Falling Inn Love: la recensione del film Netflix con Christina Milian
Falling Inn Love non presenta scelte particolarmente originali ma rimane fedele alle commedie d'amore che riprendono i canoni della favola moderna.
Falling Inn Love è la commedia perfetta da fine estate, soprattutto per chi sta appena partendo, sperando in un nuovo amore e magari anche in una nuova vita. Proprio come succede a Christina Milian, protagonista di Falling Inn Love – Ristrutturare con amore, nuova commedia romantica targata Netflix a cui non manca proprio nulla di prettamente estivo: imprevisti, distese naturali mozzafiato, viaggio alla scoperta di se stessi e un biondo belloccio come Adam Demos. Un film che si rivela essere un dolce di fine o inizio estate gradevole, ma non troppo zuccheroso.
Falling Inn Love – Ristrutturazione con amore: la trama del film con Christina Milian
C’era una volta una manager in carriera tra i grattacieli di San Francisco, che sembrava avere una vita perfetta: Gabriela (Christina Milian) in effetti ha una casa di sua proprietà, si occupa di elaborati progetti di arredamento eco-sostenibile e ha un fidanzato figo, Dean (Jeffrey Bowyer-Chapman), con cui da due anni vive una storia d’amore a gonfie vele, solo che lui non sembra deciso a fare il grande passo della convivenza.
Al suo ennesimo rifiuto carburato da un “ti amo, ma rovineremmo tutto vivendo insieme“, Gabriela non ci vede più e chiude la sua relazione. Ma non si chiude solo quella: la società per cui lavora fallisce e non le resta che trovare consolazione sul divano di casa e nei consigli digitali del suo visore della realtà virtuale, ultimissimo modello con tanto di alter-ego personalizzato.
D’improvviso però un concorso per caso su internet sembra le svolti la noia delle giornate: con un click e un commento riesce ad ottenere gratuitamente una locanda tutta per lei in Nuova Zelanda. E parte alla volta di un nuovo mondo e di nuove conoscenze…tornare a San Francisco dopo aver messo a nuovo la locanda, una inaspettata casa diroccata da ristrutturare, non sarà così facile. Soprattutto se insieme alla casa dei tuoi sogni c’è anche un grande amore ad attenderti. Falling Inn Love gioca proprio su questa doppia ristrutturazione, tra il falling in love che vuol dire innamorarsi e l’inn che vuol dire appartamento.
Innamorarsi senza troppi drammi: una commedia scorrevole che modera i patetismi
La sceneggiatura di Falling Inn Love non presenta scelte particolarmente originali. Rimane fedele alle commedie d’amore che riprendono i canoni della favola moderna, puntando quindi su una donna fiera e indipendente che sogna il grande amore, illusa da quello che credeva essere l’uomo della sua vita e che incontra poi il principe. Alla ricerca dell’amore si affianca anche una crescita personale, che la porterà a scegliere la vita in una piccola comunità piuttosto che il caos e gli uffici della routine cittadina. Non mancano poi i suoi sostenitori, qualche detrattore, imprevisti e naturalmente il lieto fine.
Il tocco femminile delle due autrici Hilary Galanoy ed Elizabeth Hackett è evidente e di romanticismo se ne intendono, avendo collaborato a film come Un bacio sotto l’albero e Rags, mentre maschile è la regia di Roger Kumble, che ha messo mano a numerosi episodi di serie di successo come Pretty Little Liars e Suits. C’è quindi un eterogeneità di visioni che sicuramente ha beneficiato alla resa complessiva di Falling Inn Love, rendendolo romantico ma senza scadere nello smielato.
Zuccheroso lo è di certo il lieto fine, ma nel corso del film c’è una buona dinamicità che smorza i tentativi di patetismo, e in un film che rientra inevitabilmente nell’eredità dell’effetto Nicolas Sparks, è sicuramente un pregio. Merita un plauso anche Christina Milian, che riesce a mettere un po’ da parte lo charme da pop star con un’interpretazione credibile e più convincente di quella del suo collega australiano Adam Demos, un bello che di statuario non ha solo il fisico ma anche la mimica.