Shades of Blue – 1×01: recensione
In bilico fra crime e cop drama sulla NBC è in onda Shades of Blue, serie tv che vede come indiscussa protagonista una magnetica Jennifer Lopez. La cantante/attrice debutta così nel panorama seriale moderno, con una produzione molto convenzionale, decisamente poco convincente ma che tocca i fili di una vicenda molto delicata. Da 7 Gennaio ad oggi sono andati in onda appena 3 episodi, e nonostante Shades of Blue ha debuttato con ascolti incoraggianti, un brusco calo fisiologico durante la seconda settimana di programmazione, fa presagire il peggio.
La NBC, la rete che trasmette The Blacklist ed il franchise di Chicago Fire, stenta a trovare una nuova serie che la rappresenti e sembra che neanche la forza di Shades of Blue possa riuscire a risollevare le sorti di un network ormai in crisi creativa da troppo tempo. La serie devoluta da Adi Hasak con la produzione esecutiva della stessa Jennifer Lopez, racconta una storia cupa, perversa e di corruzione. Harlee Santos è una brillante detective, ligia e fortemente legata ai sui colleghi del distretto. Con una vita sconclusionata – ha una storia travagliata con un giovane pugile – nessuno immagina che la donna, insieme ai suoi amici/colleghi del distretto appunto, è entrata a far parte di un gruppo di vigilanti corrotti che, con intimidazioni e riciclaggio di denaro sporco, cercano di tenere a bada la malavita. Un gioco pericoloso in cui il tenente capo (Ray Liotta) crede fortemente, e come una sorta di guru, comanda i suoi colleghi. Ma quando l’FBI si mette sulle tracce di Harlee, la detective deve fare una scelta: essere una spia o consegnarsi alle autorità?
Quello che convince di Shades of Blue è la trama in se, perché è capace di mixare tutte le tematiche più particolari di un crime con le accezioni più diverse di un cop drama, ma la sua bellezza finisce qui. Gli attori protagonisti non bucano lo schermo, nonostante la presenza di Jennifer Lopez appunto e di Drea De Mateo, la vicenda è sviluppata con troppi falsi perbenismi ed il ritmo è lento e cadenzato. Shades of Blue infatti non si accorge del grande background a cui attinge – la storia dei poliziotti corrotti che pensano di stare nel giusto è un’ottima idea – tanto è vero che preferisce intraprendere la strada più convenzionale che ci sia, realizzando così un prodotto sui generis, che non trasmette emozioni e soprattutto che finisce per snaturare – subitaneamente – la sua brillante idea di partenza.
Shades of Blue: Jennifer Lopez debutta in un crime
E non basta questa sua atmosfera metropolitana, la musica pop e le scenografia che ricordano i cop drama degli anni ’90, Shades of Blue rappresenta a pieno titolo il pressapochismo di idee in cui sta annaspando il network della NBC, che alla continua ricerca della serie tv perfetta, decide di puntare su prodotti dallo scorso appeal e senza la benché minima condizione di causa. È un inizio d’anno un po’ strano per il mondo seriale americano, perché fino ad ora, pochi sono gli show televisivi che hanno colpito fino in fondo e, l’esperienza di Shades of Blue, si cala perfettamente in questo mood.
Neanche la bellezza e l’affabilità di Jennifer Lopez riesce quindi a risollevare le sorti di una serie nata sconfitta fin dal suo concepimento. Sono previsti 13 episodi ma alla luce di ascolti in caduta libera, non si intravede un futuro roseo per questo atipico crime drama.