Karenina & I: recensione del docufilm camaleontico con Gørild Mauseth
Karenina & I racconta il viaggio introspettivo di Gørild Mauseth alla ricerca della chiave di volta per portare Anna Karenina in scena nel Paese d'origine di Lev Tolstoj.
Nato grazie ad una campagna record di crowdfunding tra Italia, Norvegia e Russia, Karenina & I del 2019 costituisce un docufilm atipico e intenso, firmato da Tommaso Mottola, regista e marito della protagonista Gørild Mauseth e co-prodotto da Liam Neeson, il quale presta anche la sua voce per interpretare un Lev Tolstoj narratore delle immagini sullo schermo.
Il film è stato presentato in anteprima al Biografilm Festival e al Festival Cinematografico Internazionale di Mosca, finalista come miglior documentario all’European Film Award, in cinquina ai Nastri d’Argento e a Camerimage e vincitore del Master of Art Film Festival.
Come è adeguato alla sua natura, questo splendido lavoro arriverà nei teatri italiani in esclusiva per una mini tournée composta da 3 serate evento sabato 9 marzo al Teatro Argentina di Roma, lunedì 11 marzo al teatro Franco Parenti di Milano e lunedì 18 marzo al Teatro Mercadante di Napoli. Tutti e 3 gli appuntamenti saranno arricchiti dalla presenza della stessa Gørild Mauseth e dal marito Tommaso Mottola.
Karenina & I: l’intima sfida di una donna
La grande attrice norvegese Gørild Mauseth non ha mai recitato in russo, ma decide comunque di accettare la sfida di portare la sua Anna Karenina sul palco del teatro di Vladivostok. Una duplice impresa perché non solo si tratta di interpretare una figura iconica della letteratura russa nella sua lingua madre, ma anche di farlo nel paese d’origine dell’autore Lev Tolstoj.
Gørild decide così di attraversare tutta la Russia insieme al figlio Baltazar di 5 anni e al marito per scoprire i luoghi che segnarono la vita di Anna e di Lev. Un viaggio in treno di 12mila km dall’artico all’estremo oriente russo che si trasforma in un’avventura quasi metafisica.
Un’odissea psicologica ed emotiva che passa attraverso incontri, frustrazioni, gioie, paesaggi invernali, specchi d’acqua ghiacciati, viste mozzafiato, città splendide, storie di vita e leggendari passi della letteratura russa.
Gørild affronta con se stessa una sfida totalizzante come attrice e come donna, riuscendo a trovare la “sua” Anna, riuscendo a farla rivivere, a parlarci e a presentarla al pubblico. Per farlo però sarà costretta a tornare alle sue radici, al suo vissuto e al suo fiordo sulle coste artiche della Norvegia. Anna diventa il ruolo della vita per Gørild Mauseth… e la cambierà per sempre.
Karenina & I: tra cinema e teatro
Karenina & I trascende il modello convenzionale di film sul teatro per trasformarsi nel ritratto intimo e profondo di una vera eroina letteraria. È la cronaca di una ricerca, ma è anche il racconto del miracolo della nascita.
Ci sono pochi documenti che parlano della preparazione per un ruolo da parte di un attore, un esempio può essere lo splendido Riccardo III di Al Pacino. Anche lui, in quel caso, compie una vera e propria ricerca sul campo, indagando le pieghe più nascoste del personaggio di Shakespeare per riuscire a fondersi con lui e restituirlo nel modo più personale possibile.
Nel caso di Karenina & I si va però più avanti, perché Gørild Mauseth, oltre a rivivere i passi di Tolstoj e il percorso che portò alla nascita di Anna, si confronta con la cultura russa, con l’essere una donna russa, una madre e una moglie. Una donna capace di amare, di emozionarsi e di essere egoista. Un viaggio spirituale alla ricerca di sé stessa.
L’interpretazione dell’attrice e la sua performance sul palco ci porta ai confini dell’amore e dell’identità personale, fino a fondere arte e vita, performance e vissuto personale. La ricerca matta e disperatissima per raggiungere l’essenza di uno dei personaggi più complessi della letteratura moderna attraverso una continua mescolanza di registri linguistici e tematici.
Karenina & I: Anna e Lev, due volti della stessa persona
Forse, dopo Shakespeare, è stato proprio Lev Tolstoj il miglior narratore della complessità della natura umana. Personaggio straordinario, mente eccelsa e uno degli scrittori simbolo della letteratura moderna, la cui eredità è probabilmente ancora oggi non sfruttata per tutto il suo potenziale.
Il suo alter ego è Anna, il viso di lei è il viso suo, il destino di lei è stato il destino suo, in fuga dalla famiglia, la morte in una stazione. Karenina & I è un documento straordinario perché permette di conoscere Tolstoj attraverso Anna e Anna attraverso Gørild, in un modo mai visto, senza filtri, senza razionalizzazioni o percorsi mentali. Un incontro brutale, nudo e crudo che non può non coinvolgere.
Quello che Tolstoj ha nascosto nel romanzo e nel personaggio di Anna Karenina è una traccia della propria anima, una confessione talmente profonda da non poter essere accettata da se stessi, da non poter essere neanche ascoltata dal proprio orecchio, ma comunque presente, in profondità, in attesa che qualcuno la prenda per mano e la faccia uscire.
Questo è l’onere di Anna, è il suo tesoro, ma anche la sua pericolosità. Lo sa bene Gørild, che non può interpretarla senza sporcarsi le mani, non può compiere il suo viaggio senza mettere in discussione anche se stessa, non può salire sul palco di Vladivostok senza diventare il terzo volto della persona comune che sono Anna e Lev.