Paolo Taviani a Berlino 2020 per i 70 anni del Festival
Paolo Taviani, vincitore dell'Orso d'Oro a Berlino nel 2012 ospite del programma speciale On Trasmission per celebrare i 70 anni del Festival.
Durante il Festival di Berlino 2020 sarà ospite il vincitore dell’Orso d’Oro nel 2012 Paolo Taviani per celebrarne la 70ª edizione durante il programma speciale On Trasmission
Paolo Taviani è uno dei sette registi internazionali premiati con l’Orso d’Oro che sarà presente per celebrare i 70 anni del Festival di Berlino 2020 con il programma speciale On Trasmission. Il programma prevede la presentazione dei film che vengono considerati importanti, attuali e quindi senza tempo nella lunga storia del Festival. Tra questi l’Orso d’Oro al film Cesare deve morire del 2012, lo straordinario film di Paolo e Vittorio Taviani, girato all’interno del carcere romano di Rebibbia con dei veri atttori-detenuti alle prese con la messa in scena dell’opera Giulio Cesare di Shakespeare. Per partecipare al programma On Trasmission del direttore Carlo Chatrian, Paolo Taviani ha sospeso le riprese del suo nuovo film intitolato Leonora addio. Questo sarà il secondo film dopo Una questione privata diretto esclusivamente da Paolo Taviani senza il fratello Vittorio, scomparso nel 2018. Le riprese di Leonora addio sono iniziate il 16 dicembre in Sicilia, e il film sarà prodotto dalla Stemal Entertainment con Rai Cinema, e da Donatella Palermo. L’ospite scelto da Paolo Taviani per il Festival di Berlino 2020 sarà Carlo Sironi, regista che ha esordito con il suo primo film Sole già particolarmente apprezzato ai Festival di Venezia e Toronto. Sole racconta la storia storia di due giovani anime perdute e dell’inaspettato amore verso una figlia appena arrivata.
“Durante la proiezione di Sole“, dichiara Paolo Taviani. “non mi ha abbandonato mai la sensazione di avere a che fare con qualcosa di inaspettato e di antico al tempo stesso. Grazie anche allo stile: le immagini suggestionano spesso con una certa fissità. La macchina da presa non è mai indiscreta, acrobatica com’è il gusto corrente, ci dà la possibilità, con apparente semplicità, di vivere in confidenza con i due protagonisti, di partecipare alle loro contraddizioni. E poi mi hanno sedotto gli occhi azzurri di lei e quelli neri, dolcissimi, del ragazzo che si scontrano e si incontrano“. Durante il Festival di Berlino 2020 il 22 febbraio il programma prevede una conversazione tra i due registi Paolo Taviani e Carlo Sironi che sarà preceduta dalla proiezione di Cesare deve morire e seguita da quella di Sole.