Pinocchio: il film di Matteo Garrone è adatto all’età dei vostri bambini?
Il Pinocchio di Matteo Garrone è un film maggiormente apprezzabile da un pubblico di bambini in età scolare, dai 6 anni in su. Ecco perché!
Pinocchio è senza ombra di dubbio una fiaba nata per i bambini, dotata di un’importante morale relativa a varie tematiche, fra le quali spiccano l’amore genitoriale, l’importanza dell’onestà e il valore dell’istruzione, contrapposto alla tentazione di vivere la vita all’insegna del solo svago e della spensieratezza. Ora che la versione live action di tale celeberrima fiaba di Collodi è di nuovo al cinema, per mano di un regista dotato di un particolare tratto distintivo dalle sfumature cupe come Matteo Garrone, viene spontaneo porsi la domanda se anche la sua lettura sia in grado di mantenere le evidenti qualità pedagogiche della fiaba e delle iterazioni cinematografiche e televisive precedenti.
Matteo Garrone è un regista da sempre ispirato da storie che parlano di criminalità, che ha conosciuto il successo internazionale descrivendo il mondo dei fuorilegge in Gomorra e realizzando specifici ritratti umani di tale realtà; ha inoltre affrontato il genere fantasy con il suo particolarissimo Il racconto dei racconti, le cui atmosfere al limite dell’horror sono apparse funzionali alla messa in scena del complesso e spesso controverso rapporto dell’essere umano col proprio corpo, un’ “ossessione” che Garrone aveva già esplorato in Primo amore e che in Dogman raggiunge il suo apice attraverso la rappresentazione della spietata rivincita di un reietto.
In questa nuova versione di Pinocchio, la poetica e il tocco di Matteo Garrone sono ben presenti, nonostante il film resti molto legato al classico della letteratura italiana per bambini del 1881. Il regista è riuscito a preservare lo spirito del racconto di Carlo Collodi, un romanzo diventato negli anni un’icona universale, in grado di stimolare innumerevoli letture filosofiche e psicologiche.
La sontuosa e onirica messa in scena del film, sospesa fra realtà e immaginazione, permette ai contenuti della fiaba di aderire con grande facilità al tratto distintivo del regista, laddove le sequenze potenzialmente spaventose restano presenti, ma in una forma tollerabile da un pubblico di non proprio piccolissimi. La stessa rappresentazione di Pinocchio, delle marionette e dei personaggi fantastici di cui il racconto è costellato avvicina l’opera di Garrone a una rappresentazione teatrale, con il suo naturale e magnetico tasso di inquietudine, in cui il personaggio principale diviene in grado di sublimare la poetica del regista, anche qui attraverso la rappresentazione di un corpo diverso, difficile da abitare, e del suo rapporto con un ambiente ostile, dal quale il nostro piccolo eroe deve imparare a difendersi, non senza il sostegno dell’amore di un padre e di una fata bellissima.
Pinocchio: da che età portare i bambini al cinema a vedere il film di Matteo Garrone?
Il film di Matteo Garrone, come accennato, ha il pregio di sovrapporre l’aspetto pedagogico del racconto originale alle atmosfere uniche ricostruite dal regista, in grado di evocare il tono emotivo delle scene anche solo attraverso la scelta sapiente delle inquadrature e dei colori della fotografia. Il risultato è un film che resta adatto ai bambini ma che – nei piccolissimi – potrebbe veder prevalere l’impatto visivo di certe scene, potenzialmente disturbanti o inquietanti, sulla comprensione dei significati.
Analizziamo ora gli aspetti del film utili a comprendere da quale età possa essere adatto.
Temi positivi
Il Pinocchio di Matteo Garrone, restando molto fedele al racconto originale, è ricco di temi positivi: la forza dell’amore di un genitore, l’importanza del credere nei propri sogni e del saperli perseguire, al di là della seduzione di strade apparentemente più facili ma che in realtà allontanano dall’obiettivo. C’è poi il valore del dire la verità, del fidarsi di chi ci vuole bene e dell’importanza dell’imparare a distinguere in generale il bene dal male, una necessità fondamentale ma spesso complicata da mettere in pratica. E perfezionabile solo attraverso il miracoloso e ricco di ostacoli percorso di crescita.
Scene di violenza
Pinocchio contiene alcune scene che potrebbero mettere alla prova l’impressionabilità dei più piccoli, ma facilmente contestualizzabili da bambini in età scolare, in grado di non lasciarsi coinvolgere eccessivamente dall’impatto visivo della scena ma di coglierne con maggior immediatezza la simbologia sottesa.
Scene di sesso e amore
Pinocchio è assolutamente un film per tutti, privo di contenuti non adatti ad un pubblico di bambini.
Linguaggio scurrile e parolacce
Il film di Matteo Garrone non contiene un linguaggio inappropriato per i bambini.
In conclusione, Pinocchio è un film maggiormente apprezzabile da un pubblico di bambini in età scolare, dai 6 anni in su, per via della natura della fiaba e dell’originale messa in scena di Matteo Garrone, potenzialmente “spaventosa” per un pubblico di troppo piccoli, non sufficientemente maturi per cogliere il significato della fiaba e prettamente ancorati all’aspetto visivo, ricco di elementi insoliti, che potrebbero apparire disturbanti.