Il Caso Spotlight: 6 nomination agli Oscar per il film di Tom McCarthy
Si sono da poco concluse le Nomination agli Oscar 2016, tra i film premiati grande il successo riscosso da Il Caso Spotlight, che ha ricevuto 6 nomination agli Oscar come Miglior film, Miglior regia – Tom McCarthy, Miglior sceneggiatura originale, Miglior attore non protagonista – Mark Ruffalo, Migliore attrice non protagonista – Rachel McAdams, Miglior montaggio.
Il caso Spotlight, lo straordinario capolavoro di Tom McCarthy (The Station Agent, The Visitor, Win Win, The Cobbler) con un cast di prim’ordine: Michael Keaton, Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Liev Schreiber, John Slattery e Stanley Tucci. Il film, già grande successo alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato presentato fuori concorso in anteprima mondiale, ha ottenuto 3 nomination ai Golden Globes: Miglior Sceneggiatura a Tom McCarthy e Josh Singer, Miglior Regia a Tom McCarthy e Miglior Film.
Il Caso Spotlight: 6 nomination agli Oscar per il film di Tom McCarthy
Cosa accadrebbe se il più grande scandalo che la storia degli USA ricorda nell’ultimo secolo venisse a galla? Questa è la sintesi asciutta e scarna della trama de Il Caso Spotlight, il nome tratto dalla redazione che lavorò all’interno del The Boston Globe allo scandalo che colpì la città di Boston e dintorni. La chiesa cattolica assieme al suo arcivescovo Law cercavano di coprire e insabbiare numerose violenze sessuali perpetrate ai danni di bambini innocenti. Più di 100 i preti della diocesi coinvolti nello scandalo e numerosi i tentativi da parte prima della chiesa, poi della stessa diocesi, di nascondere quello che apparentemente risulta essere il più grande scandalo nella storia degli Stati Uniti (anche più grande del Watergate). Una serie di articoli devastanti portarono alla luce la verità e più di 1000 persone telefonarono in redazione per dare la loro testimonianza degli eventi accaduti in gioventù. Questi eventi portarono inevitabilmente alle rimozione dello stesso arcivescovo della diocesi di Boston e al suo ri-posizionamento in diversa locazione. Questo significò non solo la gloria per la testata americana, che tra l’altro effettuò le indagini in un periodo molto delicato (11 Settembre 2001) ma il riconoscimento da parte dello stato come vero e proprio servizio a tutela dei cittadini. CONTINUA QUI