Il Teorema della Crisi – The Forecaster: recensione

Sembra un film soprannaturale l’inizio de Il Teorema della Crisi – The Forecaster, con un uomo che legge i tarocchi. Ma ha ben poco di paranormale la storia di Martin Armstrong, genio della finanza anni 90 che – senza ausilio di carte magiche – prevede con spaventosa precisione il futuro dell’economia mondiale. Mago finanziario, Armstrong, ha creato un sistema informatico basato sulla costante del Pi Greco e sull’andamento dei flussi monetari mondiali capace di prevedere i periodi di crisi finanziaria come il lunedì nero del mercato Usa nel 1987  e la crisi finanziaria Russa del 1988 fino a teorizzare il crollo dell’Euro ad ottobre del 2015.

Marcus Vetter regista di questo documentario che somiglia molto di più ad un thriller, racconta in maniera esaustiva la vita – travagliata – di Marcus Armstrong, dalla creazione della sua compagnia la Princeton Economics, alla teorizzazione del modello che lo renderà uno dei più conosciuti analisti finanziari del mondo. Ma la vita di Arsmtrong è lontana dall’essere tutta rose e fiori, il suo sistema informatico fa gola a molti compreso il Governo degli Usa che non esiterà ad arrestarlo per una “presunta” frode fiscale di diversi milioni, un periodo nero che lo porterà a scontare ben 12 anni di carcere. Vetter racconta il processo attraverso gli occhi di quelli che l’hanno vissuto in prima persona oltre ad Armstrong, i suoi familiari, i suoi amici che difendono a spada tratta le gesta di un uomo che ha lavorato onestamente senza mai cadere negli intrighi di potere che lo hanno sempre circondato, purtroppo però la ragnatela è stata tesa a sua insaputa e la “trappola” è scattata. Che possa suscitare o meno fiducia  Martin Armstrong è un personaggio solitario e perseguitato che non rinuncia alla sua integrità anche se il “nemico” è molto più potente. Le sue previsioni sembrano essere veritiere e le prove sono tutte a sue favore, una crociata la sua che continua ancora oggi e che lo vede protagonista di numerose conferenze in giro per il mondo dove oltre a mostrare il suo teorema punta il dito contro lo stretto legame tra la finanza e politica, che impedisce un’adeguata regolamentazione dell’attività finanziaria.

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Martin Armstrong protagonista di The Forecaster

Il Teorema della Crisi – The Forecaster: un docu-film che manca di obiettività

Il Teorema della Crisi – The Forecaster ci presenta un eroe solitario, integerrimo e “vessato” che rimane comunque un anima pura, che poi sia innocente o colpevole questo non ci è dato saperlo o meglio Marcus Vetter non ci da il minimo dubbio, Martin Armstrong è un giusto messo “in croce” dal persecutore che è il governo degli Usa e questo basta a dare veridicità alla storia, poco importa se la controparte non viene interpellata – per dirla tutta si rifiuta di fornire anche un commento – e forse è proprio questo il difetto dell’ottimo lavoro di Vetter, per essere un docu-film il progetto manca, il più delle volte, di una sana dose di obiettività. È indubbio che la vicenda della Princeton Economics sia fuori dal comune e il personaggio di Armstrong sia dotato di fascino e carisma ma The Forecaster tende a “pendere dalle labbra” del suo protagonista senza mai, nemmeno per un attimo, provare a mettere in dubbio le dichiarazioni degli intervistati.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.7
Sceneggiatura - 3.7
Fotografia - 3.7
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.7
Emozione - 3.5

3.6

Voto Finale