Netflix: tagli al budget per gli originali dopo il flop di Triple Frontier
Netflix dovrà ridurre la massiccia produzione di film e serie originali se vuole superare le perdite subite per alcuni gravi flop.
Netflix taglierà il budget per la produzione di serie e film originali
Netflix si è creata una larga reputazione nell’industria per i grossi numeri che ogni anno spende nella produzione di film e serie tv originali, ma un nuovo studio di The Information suggerisce che questa tendenza da parte del colosso dello streaming andrà riducendosi nell’immediato futuro. L’incontro con gli esecutivi dell’azienda ha visto la discussione di un nuovo piano per essere più parsimoniosi riguardo alla spesa per le produzioni originali. I futuri progetti di Netflix, infatti, riceveranno il via in base alla possibilità di portare un grande numero di spettatori e non più solo per il supporto della critica, il guadagno o la credibilità dei riconoscimenti.
Uno dei titoli che è stato determinante per lo studio e nel cambiamento di direzione dell’azienda è Triple Frontier, il film d’azione diretto da J.C. Candor con Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam e Pedro Pascal. Il film è arrivato in poche sale selezionate il 6 marzo prima di diventare disponibile sulla piattaforma il 16. Netflix ha speso per quella produzione 115 milioni di dollari ma, secondo lo studio, il guadagno ricevuto dal film non è stato sufficiente a ricoprirne i costi. Titoli costosi e rischiosi come questo, quindi, saranno da evitare nel futuro di Netflix.
Il film in questione non ha solo guadagnato appena 52 milioni di spettatori – registrati ad aprile – ma ha anche ricevuto una scarsa considerazione da parte della critica, fallendo da tutti i punti di vista al fronte delle speranze riposte dall’azienda.
Con questo modus operandi, Netflix ha visto diverse serie come The Get Down di Baz Luhrmann e Marco Polo – poi cancellate – portargli via diversi numeri in termini di costi senza guadagno, al contrario di serie come The Crown per le quali quanto è stato speso nella produzione è poi ritornato alla casa moltiplicato. Ciò, quindi, spiegherebbe anche perché la tendenza dell’azienda a cancellare molte serie appena alla seconda stagione. Visto l’andamento, a questo punto cresce sempre di più la curiosità di sapere cosa accadrà con The Irishman di Martin Scorsese dal momento che, a quanto pare, grandi nomi non fanno necessariamente grandi titoli per la platea di Netflix.