San Andreas: la storia vera dietro al film con Dwayne The Rock Johnson
Quanto c'è di vero negli eventi raccontati nel film San Andreas con Dwayne Johnson? Ecco da dove deriva l'idea dietro al film catastrofico del 2015
Nel 2015 Brad Peyton (Incarnate – Non potrai nasconderti, Rampage – Furia animale) portava sul grande schermo un film catastrofico con Dwayne Johnson, intitolato San Andreas. Nella pellicola, The Rock interpreta un soccorritore dei vigili del fuoco che, successivamente a un terremoto di proporzioni catastrofiche in California, vola nello Stato insieme alla ex moglie (Carla Gugino) per cercare di recuperare la loro figlia (Alexandra Daddario). Nel cast troviamo anche Paul Giamatti e Ioan Gruffudd. Quella raccontata nel film è una catastrofe che sembra quanto mai lontana dalla realtà, ma c’è qualcosa di vero dietro tutto questo?
Leggi anche: San Andreas: soundtrack tra catastrofe e amore
San Andreas – I terremoti mostrati nel film
In San Andreas tutto comincia con uno sciame sismico nella zona della Diga di Hover, dove si scopre l’esistenza di una faglia in Nevada prima di allora ignota. Dei sismologi si recano in zona a fare delle rilevazioni e, a seguito di un picco magnetico, si ha una scossa di 7,1 gradi nella Scala Richter. Ma questo è solo l’inizio: questo evento infatti destabilizza la faglia di San Andreas e le conseguenze sono catastrofiche: il sud della California viene colpito da una scossa di magnitudo 9,1 che provoca danni da San Francisco a Los Angeles, dove vediamo gli edifici crollare. Ma una scossa ancora più grande deve colpire il Nord della California, così potente da poter essere percepita persino a New York. San Francisco viene infatti investita da un terremoto di grado 9,6, il più forte mai percepito nella storia dell’umanità, che demolisce l’intera città e provoca addirittura uno tsunami.
Il “Big One” – La spada di Damocle della California in San Andreas
Il titolo del film, chiaramente, deriva dalla faglia di Sant’Andrea, realmente esistente e tenuta fortemente sotto osservazione dai sismologi. La California è spesso scossa da terremoti di media e lieve entità, mentre sono più rare le scosse più forti, o vero sopra al 7°. Se ne ricordano uno nel 1857 (magnitudo 8) e uno nel 1906 (magnitudo 8,6), entrambi in località del centro-nord. A sud, invece, non se ne registra una di tale entità da quasi 300 anni: è qui che è previsto il “Big One”, ovvero “quello grande”. In tutto questo periodo infatti, a causa dello slittamento delle placche che delimita la faglia, si è accumulata energia per cui, quando verrà liberata, ci si aspettano degli effetti catastrofici.
Secondo calcoli riportati nel Uniform California Earthquake Rupture Forecast, la probabilità che un terremoto di magnitudo 6,7° avvenga entro il 2035 è del 99%. Se consideriamo una scossa fortissima, ovvero superiore a 7,5° della Scala Richter, allora scende al 46°. È più probabile che la scossa colpisca Los Angeles (67%) che San Francisco (63%). A quattordici anni ormai trascorsi dalla pubblicazione, ancora il fenomeno non si è verificato. A oggi non è ancora possibile prevedere esattamente quando o dove questo accadrà, anche se si possono identificare dei segnali, come ad esempio la fuoriuscita di gas: non si tratta di parametri molto efficaci, dal momento che le perdite possono anche essere ricondotte ad altre cause.
Nel film con The Rock, chiaramente, viene immaginato un evento volutamente esagerato rispetto agli scenari descritti sopra. Si ipotizza che la scossa futura possa avere una magnitudo paragonabile ai grandi eventi registrati in passato, quindi intorno ai gradi 7 e 8. La realtà, comunque, rimane impressionante: si è calcolato, ad esempio, che una scossa di grado 7,8 causerebbe circa 1800 morti e 213 miliardi di dollari di danni.