C’era una volta a…Hollywood: solo Brad Pitt e Leonardo DiCaprio hanno letto l’intero script
Quentin Tarantino si sofferma su C’era una volta a…Hollywood, rivelando che, inizialmente, la storia doveva essere un romanzo.
Quentin Tarantino ha trascorso cinque anni a scrivere C’era una volta a… Hollywood concepito come romanzo: solo Leonardo DiCaprio e Brad Pitt hanno letto l’intero script
C’era una volta a… Holywood di Quentin Tarantino è stato finalmente presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2019, ma abbiamo scoperto che inizialmente il regista aveva un piano diverso per la storia. In una nuova intervista con Esquire, Tarantino ha rivelato che, inizialmente, la storia era stata concepita come un romanzo. Il regista ha trascorso cinque anni a scrivere la storia del film in forma di romanzo, prima di comprendere che sarebbe stata migliore come sceneggiatura di un film.
“Ho permesso che diventasse quello che volevo diventasse” ha detto Tarantino. “Per tanto tempo non volevo accettarlo. Poi l’ho fatto“.
Tarantino ha detto che considera la sceneggiatura “probabilmente la sua più personale“. Il regista ha continuato, paragonando lo script a uno dei maggiori vincitori agli Oscar del 2019: “Lo considero come se fossero le mie memorie. Alfonso Cuaron ha avuto Roma e Città del Messico, nel 1970. Io ho avuto Los Angeles e il 1969. Sono io. Questo è l’anno che mi ha formato. Avevo sei anni allora. Questo è il mio mondo, e questa è la mia lettera d’amore a Los Angeles“.
Cannes 2019 – C’era una volta a… Hollywood: recensione
Quando Tarantino ha finito di scrivere la sceneggiatura, ha tenuto solo una copia della sua versione interamente finita. Solo gli attori principali Leonardo DiCaprio e Brad Pitt hanno potuto leggere lo script intero, dall’inizio alla fine. Tutti gli altri appartenenti al progetto, inclusa Margot Robbie, hanno solo letto parti pertinenti ai loro personaggi. Sia Pitt che DiCaprio sono dovuti andare a casa di Tarantino per leggere la sceneggiatura. Proprio perché ne esisteva solo una copia, Tarantino ha detto che le pagine erano state macchiate e che sarebbero rimaste in quel modo: “Ricordo che uno di voi fece un commento: ‘Mi piace questa copertina sporca’”.
Il regista si è soffermato anche sul modo in cui è stata organizzata la storia, divisa in tre atti, ciascuno dei quali ambientato in un giorno diverso: l’8 febbraio, il 9 febbraio e l’8 agosto. Tarantino ha rivelato di aver deciso di creare la storia intorno alla Tate e a due personaggi immaginari, in modo che il film potesse “rappresentare tre strati sociali diversi di Hollywood“.
“Seguiamo Sharon, che sta vivendo veramente la vita di Hollywood” ha detto Tarantino. “Poi Rick, che sta meglio di quanto pensa. Ha una casa, qualche soldo e sta ancora lavorando. Poi c’è Cliff, che rappresenta un ragazzo che ha dedicato la sua intera vita a questa industria e non ha niente da dimostrare. Fa parte di Hollywood, ma vive a Panorama City, in una roulotte. Non sbaglaitevi: Hollywood è la sua vita, ma non è un cittadino. Questi tre strati sociali sono importanti alla storia“.