Star Wars: L’ascesa di Skywalker – tante difficoltà dopo Episodio XVIII
La montatrice di Star Wars: L'ascesa di Skywalker ha rivelato i problemi creati da Gli ultimi Jedi di Rian Johnson al capitolo finale.
Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha dovuto affrontare molti problemi dopo il capitolo diretto da Rian Johnson
La montatrice di Star Wars: Il risveglio della forza e Star Wars: L’ascesa di Skywalker Maryann Brandon ha ammesso che il capitolo diretto da Rian Johnson, Star Wars: Gli ultimi Jedi, ha presentato “tantissime sfide in termini di cosa Episodio IX avrebbe dovuto fare per chiudere la saga.” L’ultimo episodio doveva far uscire Leia, leader della Resistenza, senza Carrie Fisher – morta un anno prima che Gli ultimi Jedi venisse rilasciato a Dicembre 2017 – e la conclusione dei nove episodi sulla Saga di Skywalker doveva chiudersi senza un Luke Skywalker (Mark Hamill) in carne ed ossa, morto sull’isoa sacra di Ahch-To dopo il confronto con il perverso nipote Kylo Ren (Adam Driver) attraverso un estenuante collegamento con la Forza. A Brandon è davvero piaciuto il secondo capitolo ma questi ha anche posto numerosi problemi alla realizzazione del sequel:
“In altre parole, sfortunatamente Carrie è morta, ma ovviamente non in Episodio VIII. È un personaggio che doveva essere compreso ed è stata un’enorme sfida”, ha spiegato Brandon. “Ma credo che J.J. Abrams e Chris Terrio [sceneggiatore] abbiano fatto un ottimo lavoro. Luke è morto, che era un problema. Quindi abbiamo avuto i due problemi opposti, la realizzazione è stata difficile da affrontare.”
Johnson è “un filmmaker fantastico”, ha detto Brandon, tuttavia “credo che quando stai facendo una trilogia tu non possa semplicemente abbandonare la storia. Quindi qualsiasi cosa lui abbia scelto di mettere in quel film, è necessario che vengano affrontate tutte quelle cose che sono in sospeso. E tu devi affrontarle onestamente, quindi devi pensare a tutto.”
Star Wars: L’ascesa di Skywalker uscirà in Italia il prossimo 18 dicembre.