Terminator: la timeline della saga dal 1984 al 2019
Dal film del 1984 a Terminator - Destino oscuro del 2019: l'intera timeline del franchise lanciato dal regista e produttore James Cameron.
Come tutte le epopee di fantascienza, anche in quella di Terminator ci sono continui salti nel tempo, regolati sui vari film della saga con le giuste tempistiche per far rientrare tutti gli eventi in un’unica storia. Il concetto non lineare di poter spostarsi tra due punti nel tempo è forse il dispositivo di trama più importante del franchise avviato da James Cameron, perché non solo il viaggio del tempo diventa così la ragione di quasi tutto ciò che avviene nelle pellicole della serie, ma si rivela anche capro espiatorio a cui ogni volta gli sceneggiatori possono ricorrere.
Nel primo Terminator troviamo la Sarah Connor interpretato da Linda Hamilton che si rivela la madre del salvatore dell’umanità John Connor, leader della resistenza nella lotta tra uomini e macchine. Sarah trascorre il tempo nella prima pellicola tentando di sfuggire a un cyborg assassino, detto Terminator, interpretato dall’iconico Arnold Schwarzenegger, mandato indietro nel tempo per uccidere la donna e non permetterle così di partorire il figlio. Rimandato indietro nel tempo anche Kyle Reese, l’attore Michael Biehn, il personaggio spiega alla donna cosa accadrà al nascituro John e al suo futuro.
Dietro alla creazione della saga, dunque, c’è la mente di James Cameron, che dopo i primi due capitoli decise però di puntare su altre strade e lasciare in mano i progetti dei sequel a altri autori e registi. Prendono così forma il terzo, il quarto e il quinto film di Terminator, tutti ricollegati sotto alcuni aspetti alla prima e originale sequenza temporale. L’ultimo blockbuster del franchise, però, cambia il modo in cui il pubblico ha sempre concepito la saga, annullando i film in cui Cameron non ha collaborato, rendendo la linea degli eventi più complicata da concepire.
Terminator: il primo capitolo della saga e la presentazione dei personaggi principali
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Nel 1984, il primo film Terminator, ci ha permesso di conoscere tutti i principali personaggi: Sarah Connor, Kyle Reese, il T-800, John Connor e il nemico Skynet. Nel 2029, prima che John, il suo secondo in comando Reese e tutta la resistenza possano assicurarsi la vittoria contro Skynet, l’intelligenza artificiale manda indietro nel passato il T-800, con il compito di uccidere Sarah Connor e impedirle di concepire e dare alla luce il capo degli umani nella lotta alle macchine. Anche John manda indietro nel tempo Reese, per impedire che avvenga l’omicidio.
La più grande rivelazione del primo film mostra l’innamoramento tra Sarah e Reese e, dunque, il loro congiungersi per poi dare vita proprio a John Connor. I due, inoltre, distruggeranno il T-800 grazie a delle bombe a tubo e una pressa idraulica, ma portando anche alla morte di Reese durante l’esplosione. Il film termina con Sarah incinta che registra un messaggio a suo figlio non ancora nato, informandolo riguardo suo padre e sulla guerra che verrà. L’uso del viaggio nel tempo qui è solo ironico. Skynet è la ragione dell’esistenza di John Connor in primo luogo. Se Kyle Reese non fosse stato mandato indietro nel tempo, John non sarebbe mai nato. Qualsiasi viaggio temporale nella saga rafforza gli eventi che sarebbero accaduti, rendendo il tutto una predestinazione o un ciclo temporale chiuso.
Quando Terminator aspettava il giorno del giudizio
Terminator 2 – Il giorno del giudizio esce nel 1991 e vede Sarah Connor rinchiusa in un istituto psichiatrico. John Connor si trova con i suoi genitori adottivi, quando un altro Terminator fatto di liquido, ossia la versione potenziata T-1000, cerca nuovamente di ucciderlo. Fortunatamente, il John del futuro, ha inviato indietro nel tempo qualcuno pronto a proteggere il sé ragazzino, ma questa volta invece di un membro umano della resistenza, spedisce anni addietro un T-800 riprogrammato. Il T-800 rivela che il braccio del Terminator del primo film è stato scoperto da Cyberdyne Systems, gettando così le basi per la creazione di Skynet e del giudizio universale che dovrebbe avvenire nel 1997. Alla fine del film la minaccia dell’apocalisse sembra scampata, ma lascia comunque aperto un futuro incerto, seppur più chiuso rispetto al primo.
