The Archer: recensione del film di Valerie Weiss

The Archer tratta argomenti molto delicati, dall'amore omosessuale, alle detenzioni ingiuste, dalla corruzione legale, all'empowerment.

The Archer (L’arciera) è un film del 2017, diretto da Valerie Weiss, con Bailey Noble, Jeanine Mason, Michael Grant Terry, Bill Sage, Dendrie Taylor, Kyanna Simone e Alexis Rosinsky. Bailey Noble (True Blood) è Lauren Pierce, una giovane campionessa liceale di tiro con l’arco che finisce in una struttura di correzione giovanile e da cui tenterà in ogni modo di fuggire.

Quando la campionessa di tiro con l’arco, Lauren Pierce, porta la sua squadra alla vittoria alla fine della stagione, lei e la sua migliore amica Emily decidono di festeggiare per l’eccellente risultato ottenuto. Ma i festeggiamenti vengono ben presto interrotti dall’arrivo del ragazzo di Emily, una persona molto violenta e gelosa. Proprio quando i due cominciano a litigare in modo accesso e fisico, Lauren si lancia eroicamente in difesa dell’amica, allontanando il suo ragazzo dalla stanza.

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Dopo qualche giorno Lauren si presenta in un’aula di tribunale a causa dell’aggressione inflitta al ragazzo di Emily. Lauren è sicura che si tratti di un malinteso ed è altrettanto certa che Emily testimonierà in suo favore, spiegando che era semplice legittima difesa.  Purtroppo le cose non vanno come previsto: Lauren viene accusata di aggressione e, in attesa di una sentenza definitiva, condannata a passare un tempo indeterminato in un centro di detenzione minorile situato nel deserto.

Il centro di detenzione, Paradise Trails, è una struttura controllata dall’ex arciere olimpico Bob Patrice (Bill Sage), un uomo diabolico che costringe le giovani detenute ad essere sottoposte a punizioni fisiche brutali e a sguardi maliziosi e perversi. Ogni contatto con il mondo esterno è assolutamente vietato. Lauren, facendo amicizia con un’altra detenuta, Rebecca (Jeanine Mason), decide di prendere in mano la situazione ed escogita un piano per fuggire da quell’inferno.

The Archer: una storia di detenzioni ingiuste, corruzione ed empowerment

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The Archer è un thriller d’azione che racconta la storia di una giovane donna intrappolata in un centro di detenzione corrotto e misogino. Il film è basato su una storia vera e si ispira ad una vicenda di qualche anno fa: due giudici della Pennsylvania hanno per anni mandato in galera migliaia di minori in cambio di tangenti. Nel film troviamo lo stesso tipo di storia: Lauren, Rebecca e tutte le detenute di Paradise Trails sono finite in quel luogo a causa della corruzione legale che circonda le istituzioni. La struttura è gestita come una casa di tortura, ma verrà scoperchiata dal coraggio e dall’astuzia di Lauren che riuscirà ad entrare in possesso di prove schiaccianti della corruzione di Bob.

Il film di Valerie Weiss è un incrocio tra Thelma & Louise e Rambo, in un certo senso è la storia di una fuga da un mondo maschilista e di una lotta all’ultimo sangue. Al centro della pellicola ci sono delle giovani donne costrette in una struttura detentiva, emarginate e sole sotto lo schiaffo di uomini senza pietà. Paradise Trails è un centro di detenzione nascosto nel bosco molto simile al campo di addestramento di Full Metal Jacket. La lotta di Lauren per combattere il sistema e scappare dalla prigione, per esporre la verità della struttura, è una storia di grande empowerment.

The Archer sembra spesso in contrasto con la storia che racconta

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The Archer tratta argomenti molto delicati, dall’amore omosessuale, alle detenzioni ingiuste, dalla corruzione legale, all’empowerment. Tutto questo è sicuramente molto difficile da inserire in una storia e renderlo coerentemente in un film. Detto questo la pellicola non è mai grintosa o abbastanza scioccante, considerate le tematiche, poiché la drammatizzazione non azzecca i tempi, i modi e i toni con cui portare avanti un racconto di questo calibro.

La regista Valerie Weiss e lo sceneggiatore Casey Schroen parlano di empowerment femminile e mettono in mostra gli elementi di come esso debba essere portato avanti; purtroppo è l’esecuzione ad essere modesta. C’è uno squilibrio di tono, vengono affrontate diverse tematiche spesso poco e male: non si è mai sicuri di quale sia la vera intenzione della pellicola. L’effetto complessivo finisce per dissipare l’importanza della storia. In ultima analisi, la narrazione di The Archer sembra spesso in contrasto con la storia che racconta. Per quanto le sequenze d’azione siano buone, sebbene non particolarmente memorabili, il film non è incisivo e non mantiene le promesse sperate, alleggerendo la drammaticità della sua storia e rendendola un mero esercizio di stile.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Recitazione - 1.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.1