Natale: i classici italiani del grande schermo
“Te piace ‘o presepio?”. Che Natale sarebbe senza la commedia di Eduardo De Filippo (in bianco e nero o a colori) Natale in Casa Cupiello? Scritta nel 1932 e portata in tv prima nel 1962 e poi nel 1971. Tra gli interpreti Luca De Filippo, Lina Sastri, Pupella Maggio e Gino Maringola. Tutta la scena ruota attorno all’allestimento del presepe. Un momento di tradizione italiana che si compie proprio in queste ore. Ma l’Italia è davvero il Paese dei cine-panettoni? Forse si, forse no. Eppure qualche classico indimenticabile natalizio c’è. Primo tra tutti Vacanze di Natale di Carlo Vanzina. È il 1983 quando sul grande schermo arriva l’antesignano dei moderni cine-panettoni. Il migliore, con i migliori e una colonna sonora da antologia.
Impossibile non citare Parenti serpenti del maestro Mario Monicelli, quando il rito della vigilia di Natale tra parenti diventa amorale e criminale. Tutto il film si regge sull’ipocrisia dei rapporti, su cose non dette, tenute segrete all’interno e all’esterno delle mura domestiche nell’attesa di rivedersi alla prossima festività. La famiglia di Monicelli non è luogo perfetto: i vecchi sono rimbambiti, i bambini innocenti, gli adulti scontenti per le responsabilità nei confronti dei genitori anziani. Un ritratto grottesco della famiglia italiana, dove si finge felicità per non svelare il “dramma”.
“Te piace ‘o presepio?”
E poi c’è Pupi Avati con La rivincita di Natale. Anche qui tutti attorno a un tavolo ma niente famiglia. È il tavolo verde da gioco con cinque personaggi in cerca di sé stessi e in cui ognuno finge. Nulla è quello che sembra. Tra una carta e un’altra i protagonisti rivivono quell’attimo che li mette a confronto, senza considerare il loro presente. È tutto un “gioco” dentro il mazzo di carte. Avati costruisce interpretazioni intense e drammatiche in un’opera “da camera” curata in ogni dettaglio.
E tra i classici stranieri da rivedere durante le festività natalizia non possono mancare: Miracolo nella 34esima strada, Mamma ho perso l’aereo ed Edward mani di forbice. Miracolo nella 34esima strada, non originale diretto da George Seaton nel 1947, ma il rifacimento del 1994 con protagonista Richard Attenborough, il “vero” di Babbo Natale che lavora ai magazzini Cole di NY che ha una mission ben precisa: riportare fiducia e serenità nel cuore della piccola Susan che non crede più nella magia del Natale. Mamma ho perso l’aereo è il grande classico per eccellenza e per tutta la famiglia. Visto e rivisto, sempre straordinario. Dietro la macchina da presa Chris Columbus e sullo schermo la storia di Kevin McCallister (Macaulay Culkin), il bambino di 10 anni che dimenticato a casa dalla famiglia durante le feste di Natale deve difendere la sua casa dai ladri più sfortunati d’America interpretati da Joe Pesci e Daniel Stern. E poi Edward mani di forbice diretto da Tim Burton e la sua “musa” Johnny Depp nei panni di Edward, un ragazzo con al posto delle mani le forbici. Una favola triste e commuovente. La storia di un giovane uomo allontanato da tutti perché diverso che scopre l’amore con Kim (Winona Ryder).