Conta su di me: la storia vera a cui si ispira il film di Marc Rothemund

Conta su di me sta emozionando tutti, ma qual è la vera storia commovente che si nasconde dietro al film?

La sua storia tocca milioni di persone. Daniel ha ventun anni, ha solo una parte del cuore e si preoccupa per la sua vita ogni giorno. Molto probabilmente morirà prima dei suoi coetanei e questo, purtroppo, lo sa da quando aveva quattordici anni. Lo scorso 6 marzo ha dovuto subire un ulteriore intervento, questa volta alla colonna vertebrale, perché il sostegno che aveva prima si era rotto. Le probabilità di sopravvivenza non superavano il 30%, ma fortunatamente Daniel è ancora qui con noi e può, insieme a tutto il mondo, vedere sul grande schermo la sua storia e quella del suo amico Lars, raccontata da Marc Rothemund nella pellicola Conta su di me.

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Nel film Lenny – interpretato da Elyas M’Barek – è un trentenne che non vuole crescere. Figlio di un rinomato cardiologo, passa la sua vita spendendo i soldi del padre in cose senza importanza, senza pensare al proprio futuro. Il padre, stanco della vita mondana del figlio, gli blocca la carta di credito e lo obbliga a occuparsi del quindicenne David, che soffre di una grave malformazione cardiaca fin dalla sua nascita. Per riavere indietro la sua vita, Lenny accetta controvoglia questo compito. Ben presto però, quello che era un semplice ricatto, si trasforma per Lenny nella possibilità di riprendere in mano la sua vita. L’amicizia tra i due renderà le loro esistenze complementari e pronte a qualsiasi tipo di esperienza.

Conta su di me: qual è la storia vera di Lars e Daniel?

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Il film di Marc Rothemund è stato creato sulla base del romanzo di Lars Amend, che ha deciso di raccontare la forte amicizia costruita con quel ragazzino con cui non aveva nulla in comune e che gli ha insegnato tutto della vita. Quando Daniel Meyer (interpretato nel film da Philip Noah Schwarz) aveva quindici anni, incontrò colui che – anche se contro la sua volontà – avrebbe espresso ogni suo desiderio. A quei tempi, Daniel trascorreva i suoi pomeriggi in una struttura dedicata ai bambini malati come lui. Da allora, Lars non si è mai più separato dal ragazzino, stando con lui anche prima di ogni operazione. “Ero all’ospedale di Amburgo il giorno prima dell’operazione per supportare moralmente Daniel e sua madre Debbie”, conferma infatti l’autore.

L’amicizia tra i due, nonostante un inizio abbastanza tormentato, si è intensificata sempre di più e anche dopo l’operazione più importante per Daniel – avuta il 6 marzo scorso – Lars si è preoccupato e ha passato tutto il suo tempo al fianco del ragazzino. Ecco infatti quanto ha affermato l’autore del romanzo: “Ora desidero che Daniel si rimetta in forza. Sebbene sia sopravvissuto all’operazione, il suo battito cardiaco è di nuovo lento. L’estate si avvicina e quando la temperatura ricomincia a salire, prenderò una bella decappottabile e sorprenderò Daniel portandolo al mare. Compreremo una birra fredda, ci sederemo sulla spiaggia mentre aspettiamo il tramonto. È tutto quello che ci serve…”.

Conta su di me: quando l’amicizia è più forte di ogni avversità

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La vita di Lars, così come viene anche raccontato in modo molto preciso nel film, era mondana, fatta di serate in discoteca, con droghe leggere per allietare i suoi momenti di divertimento; le auto di lusso non mancavano nel suo garage e lo spreco era all’ordine del giorno. Dal suo incontro con Daniel, Lars ha anche imparato – oltre al valore della vita –  come utilizzare meglio i suoi soldi, investendoli nel suo lavoro, nel suo futuro, ma soprattutto nel rendere felice il suo amico.

Sulla loro amicizia, abbiamo la testimonianza dello stesso Lars e di Daniel. I due mantengono vivo un rapporto che era destinato a durare qualche settimana, ma che ormai dura da anni. Lars, ha affermato: “Quando ci siamo incontrati più di cinque anni fa, dovevamo solo passare una giornata insieme. Il giorno è diventato una settimana e ora sono cinque anni. Il fatto che Daniel sia qui è un miracolo, per questo dobbiamo essere grati per ogni giorno. Ci godiamo ogni giorno.”

Conta su di me: trailer e poster del film di Marc Rothemund

Anche Daniel ha condiviso la gioia del suo incontro con Lars, rivelando: “Da quando ho conosciuto Lars, ho anche avuto di più da me. Prima di ammalarmi veramente nel 2012, andavo a scuola, tornavo a casa, andavo nella mia stanza e chiudevo la porta a chiave, rimanevo da solo con me. Quando ho incontrato Lars, il suo mondo mi era estraneo. Ora lui è come un fratello maggiore per me e un amico. Certo, a volte discutiamo, ma questo fa parte dell’amore fraterno. Sono orgoglioso di averlo incontrato.”

Potete vedere, emozionarvi e sicuramente piangere per la storia di Lars e Daniel in questi giorni al cinema, dato che dal 22 novembre Conta su di me è in tutte le sale italiane. Mi raccomando, non dimenticate i fazzoletti per asciugare le lacrime.