I 20 padri più duri della storia del cinema
Fin dai primi momenti, il padre è una figura fondamentale nella vita di ogni persona: ci sostiene, ci aiuta, ci protegge e ci insegna come stare al mondo. Il padre è l’esempio da seguire e il modello da imitare per ogni bambino e il primo vero grande amore di ogni femminuccia. Il cinema ci ha regalato ritratti di figure paterne forti, rassicuranti e talmente protettive da sconfinare a volte nella vendetta e nella violenza. Vi proponiamo quindi la nostra classifica dei 20 padri che nel cinema si sono dimostrati più “duri” nel senso più ampio del termine, cioè sia i papà che si sono dimostrati più premurosi ed eroici verso i loro figli, sia quelli che per proteggere il proprio nucleo familiare sono ricorsi alle maniere forti, sporcandosi le mani con pistole, fucili e armi da taglio, arrivando addirittura a diventare pericolosi anche nei confronti dei loro cari.
Scopriamo i 20 padri più duri mai visti della storia del cinema:
Viggo Mortensen – The Road
La prima menzione è per il Viggo Mortensen dello straziante (e sottovalutato) The Road, in cui l’ex Aragorn de Il signore degli anelli interpreta un padre alla disperata ricerca di salvezza per sé e per il figlio in un mondo post apocalittico gelido, desertico e quasi del tutto privo di risorse energetiche e alimentari. L’uomo senza nome impersonato da Mortensen si distingue per cinismo e durezza verso il prossimo, derivanti dalla tragedie e dalle difficoltà che hanno segnato la sua vita, che lo hanno portato a pensare solo ed esclusivamente a come proteggere il figlio dai pericoli e dalle avversità.
Mufasa – Il re leone
Non è un papà umano, ma il leone Mufasa (doppiato in originale da James Earl Jones) è comunque responsabile di svariati traumi infantili a causa della sua prematura dipartita nel film. Prima di questo triste momento, Mufasa si dimostra però padre affettuoso e premuroso verso il suo cucciolo Simba, candidato a diventare il suo successore come re. I momenti degli insegnamenti del padre al figlio sono fra i più toccanti di tutto il cinema d’animazione e fanno empatizzare lo spettatore con Simba e con la sua lotta contro il malvagio Scar.
Alberto Sordi – Un borghese piccolo piccolo
Per rappresentare i padri italiani abbiamo scelto un capolavoro di Mario Monicelli e il Giovanni Vivaldi interpretato da Alberto Sordi, che nella prima metà del film si dimostra solamente il borghese piccolo piccolo del titolo, dedito a tutti i mezzucci e le scorciatoie possibili per favorire la carriera del figlio. Nella seconda parte della pellicola però, in seguito alla tragedia del figlio, viene fuori il lato più animalesco e brutale di Giovanni, che lascia dietro di sé una scia di violenza e sangue, chiudendo idealmente il cerchio della commedia all’italiana.
Bruce Willis – Armageddon
Adorato da molti, odiato almeno da altrettanti, Armageddon si ricorda soprattutto per la bella figura paterna interpretata da Bruce Willis, che si frappone fra la storia d’amore della figlia Grace (Liv Tyler) e il collega A.J. (Ben Affleck). Qualsiasi sia il vostro giudizio sulla pellicola diretta da Michael Bay, fra i padri più duri non poteva certamente mancare uno che per salvare la figlia e l’intero pianeta arriva a sacrificare sé stesso nella scena madre del film, che culmina con il celeberrimo Vinciamo noi, Grace.
Liam Neeson – Taken
Dopo aver interpretato personaggi come Darkman nell’omonima pellicola di Sam Raimi, Oskar Schindler in Schindler’s list, Qui-Gon Jinn ne La minaccia fantasma e Ra’s al Ghul in Batman Begins, Liam Neeson conferma le sue doti da duro in Taken e nei due (per ora) seguiti, in cui interpreta l’ex agente della CIA Bryan Mills, che deve proteggere la figlia Kim (Maggie Grace) e la moglie Lenore (Famke Janssen) da minacce e insidie provenienti da mezzo mondo. I criminali che attentano alla sua vita e a quella dei suoi cari hanno però vita breve, perchè Mills nei vari episodi della saga dà sfoggio di tutte le sue abilità negli scontri a fuoco e a mani nude, meritandosi ampiamente una citazione nella nostra classifica.
Ray Liotta – Quei bravi ragazzi
Non esattamente un padre modello quello impersonato da Ray Liotta in Quei bravi ragazzi, ma il protagonista di questo meraviglioso film di Martin Scorsese in quanto a durezza non è secondo a nessuno: assistiamo a più di 25 anni della carriera di Henry Hill nel mondo del crimine, in cui, fra salite e repentine discese, ne succedono davvero di tutti i colori fra rapine, furti, contrabbando e traffico di droga. In tutti questi traffici illeciti, la componente umana è però sempre forte e approfondita, e il malinconico finale ci regala il ritratto di un uomo distrutto dalle sue scelte sbagliate, che l’hanno portato a compromettere anche il rapporto coi propri cari.
