L’amore ai tempi del colera: recensione del film con Javier Bardem

Nelle due ore abbondanti che costituiscono il film, L’amore ai tempi del colera racconta un’unica storia d’amore, senza intrecciare troppi fili narrativi, ma rendendola avvincente e capace di non far perdere negli spettatori la speranza del lieto fine.

Tratto dall’omonimo classico della letteratura firmato da Gabriel Garcìa Marquez, L’amore ai tempi del colera nella versione cinematografica vanta la mano alla regia di Mike Newell, già dietro opere celeberrime quali Quattro matrimoni e un funerale (1994), Donnie Brasco (1997) e Mona Lisa Smile (2003), tra gli altri.
A far compagnia al navigato regista c’è una coppia di protagonisti inedita a rappresentare Florentino e Fermina, i personaggi centrali dell’epica storia d’amore al centro del racconto, vale a dire Giovanna Mezzogiorno e Javier Bardem.

La vicenda al centro del romanzo, e quindi del film, è quel rinomato colpo di fulmine che in una mattina del tardo Ottocento ha colpito due giovani ragazzi uniti inizialmente da un fitto scambio epistolare. Il padre di lei, non vedendo di buon occhio il giovane Florentino, si oppone alla loro unione, uccidendo le speranze dei due amanti. Anni dopo, Fermina e Florentino si incontrano nuovamente, ma lei è ormai promessa sposa di un promettente medico, causando un inguaribile mal d’amore in lui, che non smetterà mai di aspettare la sua “Dea Incoronata” nonostante gli eventi tendano a portarlo lontano da Fermina.

l'amore ai tempi del colera - Cinematographe.it

La mano poetica di Mike Newell si giova dell’afflato onirico e sospeso che aleggia su L’amore ai tempi del colera i cui volti protagonisti si oppongono tra loro in un dialogo a distanza lungo decenni che oppone gli occhi azzurri e le linee filiformi di Giovanna Mezzogiorno e il corpo massiccio di Javier Bardem, pronto a cedere di fronte alla potenza dell’amore e della passione. Il contrasto creato tra i due attori si traduce di fatto nella lotta tra l’impeto delle passioni e dei sentimenti contro la lungimiranza lucida della razionalità.

Ma anche, volendo, tra le diverse priorità che si pongono alle proprie esistenze: così il denaro e l’opportunismo sociale della famiglia e della formazione di Fermina si giustappongono all’obiettivo passionale di Florentino che, nonostante il lungo periodo di gavetta lavorativa, riesce comunque ad affermarsi anche a livello economico in un modo che, probabilmente, avrebbe risolto anche i dubbi iniziali del padre della ragazza.

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Le scenografie ambientali accompagnano la storia d’amore, per lungo tempo negata, lasciando che questa si coroni finalmente in un luogo liminale e in un’atmosfera sempre più onirica, con l’abbraccio dei due amanti a bordo del battello che lentamente scorre sul fiume. In questo senso, Mike Newell ha rispettato il senso poetico del romanzo di Gabriel Garcìa Marquez, la cui penna ha descritto in modo inarrivabile l’amore incondizionato dei due protagonisti e la tenacia incorruttibile di un amante che riesce a non perdere mai né la speranza di avere al suo fianco la persona amata, né la forza dell’amore che prova.

Nelle due ore abbondanti che costituiscono il film, L’amore ai tempi del colera racconta un’unica storia d’amore, senza intrecciare troppi fili narrativi, ma la rende avvincente e soprattutto capace di non far perdere negli spettatori la speranza del lieto fine, senza per questo oscurare l’immensità dell’opera letteraria da cui il film prende origine. I volti di Mezzogiorno e Bardem risultano quanto mai espressivi e dinamici nel rappresentare i diversi momenti della loro relazione, portando in primo piano le dinamiche che legano i due personaggi tra loro (pur quando a distanza), ma anche la lotta che si dibatte in loro stessi e che si riflette sul loro conflittuale rapporto con il mondo esterno (le rispettive famiglie prima, i consorti dopo e infine il mondo lavorativo). Pensare che, nelle fasi produttive iniziali, il ruolo di Fermina avrebbe dovuto essere l’esordio cinematografico della cantante Shakira…

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 2
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3