Milionari: recensione del film di Alessandro Piva
Milionari (trailer), tratto dall’omonimo libro (Milionari, ascesa e declino dei signori di Secondigliano) di Giacomo Gensini e Luigi Cannavale, edito da Mondadori, si ispira al percorso criminale, sociale ed umano del boss della camorra Paolo di Lauro.
Per affrontare il racconto, Alessandro Piva sceglie di deviare l’attenzione dall’azione criminale in sé alle complesse e spesso contraddittorie dinamiche psicologiche alla base della scelta di vivere una vita basata su un successo consapevolmente temporaneo e moralmente riprovevole, svelando debolezze e tormenti di un uomo che è contemporaneamente capo camorrista, marito e padre.
Milionari: leggi qui l’intervista al cast
Francesco Scianna interpreta Marcello Cavani, detto Alandelòn, un uomo il cui destino nell’ambiente della criminalità organizzata viene spianato fin dall’età adolescenziale dal padre che, lasciando alla sua morte la famiglia carica di debiti, non offre quasi altra scelta ai figli se non quella di seguire le proprie orme. La strada è quella del traffico di stupefacenti, il cui dominio sul territorio di Napoli fa sì che Marcello divenga ben presto il re indiscusso dell’ambiente, permettendogli di vivere una vita all’insegna della ricchezza e del potere. Sostenuto da un moglie (interpretata da Valentina Lodovini) che pur mostrandosi contraria alle attività del marito le accetta di buon grado, fingendo di non sapere quale sia l’origine dell’opulenza in cui le è permesso vivere, l’uomo alza progressivamente il tiro delle sue mire, finendo inevitabilmente coinvolto in un’autentica guerra per la conquista del territorio che seminerà sangue, morte, e porrà definitivamente fine alla propria libertà.
Milionari vanta la presenza di un cast davvero preparato e perfettamente assortito nei rispettivi ruoli, facendo calare lo spettatore in una dimensione della camorra più domestica di quella a cui numerosi film e fiction degli ultimi anni lo hanno abituato. Una dimensione in cui non ci sono veri vincenti ma che, al contrario, mette a confronto la vorticosità dell’ ascesa criminale con la rapidità del suo stesso declino, in un quadro in cui l’aspetto più evidente è ciò a cui i protagonisti finiscono per dover rinunciare rispetto a quanto hanno conquistato.
Milionari: uno sguardo ravvicinato ed inedito alla realtà della camorra
L’azione, quindi, lascia spazio all’approfondimento della psicologia dei personaggi, tutti fortemente caratterizzati ed i cui reciproci legami sono il vero filo conduttore di un film che ha quasi l’ambizione del documentario. Ciò che manca, in effetti, è proprio una vera e propria trama, una storia, nella storia generale di questa famiglia, capace di far davvero appassionare lo spettatore che, se pur affascinato dalla possibilità di questo viaggio nei meandri della criminalità organizzata, resta un po’ insoddisfatto per la mancanza di un nucleo narrativo avvincente.
Un film riuscito nella sua realizzazione formale ma connotato più come prodotto per la tv che per il cinema, i cui tempi e modi richiedono forse una maggiore attenzione al coinvolgimento immediato dell’audience.
Milionari resta un buon prodotto, curato nei suoi aspetti principali (regia, sceneggiatura e recitazione), ma il cui sviluppo fa sì che rimanga una storia fra tante, lasciando dopo la visione solo una gradita maggior conoscenza delle persone che si nascondono dietro alle organizzazioni camorristiche, l’epilogo della cui carriera (nel film risolto troppo sbrigativamente e senza la possibilità di conoscere le reazioni del protagonista) quasi mai giustifica una vita trascorsa nell’illegalità.
Milionari è al cinema a partire dall’ 11 febbraio, distribuito da Europictures in collaborazione con Rai Cinema; nel cast anche Carmine Recano, Francesco Di Leva, Salvatore Striano, Gianfranco Gallo.