprie radici a un improvvisato viaggio in Spagna.
In un cinema italiano che spesso commette il duplice errore di autoincensarsi oltre i propri effettivi meriti e di non valorizzare adeguatamente le proprie eccellenze, appiattendosi così verso racconti spenti e inoffensivi, Mamma + Mamma rappresenta una piacevole eccezione, capace di affrontare a testa alta un tema scomodo e ogni giorno più importante, senza mai piangersi addosso o eccedere in retorica. In una società contemporanea sempre più intossicata dall’odio per il diverso e per l’emarginato, e ulteriormente afflitta dal continuo riversarsi di inappagamento e rancore sui social, Karole di Tommaso ci dà una piccola grande lezione di civiltà e umanità, raccontando con lucida leggerezza e toccante tenerezza il tortuoso ma appagante cammino di due donne verso la felicità e la legittimazione del loro amore. Un film fresco, originale e grintoso, in arrivo in sala nei prossimi mesi grazie a Bibi Film.