Roberto Benigni – La vita è bella
Un padre protettivo non è solamente quello che difende il figlio da chi gli vuole fare del male utilizzando le maniere forti, ma anche quello che riesce a rassicurarlo e a farlo sentire protetto anche nelle situazioni più tragiche. Il Guido Orefice interpretato da Roberto Benigni ne La vita è bella è forse il migliore esempio in tal senso, e diventa difficile non commuoversi per questa figura paterna che, pur di proteggere il proprio figlio dall’orrore che sta vivendo nei campi di concentramento, gli racconta di essere all’interno di un grande gioco a premi che procurerà al vincitore un carro armato.
Sean Penn – Mystic River
Sean Penn entra nella nostra particolare classifica con la sua interpretazione del malavitoso Jimmy Markum, che in Mystic River si trova a dover affrontare la morte della sua amata figlia Katie. Il ritratto del boss straziato dal lutto, ma allo stesso tempo risoluto a individuare e punire il colpevole con qualsiasi mezzo e anche a costo di passare sopra ad amicizie pluriennali è fra gli aspetti migliori di questo capolavoro diretto da Clint Eastwood, che ha portato a Sean Penn il suo primo meritato Oscar come migliore attore protagonista.
Russell Crowe – Il gladiatore
Altro padre che si vuole vendicare per la morte dei suoi cari e altro Oscar per il migliore attore protagonista, andato questa volta al neozelandese Russell Crowe per il ruolo del generale Massimo Decimo Meridio, che, dopo aver visto la propria famiglia barbaramente uccisa ed essere sopravvissuto a un attentato ai suoi danni, comincia una lunga e difficile risalita combattendo nelle arene con lo scopo di arrivare al cospetto del malvagio Commodo, responsabile di tutte le malvagità ai suoi danni. Il duello finale fra i due vale da solo l’ingresso de Il gladiatore e del suo protagonista nella nostra graduatoria.
Sylvester Stallone – Rocky
Rocky si dimostra un vero e proprio duro per tutta la saga, che lo vede spesso fronteggiare avversari più prestanti e potenti di lui. Lo stallone italiano riesce però a uscire vincitore o comunque a testa alta, anche grazie al supporto della moglie Adriana e del figlio Robert “Rocky” Balboa Jr., nato nel corso del secondo capitolo della serie. Fra le varie scene di affetto fra il personaggio interpretato da Sylvester Stallone e suo figlio è impossibile non citare quella alla fine dello storico match contro Ivan Drago in Rocky IV, dove il protagonista, dopo un toccante discorso sui rapporti fra USA e URSS, saluta il suo bambino con la frase: “Io voglio solo dire una cosa a mio figlio, che forse a quest’ora dorme: buon Natale, figliolo! Ti voglio bene!”
Matthew McConaughey – Interstellar
Christopher Nolan commuove con l’emozionante avventura del protagonista di Interstellar Cooper, che viaggia di pianeta in pianeta attraverso wormhole e distorsioni temporali per assicurare un futuro al genere umano e ai suoi figli. Matthew McConaughey esalta le sue doti espressive in diverse scene, in particolare in quella in cui guarda in lacrime ciò che si è perso durante la sua assenza attraverso i videomessaggi ricevuti dai figli: una scena straziante in grado di stringere anche i cuori degli spettatori più freddi e un perfetto ritratto dell’amore di un padre per la sua prole.
Sean Connery – Indiana Jones e l’ultima crociata
Per il ruolo del padre di uno degli avventurieri più celebri del grande schermo non poteva essere chiamato un attore qualunque, e infatti la scelta è caduta sul primo e più iconico interprete di James Bond, ovvero Sean Connery. Il risultato è un film entusiasmante, secondo alcuni il migliore della saga, che, nell’ambito della frenetica ricerca del mitico Sacro Graal, regala esaltanti scene fra il protagonista interpretato da Harrison Ford e il padre impersonato dall’attore scozzese, che compensa la sua età non più verdissima con un’intelligenza e un’arguzia che lo proiettano fra i papà più celebri e apprezzati del cinema.
Gregory Peck – Il buio oltre la siepe
Nella nostra classifica non poteva mancare Gregory Peck con il suo Atticus Finch, protagonista di quel magnifico film che è Il buio oltre la siepe. Peck impersona con grande carisma un padre vedovo costretto a crescere da solo due bambini e a gestire al tempo stesso la sua carriera di avvocato. Atticus Finch si dimostra un vero duro prendendo le difese di un ragazzo di colore, accusato ingiustamente di stupro, pur mettendosi contro alla frangia più retrograda e razzista della città, mettendo a repentaglio la sua stessa vita in nome di un’ideale di uguaglianza e giustizia.
