Voglio mangiare il tuo pancreas: divorare il tempo come il fegato (alla veneziana) – RICETTA
Avrete sicuramente notato la zuppa di fegato presente in Voglio mangiare il tuo pancreas, ma noi vi proponiamo una ricetta molto più vicina alla nostra cultura: il fegato alla veneziana!
Uscito in sala solo il 23, 24 e 25 gennaio Voglio mangiare il tuo pancreas è tratto dal romanzo Kimi no suizô wo tabetai. Sakura sta per morire a causa di una malattia al pancreas e decide di sfruttare al massimo il tempo che le resta. Quando un suo compagno di classe legge casualmente il diario diventa il suo amico più intimo, l’unico a sapere la verità. Tra i due sboccia un amore difficile, perché sono consapevoli di doversi separare a breve, ma altrettanto intenso. Se all’inizio la ragazza sembra insistente e lui svogliato, a poco a poco diventano l’uno indispensabile per l’altro, tanto da allontanarsi da tutto il resto.
Leggi qui la recensione di Voglio mangiare il tuo pancreas, il film di Shinichiro Ushijima
Voglio mangiare il tuo pancreas: l’allusività culinaria
Voglio mangiare il tuo pancreas è una storia d’amore tra due studenti che si confrontano con la morte. Infatti Sakura ha una malattia terminale e gli resta poco tempo da vivere. Il tempo scorre inesorabile e vale la pena viverselo a pieno. Così i due ragazzi fanno insieme tutto ciò che non hanno mai fatto o che amano fare. Non manca allora una delle gioie più grande: la cucina.
Vediamo torte al cioccolato, fragole con panna e Pan di Spagna e poi patatine, biscotti al cioccolato e lattine e lattine di bibite. Inoltre, dato che mangiare è un’esperienza sensoriale, vale la pena buttarsi, per provare nuovi piatti. Per l’occasione Sakura assaggia il piatto dell’amico: una zuppa con il fegato. Questo è un elemento simbolico nel film. Infatti la ragazza racconta di aver letto che i popoli antichi se erano malati si curavano in modo particolare. Se avevano un problema al cuore, mangiavano quell’organo del nemico, credendo di poter guarire. Insieme al cuore entrava dentro di loro l’anima dell’altro, che sarebbe vissuta con loro per sempre. Quindi scherzando Sakura dice di voler mangiare il pancreas del ragazzo. In realtà non è un film di cannibalismo, eppure facendo innamorare il ragazzo l’anima di Sakura entra dentro di lui. Loro divorano il tempo, nutrendosi delle rispettive energie. Così quando la ragazza prova il fegato, si pensa al suo pancreas e alla storia che aveva raccontato. In un’immagine macabra la loro dolcezza fa invece pensare a un nutrirsi della vita dell’altro, attraverso questa condivisione.
Fegato alla veneziana: ricetta e storia del piatto italiano
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Il fegato è utilizzato anche nella cucina nostrana, è tipico della cultura contadina e si mangia in tutta Italia. Infatti molti amano questa parte dell’animale, che è l’ingrediente principale di una famosa ricetta veneta: il fegato alla veneziana.
Questo piatto ha origini molto antiche, gli antichi romani e i bizantini infatti usavano mangiarlo accompagnato dai fichi. Un abbinamento agrodolce che fa parte ancora della tradizione di diverse regioni d’Italia. Mentre il piatto tipico veneto abbina il fegato alle cipolle, uno stile più invernale come quello giapponese. Seppure si possa usare anche il fegato di maiale è preferibile quello di vitella, dalle proprietà nutritive migliori.
Ingredienti:
- 600 gr fegato di vitello
- 500 gr cipolle bianche
- 60 gr olio extravergine di oliva
- 30 gr burro
- q.b. brodo o sugo di carne, facoltativi
- 1 manciata prezzemolo fresco
- q.b. sale
Preparazione del piatto ispirato a Voglio mangiare il tuo pancreas
La preparazione del fegato alla veneziana è semplice e richiede un quarto d’ora, però preparatevi a una cottura di 1/2 ore.
Per prima cosa tagliate il fegato a listarelle di circa 1 cm, tritate il prezzemolo e tagliate le cipolle a fette sottili. A questo punto mettete il burro e l’olio in una pentola e quando arriva a temperatura aggiungete prezzemolo e cipolle. Cuocete a fiamma bassa per circa un’ora con un coperchio.
Potete ora aggiungere il fegato, rialzando la fiamma con qualche cucchiaio di brodo o sugo. Basterà attendere 5 minuti per la cottura, quindi spegnete la fiamma e servite con crostini di pane. Se volete potete accompagnare con la polenta, elemento storico della cucina veneta.