Kevin Feige parla del suo futuro nei Marvel Studios
Kevin Feige fa un bilancio sulla sua posizione all'interno dei Marvel Studios e sul suo rapporto coi piani alti alla Walt Disney Company.
Il produttore e presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha supervisionato la creazione di molteplici franchise da milioni di dollari, culminati nella serie di film degli Avengers
Il primo decennio dei Marvel Studios è stato un successo senza precedenti nell’industria cinematografica, grazie anche all’incarico e alle direttive di Kevin Feige all’interno dei Marvel Studios. Tuttavia, sappiamo che Hollywood è una brutta bestia, e niente dura per sempre nell’industria del cinema. Per cui, dopo 18 anni, quanto ancora Feige rimarrà nel colosso rappresentato dai Marvel Studios? Vorrà creare qualcosa di nuovo da qualche altra parte?
“Sono una persona ansiosa, l’ho detto prima” ha rivelato Feige a Kris Tapley sul podcast Playback di Variety e iHeart Radio. “Non mi piace sedere a una scrivania. Adesso siamo nel mio ufficio, ma davvero non sono mai seduto qui alla mia scrivania. Mi piace andare di qua e di là, fare qualche giro qua intorno. Per cui, ho anche pensato, ‘Oh giusto, sono nello stesso posto da 18 anni’. Beh, provo a indovinare, teoricamente sì, ma praticamente no. Sono state delle società molto diverse – almeno tre o quattro versioni di questa società da quando sono qui. Questa versione dei Marvel Studios è piuttosto grandiosa“.
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Feige ha continuato a elogiare la sua attuale posizione alla Marvel e i rapporti professionali che ha con i livelli superiori alla società madre, la Disney: “Anche le persone con cui lavoro ai Marvel Studios sono grandiose. Le persone per cui lavoro alla Walt Disney Company sono incredibili e sono anche i migliori mentori che abbia mai avuto in questo business. Lavorare per questo studio, in questo momento, dà molte soddisfazioni. E mi piace fare un sacco di film diversi, e questi personaggi, come avete visto in 22 film… forniscono davvero un sacco di modi alternativi per realizzare film diversi tra loro. Le persone possono chiamarli “film di supereroi” o “cinecomic”, ma per noi sono film. Solitamente pensiamo ‘Che genere di storie vogliamo fare?’ o ‘Che genere di storie non abbiamo ancora realizzato?’, ‘Che tipo di film ci piacerebbe fare, che ancora non abbiamo fatto? e poi decidiamo sul da farsi. Siamo molto fortunati a essere in questa posizione“.