Il paziente inglese: il cocktail afrodisiaco di Ilaria Migliorini
Quale drink abbinereste a un film come Il paziente inglese? Ilaria Migliorini ha creato un cocktail afrodisiaco a base di finocchietto, aneto e ginepro.
Guerra, amore, doveri, passioni e rimpianti. Tutto questo, abbinato a un cast sensazionale, ha fatto in modo che Il paziente inglese diventasse uno dei migliori film britannici del XX secolo. E a storie d’amore raccontate con sensibilità e intelligenza, è inevitabile pensare di abbinare una ricetta che possa servirsi di gusti afrodisiaci per stimolare i sensi, con gusto ed eleganza.
Mettiamoci anche paesaggi senesi ad ispirazione romantica, ed ecco come nasce il drink creato da Ilaria Migliorini de La Zanzara di Roma, ispirato al film di Anthony Minghella del 1996.
Il paziente inglese: preparazione del drink ispirato al film a base di finocchietto selvatico, ginepro e aneto, il tocco di classe nella cocktail art!
Questo è un cocktail dal gusto intenso e raffinato. Per prepararlo servono 60 ml di VII Hills Gin, mezzo cucchiaio di Liquore al finocchietto e mezzo cucchiaio di Vermuth dry Oscar 697. Tutti gli ingredienti vanno mescolati nell’apposito mixing glass, e poi filtrati in coppetta precedentemente raffreddata. Per completare, guarnire con scorza di limone e aneto.
L’ispirazione nasce dall’incontro tra l’Italian Dry Gin VII Hills e i sapori genuini di ginepro e finocchietto selvatico, creando un twist sul Martini Cocktail, aromatico, fresco ed elegante, da gustare come il bel film d’autore da cui trae ispirazione.
La buona riuscita di un cocktail sta anche nella scelta e nell’abbinamento dei suoi ingredienti. Il finocchietto selvatico ad esempio ha semi molto forti, dal sapore pungente e leggermente piccante, e un fogliame dall’aroma intenso, utilizzato proprio come aromatizzante.
Il ginepro invece, è un’ottima spezia che sostituisce anche il pepe. Oltre a smorzare bene i cibi forti e utilizzarlo per insaporire varie pietanze, è anche fondamentale nella preparazione di alcolici, grazie alla fermentazione del succo delle bacche. Vengono quindi prodotti distillati veri e propri (gineprato e acquavite di ginepro) e liquori tramite distillazione dello spirito sulle bacche (gin).
Infine, anche se l’uso dell’aneto non è così diffuso in Italia quanto in altri paesi Europei e in Medio Oriente, è bene sapere che è fondamentale per preparare sottaceti e insaporire vari cibi, oltre che preparare deliziosi liquori digestivi.
Il paziente inglese: trama, personaggi e interpreti del pluripremiato film britannico
Durante la seconda guerra mondiale, il conte ungherese László Almásy (Ralph Fiennes) rimane gravemente sfregiato dopo un incidente aereo nel deserto e tutto il suo corpo si è trasformato in una gigantesca piaga. Fortunatamente incontrerà Hana (Juliette Binoche), una giovane infermiera canadese vedova di guerra, che vive e lavora in un convento vicino a Pienza, nelle campagne senesi. Proprio lei infatti accudirà l’uomo sconosciuto che lei chiama “paziente inglese”, a cui legge un libro da lui stesso molto amato, e che porta sempre con sé, Le storie di Erodoto.
Durante questi incontri, Hana comincia ad essere attratta dall’uomo e dai suoi misteri. Nel frattempo sono proprio queste letture che lo riportano indietro nel tempo, a continui, piacevoli ma anche dolorosi ricordi, soprattutto quelli legati al periodo prima della guerra, quando nel deserto del Nord Africa conobbe Katherine (Kristin Scott Thomas), una donna sposata con il lord inglese Geoffrey Clifton (Colin Firth). Nel monastero hanno trovato rifugio anche una spia canadese che collabora con i partigiani, di nome David Caravaggio (Willem Dafoe), che conosce il nome e la storia del ferito a causa di misteriosi contatti tra i due nel passato, e l’artificiere sikh Kip Singh (Naveen Andrews), che si stabilirà nel monastero per bonificare la zona dalle bombe e mine antiuomo piazzate dai tedeschi.
Susseguiranno una serie di eventi drammatici e partenze sofferte che si concluderanno con l’abbandono, da parte di tutti, del monastero.
Il paziente inglese ha vinto nove Oscar nel 1997, oltre a due Golden Globe e sei BAFTA. Inoltre, l’attrice Juliette Binoche fu premiata con l’Oscar come migliore attrice non protagonista e l’Orso d’argento a Berlino come miglior attrice.