Robert De Niro – Toro scatenato
Non potevamo non citare uno dei più grandi film di sempre e uno dei migliori attori della storia del cinema, ovvero quel Robert De Niro che in Toro Scatenato si guadagna l’Oscar come migliore attore protagonista e un posto nella leggenda grazie alla sua struggente interpretazione del pugile Jake LaMotta, per la quale si è anche sottoposto a un’impressionante trasformazione fisica. Il protagonista del film non è certamente un padre e un marito modello, a causa del suo stile stile di vita improntato agli eccessi e alle sue paranoie, ma in quanto a durezza nel corso della pellicola dimostra di non essere secondo a nessuno, guadagnandosi sul campo (e sul ring) il soprannome di Raging Bull.
Clint Eastwood – Gli spietati
Secondo film in classifica diretto da Clint Eastwood, che ne Gli spietati però si ritaglia anche la parte del protagonista, portando su schermo il personaggio di William Munny, ex fuorilegge che ha abbandonato la cattiva strada per amore di una donna che poi ha sposato. La moglie successivamente è morta, costringendo Munny a tirare su i figli da solo e riducendolo in miseria. La difficile situazione economica costringe il protagonista a tornare sulla vecchia strada accettando di fare nuovamente il cacciatore di taglie, facendo così riaffiorare gli spettri del suo passato e tutta la spietatezza e la brutalità della sua personalità.
Bruce Willis – Die Hard
Ancora Bruce Willis in classifica, stavolta nei panni del poliziotto John McClane in quello che per il sottoscritto è il film di Natale per eccellenza, ovvero Die Hard, edito in Italia con il titolo Trappola di cristallo. Il protagonista del film si rivela uno dei padri più duri della storia del cinema fronteggiando da solo un gruppo di terroristi che mettono in scacco un intero grattacielo con tutte le persone al suo interno, fra cui la moglie dello stesso McClane. Tensione alle stelle e battute da antologia per un classico del genere action, che ha dato vita a una saga che per ora conta cinque episodi.
Jack Nicholson – Shining
Da questo momento in poi la nostra classifica vira su figure decisamente negative. Quale padre citare come primo esempio di negatività se non Jack Torrance, che in Shining all’apice della sua follia arriva addirittura a cercare di uccidere moglie e figlio? Il ghigno demoniaco dell’interprete Jack Nicholson è indelebile nella mente dei cinefili di tutto il mondo, come tutte le scene che coinvolgono il suo personaggio e il figlio Danny, che hanno contribuito a rendere questa splendida opera di Stanley Kubrick (tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King) uno dei film horror più amati di sempre.
Darth Vader – Star Wars
Nel podio dei padri più duri del cinema non poteva certamente mancare il papà più oscuro di tutti, ovvero Darth Vader, al secolo Anakin Skywalker, seguace del Lato Oscuro della Forza che non esita a distruggere interi pianeti o sterminare persone colpevoli solamente di essere finite sulla sua strada. Nel secondo capitolo della saga di Star Wars, L’impero colpisce ancora, con uno dei colpi di scena più celebri di sempre apprendiamo che questo mostro con la voce robotica e un’armatura che ne permette le funzioni vitali è anche il padre del protagonista Luke Skywalker. La storia prende così una piega molto più intima e familiare, che porterà il temibile Darth Vader a fare riaffiorare la parte migliore della sua personalità nello struggente finale de Il ritorno dello Jedi.
Al Pacino – Il padrino parte II
Michael Corleone si merita un posto d’onore, superato solo dal padre Vito, nella nostra particolare classifica dei padri più duri della storia del cinema. Protagonista di tutti e tre gli episodi della saga de Il padrino, il personaggio interpretato da Al Pacino è quello che ha il percorso di crescita più interessante, passando dall’essere un ragazzo poco coinvolto negli affari della sua famiglia mafiosa al diventare prima un membro cardine dell’associazione e successivamente il successore di suo padre a capo dell’organizzazione. Tante le scene memorabili di questo personaggio in tutti i capitoli della saga, dalla celebre scena del battesimo nel primo episodio all’assassinio di suo fratello nel secondo, ma ci teniamo a citare anche quella nel finale del terzo e meno apprezzato capitolo, in cui un Michael Corleone ormai invecchiato e profondamente cambiato assiste impotente alla morte della figlia Mary, interpretata da una giovane Sofia Coppola, figlia del più famoso Francis Ford Coppola, regista di tutta la serie e di tanti altri capolavori del cinema mondiale.
Marlon Brando – Il padrino
In una classifica sui padri più duri del cinema, curiosamente il primo classificato è anche padre del secondo classificato. Marlon Brando regala la sua interpretazione più memorabile nei panni di Don Vito Corleone, il boss a capo di una famiglia mafiosa ne Il padrino, capace di crimini efferati ma anche di un’inaspettata dolcezza, come nelle scene del matrimonio di sua figlia o dei giochi col nipotino. Non poteva esserci quindi altra conclusione per la nostra classifica se non quella di affidare la prima posizione a un personaggio che, pur con pochissimi minuti sullo schermo, è tutt’ora uno di quelli più ricordati all’interno di questa sublime opera di Francis Ford Coppola e di tutta la storia della settima arte.