Yesterday: recensione del film di Danny Boyle
La recensione di Yesterday, film musicale di Danny Boyle con protagonisti Himesh Patel e Lily James, in un mondo che ha dimenticato i Beatles.
Yesterday è il titolo del nuovo film di Danny Boyle (premio Oscar per The Millionaire, 2009) che torna sul grande schermo in collaborazione con Richard Curtis (nominato all’Oscar per Quattro Matrimoni e un Funerale e autore di successi di pubblico come Notting Hill), per confezionare una pellicola romantica e fantasiosa, che parte da una premessa assurda quanto curiosa. Con l’esordiente Himesh Patel nel ruolo del protagonista e la bravissima Lily James (Cenerentola, 2015) in quello della co-protagonista femminile, Boyle ripesca dai suoi passati successi la tecnica e alcune tematiche, con l’intento d’illudere lo spettatore che Yesterday sia un film innovativo.
Yesterday: l’imperdibile occasione di un musicista fallito
Jack Malik (Himesh Patel) è un aspirante musicista che cerca in ogni modo di emergere dalla propria tediosa quotidianità di artista per piccoli eventi come feste di compleanno di bambini; con un fervente seguito di amici fan, Jack trova il vero sostegno nell’amica e manager Ellie (Lily James), sua compagna di scuola fin dall’infanzia e “segretamente” innamorata di lui. Dopo l’ennesimo fallimento al Latitude Festival, a cui Ellie è riuscita a far partecipare Jack, questi decide di “appendere la chitarra” e ritirarsi; un incidente però, cambierà le carte in tavola e permetterà a Jack di diventare in pochi mesi una star internazionale.
Durante un blackout a livello mondiale di 12 secondi Jack viene infatti investito da un autobus e, al suo risveglio, scopre che l’umanità ha dimenticato alcune tra le più grandi “invenzioni” di sempre: dalle sigarette alla Coca Cola, da Harry Potter ai mitici The Beatles. Il giovane non ci pensa due volte e comincia a spacciare opere d’arte come Yesterday o Let It Be come propri… Il successo è immediato e assicurato.
Yesterday: la trovata “geniale” di Danny Boyle
Dopo successi di critica e pubblico come il citato The Millionaire o l’intramontabile Trainspotting, cosa poteva pescare ancora dal proprio cappello di regista Danny Boyle? La risposta è Yesterday. Il regista coglie al volo l’idea “geniale” dello sceneggiatore Richard Curtis per confezionare un film che si prende gioco dello spettatore, illudendolo che il vero protagonista del film sia qualcosa che appartiene a ieri, ovvero i mitici Beatles. Che mondo sarebbe senza i Beatles? Ma che mondo sarebbe anche senza le sigarette, la Coca Cola o Harry Potter? Probabilmente un mondo che andrebbe avanti comunque.
Boyle scommette sull’impatto mediatico della fama dei Beatles (giocarsi la trama con un protagonista musicista è sicuramente più facile che con uno scrittore o un inventore qualsiasi) per confezionare una semplice e già vista e rivista commedia romantica. Sì perché, in fondo, Yesterday non è altro che una banalissima storia d’amore e anzi, la più banale di tutte: la storia di due ragazzi, amici fin dall’infanzia, segretamente innamorati ma con un Lui che non riesce a farsi avanti e a capire che la felicità gli è proprio di fronte.
Lo zuccheroso Boyle intrattiene molto bene lo spettatore, facendolo ridere di gusto (grazie sempre alla sceneggiatura) ma cade sul finale che è romantico e scontato oltre ogni immaginazione. Il protagonista ricorda eccessivamente (e sinceramente non si capisce neanche il motivo di questa scelta) Dev Patel in The Millionaire, seppur la sua vena ironica sia lodevole, mentre la vera “rivelazione” è Lily James: perfetta per la parte, si distingue sullo schermo e rende sopportabile anche il finale tutto caramelle.
Anche la regia è caratteristica di Boyle e ricorda molto l’intramontabile Trainspotting; da citare anche la fotografia, molto curata, e la vena comica della McKinnon che sta facendo incetta di ruoli da commedia e interpreta qui la manager sia di Jack, sia del (vero) Ed Sheeran, moderno “poeta” romantico.
Yesterday sarà al cinema a partire dal 26 settembre (invece che dal 4 luglio, come comunicato precedentemente) distribuito da Universal Pictures.