Gotham 2×01: recensione
Quanti villains affollano la città cupa di Gotham? L’inizio di seconda stagione con l’episodio “Damned if You Do” già cambia registro rispetto alla stagione precedente, mostrandoci una città e i suoi personaggi completamente ribaltati. Le atmosfere restano dark e si respira a fatica, mentre il commissario Jim Gordon (Benjamin McKenzie) è stato retrocesso a dirigere il traffico, ma quando si dà da fare per salvare quel poco che resta di Gotham, ripulendo gli aspiranti criminali travestiti da villains, viene licenziato. Inoltre la relazione con Lee (Morena Baccarin) è minacciata dall’ombra dell’ex di Jim, Barbara Kean (Erin Richards), ora rinchiusa ad Arkham con gli altri criminali, tra cui un giovane Joker che cerca subito di farle capire come funziona lì dentro. Ma la donna sembra avere le idee chiare e finalmente il suo personaggio, che restava confidato nel ruolo della bionda e inutile mogliettina di Gordon, inizia ad ottenere un posto saldo nell’universo di Gotham. L’amico Harvey Bullock (Donald Logue), invece, gestisce un locale, quindi la città è in mano a Oswald ‘Pinguino’ (Robin Lord Taylor), il re incontrastato che ha ereditato il regno di Fish Mooney nella fine della scorsa stagione.
La seconda stagione di Gotham apre con atmosfere cupe
Ed ecco che l’anima scura di Gotham salta fuori: attraverso le parole di Bruce Wayne (David Mazouz) – che sta crescendo in fretta, pronto per affermarsi come il Cavaliere Oscuro – Gordon capisce che l’unico modo per tornare ad essere quello che era è scendere a patti con il diavolo, ovvero con Pinguino. Ogni cosa però ha il suo prezzo, e quello che gli chiede Oswald è troppo alto: deve riscuotere per Pinguino un debito rimasto in sospeso con un certo Odgen Barker. Gordon ci riesce, si sporca le mani, e Benjamin McKenzie è bravo in ciò, facendoci ricordare il vecchio Ryan Atwood di The OC. Gotham è comunque Gotham e nel primo episodio assistiamo all’ascesa di nuovi villains: quando Theo Galavan (James Frain) e sua sorella Tabitha (Jessica Lucas) fanno evadere un gruppo di criminali da Arkham, con l’intento di creare una squadra di killer.
Il ritorno di Gotham è gradevole, sembra interessante il concentrarsi sulla parte criminale della città e vederne crescere i suoi figli, e l’evoluzione che interessa di più è certamente quella di Joker. Anche Bruce Wayne non delude e ci mostra un’anima non più innocente, macchiata dai peccati del passato e della città. Se Gotham continua su questa linea potrebbe essere superare di gran lunga i suoi cugini Arrow e The Flash, ma per ora manca ancora qualcosa per convincere del tutto il pubblico a continuare la visione dello show, i cui ascolti sono ancora bassi, ma tuttavia nella media del network FOX.