TFF37 – The Last Porno Show: recensione

Tra metodo dell'attore e catarsi, The Last Porno Show tratta del mondo dei cinema a luci rosse e dell'elaborazione della morte di un genitore particolare.

Come è difficile il mestiere dell’attore. Cercare dentro di sé i sentimenti da riporre nel personaggio, trarre dalla propria vita e dalle proprie esperienze le sensazioni che si sono provate per trasformarle in energia recitativa e rimaneggiarle sul palco o sul grande schermo. Una formula codificata e impostata da Konstantin Sergeevič Stanislavskij nel suo Il lavoro dell’attore sul personaggio, che va riproponendosi nella pellicola di Kire Paputts The Last Porno Show e si tratteggia nell’operazione che il protagonista attuerà per il suo debutto sulle scene.

Sarà, infatti, il ruolo da protagonista che Wayne (Nathanael Chadwick) rivestirà in un film di quelli dediti all’arte, dove ogni sensazione deve ritornare più precisa e autentica possibile allo spettatore. Per l’uomo è la grande occasione per dare finalmente senso alla propria aspirazione, che lo vedrà approcciarsi a un ruolo rude e prevaricatore, che lo porterà a scene di sesso reali e esplicite. Tutto questo proprio poco dopo la morte del padre, che Wayne non vede da anni e a cui ha lasciato in eredità il suo cinema a luci rosse. Sarà proprio quell’ambiente, i ricordi della sua infanzia e il lavoro del padre il materiale da cui Wayne prenderà per contornare i lineamenti del proprio personaggio, in un doppio binario di assimilazione e elaborazione, che lo porterà a realizzare i suoi sogni d’attore e a riscoprire il passato del genitore.

The Last Porno Show – A ognuno il proprio cinemaThe Last Porno Show, cinematographe

A ognuno il suo cinema. Era questo che il padre di Wayne diceva a un piccolo bambino biondo mentre visionava le pellicole hot da far girare nel rullo e proiettare ai clienti affezionati. Due sguardi separati, quello di un professionista che non praticava certo il mestiere più adatto del mondo in cui portare suo figlio, e quello di un bambino che veniva intrattenuto e protetto con piccoli giochi illusori, oggetti per ricreare una successione di immagini e personaggi da mettere come maschera sopra i propri occhi e dare vita ai propri personali racconti. È, dunque, con questa ambivalenza che si svolge la crescita del protagonista Wayne e che si reitera in The Last Porno Show con l’intuizione del regista e sceneggiatore Paputts.

Nell’universo immaginifico del personaggio principale, dove il porno e l’arte a cui quest’ultimo vuole approcciarsi sono totalmente opposte l’uno all’altra, il protagonista troverà la maniera di conciliarli per sfruttare quei ricordi di bambino che lo hanno perseguitato per una vita e che la questione del defunto padre fa riscattare in lui. Una coincidenza che vuole il ruolo da interpretare molto inerente ai modi sciolti e confidenti del genitore, in cui Wayne tenterà di immergersi appositamente per poterne assimilare il più possibile la natura e le movenze, fino a una sovrapposizione totale che non avrà più inizio, né fine, per una catarsi in cui tuffarsi senza rete di sicurezza, ma che porterà sia alla riconciliazione con una figura tanto ambigua nell’esistenza dell’uomo, sia alla sua comprensione in quanto interprete che vive interamente la propria parte.

The Last Porno Show – Da figlio a padre, da attore a genitoreThe Last Porno Show, cinematographe

Entrando nel proprio ruolo, infatti, il protagonista si immerge nei panni del padre, ripercorrendone le dinamiche inverse, fingendo di non sentirsi più quel bambino che festeggiava il proprio compleanno a tavola con il genitore e due bambole erotiche sedute accanto. Stavolta, ciò che farà Wayne, sarà interpretarlo, per un film come The Last Porno Show che marca molto il concetto della sovrapposizione e permettendo che questo giunga meditato e chiaro allo spettatore.

Prendere la strada più lontana dalla persona da cui per una vita si è scappati e ritrovarsi, alla fine, a indossarne la giacca di pelle. The Last Porno Show è il cinema che funziona in ogni sua declinazione, recitativa o pornografica, mnemonica o attuativa. Un film dedicato ai padri, di cui, a volte, dovremmo comprendere e perdonare la parte che gli è stata affidata.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3