Sorpresa, l’apocalisse non viene evitata, ma semplicemente rimandata. Ecco, dunque, Terminator 3 – Le macchine ribelli del 2003, dove John Connor vive la sua vita nell’ombra e in cui Sarah Connor è morta. Un altro Terminator viene rimandato indietro nel tempo da Skynet per trovare e uccidere i migliori membri della resistenza. Questi includono il John Connor di Nick Stahl e la sua futura moglie Kate Brewster, interpretata da Claire Danes, colei che dal futuro ha mandato un altro T-800 a proteggerli. Il T-800 dice alla coppia che la fine è vicina e durante il film si cerca di evitare nuovamente il giorno del giudizio, ma ciò non avviene. Il film, infatti, si conclude con John e Kate che si abbracciano all’interno di un bunker, mentre fuori l’IA malvagia bombarda l’intero pianeta. Sarà così che i due personaggi abbracceranno il loro nuovo ruolo di leader. Questa volta, la pellicola, sembra soltanto un grande cerchio che viaggia nel tempo.
Quando Terminator non riuscì a fermare l’apocalisse
In Terminator Salvation del 2009 ci troviamo nel bel mezzo del predetto futuro apocalittico. Anche se John e Kate sono interpretati da attori diversi, ossia Christian Bale e Bryce Dallas Howard, il film è comunque un diretto seguito del terzo capitolo, che dovrebbe collocarsi intorno al 2018. Questo film introduce anche il personaggio di Marcus Wright, interpretato da Sam Worthington, un detenuto nel braccio della morte trasformato in un cyborg da Cyberdyne Systems. Nel corso di questa narrazione, scopriamo che Skynet è a conoscenza della commissione biologica tra Kyle Reese – nel film Anton Yelchin – e John Connor e che Marcus è stato mandato indietro per attirare il leader della resistenza in trappola. La linea temporale, alla fine del film, rimane relativamente stabile.
Terminator Genisys del 2015 ha cercato di giocare davvero con i tempi e le connessioni del tempo. Ignorando completamente Terminator Salvation, il film diretto da Alan Taylor prova a riavviare il franchise. Il blockbuster comincia nel 2029, subito prima di John Connor, interpretato da Jason Clarke, e della resistenza che può sconfiggere Skynet. Quest’ultima rimanda un T-800 ne 1984 per uccidere Sarah. Quando John e la resistenza ne vengono a conoscenza, il Kyle Reese di Hai Courtney si offre volontario per tornare indietro nel tempo e proteggere la donna, stavolta con il volto di Emilia Clarke. Mentre Kyle attraversa questo viaggio, John viene attaccato da un altro membro della resistenza.
Il primo ritorno di Sarah Connor, il primo reale cambiamento temporale
Quando Kyle arriva nel 1984, scopre che il T-800 è già stato disabilitato da Sarah e da Pops ossia un altro T-800 – sempre Schwarzenegger – mandato a progettare Sarah. Viene poi rivelato che Sarah e Pops hanno creato la propria macchina del tempo in modo che possano impedire a Skynet di diventare auto-cosciente nel 1997. Kyle, riconoscendo che la sequenza temporale è stata cambiata, suggerisce di andare nel 2017, un giorno prima che Skynet sia online. Nel 2017 scoprono che Skynet ora si chiama Genisys e devono confrontarsi con un futuro controllato da nano-macchine. Vediamo che John, attaccato da Skynet, viene trasformato in un T-3000. La missione di John adesso è aiutare lo sviluppo di Genisys e garantire la sopravvivenza di Skynet. Kyle, Sarah e Pops combattono l’ibrido John/T-3000, scappando e riuscendo a distruggere Genisys.
Il trio riesce a bombardare la struttura di Cyberdyne e scappa nella casa d’infanzia di Kyle, il quale si imbatte in un se stesso più giovane e a cui dice di memorizzare un avvertimento, al fine di garantire il precedente suggerimento del personaggio di viaggiare fino al 2017. Il film finisce allo stesso modo di Terminator 2 – Il giorno del giudizio, con una sequenza temporale reimpostata e che apre a un futuro incerto, oltre ad una scena post-credit che afferma la sopravvivenza di Genisys. Il più grande mistero intorno a Terminator Genisys? Chi ha mandato Pops a proteggere Sarah, questione che forse si sarebbe risolta se il film avesse avuto un sequel diretto, ma la ricezione di critica e di pubblico non permise la trilogia che sarebbe dovuta ripartire con il film di Taylor.
Dal 1984 a Terminator – Destino oscuro del 2019
A comporre l’ultimo tassello della saga è Terminator – Destino oscuro, che ignora totalmente la maggior parte dei film della serie a parte i primi due capitoli diretti da James Cameron. È proprio il regista e sceneggiatore che torna come produttore per quest’ultima impresa blockbuster, che unisce la pellicola con i suoi film, anche con il ritorno di Linda Hamilton nel ruolo di Sarah Connor. Terminator – Destino oscuro introduce la donna cyborg ibrida interpretata da Mackenzie Davis, che dovrà proteggere la protagonista Dani Ramos dell’attrice Natalia Reyes, ma nonostante questa novità il film tenta di rimanere fedele a ciò che ha reso le origini della serie così rilevanti. La cronologia delle prime due pellicole rimane intatta e il cardine fondamentale rimane il 2029, ossia quando il T-800 originario e Kyle Reese vengono inviati da Sarah Connor. Questo è il vero unico evento che vale la pena ricordare.