Ed è subito sera: recensione del film di Claudio Insegno
Con Ed è subito sera, Claudio Insegno, vuole raccontare la drammatica storia di Dario Scherillo.vittima "per errore" della camorra. Ecco la recensione
Esce nelle sale il 21 marzo Ed è subito sera, film diretto da Claudio Insegno che porta al cinema la storia vera di Dario Scherillo, il 26enne ucciso nel 2004 a Casavatore per uno scambio di persona nel pieno della prima faida di camorra a nord di Napoli. Sullo sfondo di una piccola piazza di spaccio alle falde del Vesuvio si incrociano le vicende di tre famiglie di diversa estrazione sociale: quella di Dario (Gianluca Di Gennaro), gente onesta che vuole rinnovare e riaprire la scuola guida di sua proprietà; quella del magistrato Rosario de Martino (Franco Nero), uomo che impiega tutte le sue forze per estirpare il cancro della camorra e mettere fine alla faida tra i clan di don Tonino e del Talebano; quella del Muccuso (Paco De Rosa), un codardo boss in ascesa pronto a tutto per iniziare ad assaggiare un po’ di potere. E quando i cattivi si scontrano, non badano ai buoni che trascinano con sé in queste lotte di potere, incuranti della scia di dolore che si lasciano dietro.
L’intento di una pellicola come Ed è subito sera, dunque, è lodevole: accendere una luce sui morti innocenti per mafia, su coloro che sono caduti vittime di questa branca della criminalità pur non avendoci nulla a che fare. Dario Scherillo era un ragazzo solare con tanti progetti davanti a sé: i filmati privati che ritraggono il vero Dario, e che accompagnano i titoli di coda, rendono in maniera ancora più forte il contrasto tra la sua vita e quella di coloro che gliel’hanno strappata. Non si può restare indifferenti di fronte all’assurdità di una morte del genere e il senso di rabbia cresce nel pensare che il caso di Dario non sia affatto isolato.
Ed è subito sera: lo scontro tra buoni e cattivi che non convince
Dunque non si può che definire nobile l’intento che ha portato Claudio Insegno a dirigere una tale pellicola. A volte, però, i risultati si discostano dalle intenzioni e il film Ed è subito sera non fa eccezione. L’opera presenta infatti numerosi difetti, a cominciare dalla difficoltà della sceneggiatura a gestire un simile argomento.
Risulta chiaro infatti che una messinscena alla Gomorra fosse qualcosa che si voleva evitare a tutti i costi: qui lo scopo è quello di far emergere solo il lato più “brutto” della criminalità organizzata, negando ai camorristi qualsiasi umanità e dipingendoli appunto solo come i villain della storia. Un tale intento, però, rischia di appiattire la caratterizzazione dei personaggi, costringendoli a una bidimensionalità dal sapore manicheo ed è ciò che riscontriamo nei protagonisti di Ed è subito sera: da una parte i buoni e dall’altra i cattivi, resi sulla scena con la profondità di macchiette che si comportano così solo perché quello è il loro ruolo. Partendo da una simile impostazione, non sorprende dunque la presenza di diversi dialoghi al limite dell’inverosimile e di situazioni che non rappresentano altro che cliché sul mondo dei boss camorristici.
Ed è subito sera: i problemi di regia e recitazione
Il regista Claudio Insegno mostra poi non poche incertezze nel maneggiare la sua opera: numerosissime e molto brevi sono infatti le scene che si susseguono, alcune anche di pochi secondi e le inquadrature si succedono velocemente come se nel seguire le fila del discorso mancasse l’aria o la lucidità di dare il giusto spazio a sequenze che non hanno poi il tempo di svilupparsi. L’impressione che se ne ricava è quella di una regia confusionaria e priva di basi solide.
La recitazione degli attori rientra tra gli elementi che non aiutano a godere di un film come Ed è subito sera: fatta eccezione per Gianluca Di Gennaro e Simona Ceruti, il resto del cast sembra trovarsi fuori luogo sulla scena, offrendo allo spettatore una resa attoriale non convincente e decisamente sottotono.
Prodotto da PDR Produzione, il film di Claudio Insegno, come detto, merita sicuramente considerazione per la tematica affrontata, ma rende allo stesso tempo necessaria una riflessione critica sulle modalità e le scelte registiche attuate per raccontare questa dolorosa vicenda.
Ed è subito sera esce nei cinema il 21 marzo.