First Kill: recensione del film con Bruce Willis e Hayden Christensen

La nostra recensione di First Kill, action thriller del 2017 con protagonisti Hayden Christensen, Bruce Willis e Ty Shelton

First Kill è un film del 2017 scritto da Nick Gordon e diretto da Steven C. Miller. Si tratta di un action/thriller a tinte familiari, con protagonisti Hayden Christensen, Bruce Willis e il giovanissimo Ty Shelton. Dopo aver incassato meno di un terzo del budget totale (stimato in circa 10 milioni di dollari) al botteghino e in Home Video, First Kill è stato inserito nell’ampio catalogo Netflix.
First Kill

Il broker Will (Hayden Christensen) decide di portare la famiglia al suo paese natale, per poi, una volta giunti sul posto, fare una vera e propria battuta di caccia con il figlio Danny (Ty Shelton), costantemente bullizzato a scuola. Arrivato a destinazione, Will apprende dallo sceriffo locale Marvin Howell (Bruce Willis) di una rapina da poco effettuata in città, della quale non si è ancora scoperto il colpevole. La situazione precipita nel momento in cui la famiglia viene coinvolta in un conflitto fra un rapinatore e un agente corrotto, che finisce con la morte di quest’ultimo per mano dello stesso Will e con il rapimento del piccolo Danny. Ha così inizio un vortice di violenza che cambierà per sempre la vita di Will e della sua famiglia.

First Kill: un action thriller fiacco e prevedibileFirst Kill

Nonostante le buone premesse e una coppia di protagonisti conosciuti e particolarmente apprezzati dal grande pubblico, First Kill si rivela fin dai primi minuti un film senza mordente e ampiamente prevedibile, che non riesce mai a creare la necessaria empatia fra racconto e spettatore. Steven C. Miller naviga infatti a vista e con poca ispirazione fra dramma familiare e thriller, senza mai costruire né un appassionante rapporto fra padre e figlio né la tensione necessaria per una storia che dovrebbe essere torbida e palpitante. Non aiuta inoltre la resa del film la scarsa caratterizzazione dei personaggi principali, consistente essenzialmente in stereotipi (finanziere rampante, bambino timido e impacciato, moglie dimessa, criminale spregiudicato) ormai logori.

Il regista cerca di tenere a galla First Kill con un montaggio rapido e con una fotografia avvolgente e in sintonia con l’ambientazione boschiva, ma resta sempre una sorta di barriera emotiva fra lo spettatore e una messa in scena oltremodo scontata. Spiace inoltre vedere la prestazione totalmente fiacca e anonima di un attore ancora giovane come Hayden Christensen, da sempre attaccato, anche oltre i propri effettivi demeriti, per la sua interpretazione di Anakin Skywalker nella trilogia prequel di Star Wars, e quella di un Bruce Willis sottoutilizzato e spento per buona parte del film, salvo poi trovare qualche guizzo di carisma ed espressività nell’atto conclusivo.

First Kill: un film destinato a finire rapidamente nel dimenticatoio

Con i principali snodi narrativi intuibili con largo anticipo e le proprie star principali mai davvero convincenti, l’aspetto più positivo di First Kill diventa così il rapporto fra il piccolo Danny e il suo rapitore (interpretato da Gethin Anthony), fondato sulla comune passione per i videogame ma capace di toccare anche aspetti più intimi e umani, come la necessità di difendersi da bulli e malintenzionati.

First Kill

Tirando le conclusioni, First Kill è un thriller banale e fiacco in ogni sua componente, che non riesce mai a trovare la propria dimensione cinematografica e a sfruttare al meglio i propri validi interpreti. Un film che nonostante il budget considerevole appare come un mediocre e datato prodotto televisivo, destinato a non lasciare traccia del proprio passaggio e a cadere di conseguenza nel dimenticatoio.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.1

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