La sedia della felicità: le location del film di Carlo Mazzacurati
Dal Veneto al Trentino, passando per l'Emilia Romagna, ecco le location de La sedia della felicità, il film per la regia di Carlo Mazzacurati.
Deliziosa commedia tra favola e realtà, La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati è un omaggio alla tradizione culturale e alla bellezza del nord-est d’Italia. Il film infatti è stato girato tra il Veneto e il Trentino, e se ne ammirano la modernità ma anche la bellezza di zone montuose che nel corso del film ci conducono fino alle Dolomiti.
Tappa per tappa, ecco tutte le città in cui è stato girato La sedia della felicità e che vede protagonisti Isabella Ragonese e Valerio Mastandrea, che partono alla ricerca di un misterioso tesoro perduto.
La trama de La sedia della felicità
Bruna (Isabella Ragonese) è un’estetista che prova a tirare avanti mantenendo un centro estetico di cui ancora deve pagare le spese delle attrezzature che ha acquistato. Ha un fidanzato assente e per integrare le entrate si reca in carcere per fare la manicure alla detenuta ed ex diva Norma Pecche (Katia Ricciarelli). Durante una delle loro sedute l’anziana signora si sente male, ma prima di morire confessa a lei e al prete (Giuseppe Battison) che le è accanto, di aver nascosto un tesoro in una delle sedie che compongono la sua villa. Comincia così la caccia al tesoro e alla sedia fortunata di Bruna, affiancata inaspettatamente da Dino (Valerio Mastandrea), tatuatore che ha il negozio di fronte al suo.
Dove è stato girato La sedia della felicità?
La vicenda e in generale la vita dei due protagonisti parte da Jesolo, dove Bruna lavora nel suo centro estetico e di fronte a lei il tatuatore Dino. Ce ne viene presentata una strada moderna, di negozietti per lo più, ma il set si muove anche verso il porto, quando Bruna deve raggiungere il carcere di Venezia, per incontrarsi con Norma.
Località turistica gettonata, si contano 1,2 milioni di arrivi ogni anno, e sede di una delle spiagge più popolari d’Italia, Jesolo è ricca di chiese, di monumenti e strutture di interesse, e diverse produzioni l’hanno vista trasformarsi in set, come Love me Licia nel 1986 e American Rosso.
Fra le destinazioni turistiche detiene l’ottavo posto fra le italiane più visitate, un merito che si deve anche alla sua particolare struttura antropica. La zona del Lido si articola in una lunga serie di piazze, un punto di riferimento fondamentale per abitanti e turisti, che ne sono attratti soprattutto per l’attività di balneazione. Ma delizioso è anche il suo centro, che vanta l’isola pedonale più lunga d’Europa: una via commerciale con più di 1200 esercizi commerciali tra negozi, ristoranti, bar e locali alla moda.
Da Jesolo circoscrivendo il Veneto
Testardi, instancabili sognatori e viaggiatori alla ricerca di una sedia misteriosa, da Jesolo comincia il tour di Bruna e Dino che fanno poi tappa a Padova, per raggiungere il cimitero di Monselice. Padova brulica di storia e non a caso è considerata per le sue bellezze architettoniche e artistiche una delle capitali italiane della cultura del Trecento, a cominciare dalla pittura.
Non può mancare infatti una visita alla Cappella degli Scrovegni, in cui poter ammirare il famoso ciclo pittorico di Giotto, e concedersi anche un assaggio degli ottimi prodotti freschi della tradizione gastronomica contadina. Un piatto di Bigoli, la gallina padovana, un aperitivo con salumi e dolci, compresi quelli salati, faranno in poco tempo la felicità del vostro palato.
Ne La sedia della felicità il Veneto diviene assoluto protagonista ancor di più nella seconda parte del film. I due protagonisti infatti si recano verso Abano Terme, provincia del padovano che sorge nella zona nordorientale dei Colli Euganei. Anche qui ci troviamo dinanzi ad un fiorente polo di attrazione turistico grazie ai suoi settantacinque alberghi termali, che valorizzano le sue due più grandi risorse: l’acqua e i fanghi termali. Un toccasana per il corpo e la salute, oltre che per la vista: luoghi meravigliosi immersi nel verde, nella serenità e nel benessere.
Dal Veneto al Trentino: le bellezze e le meraviglie del Nord-est Italia
Dalle bellezze del Veneto si giunge al verde rigoglioso, alla montagna incontaminata e ai paesaggi mozzafiato del Trentino, seconda regione ad essere protagonista nelle ambientazioni de La sedia della felicità. Le Dolomiti nel corso del film assumono un significato particolare, dove tutto può accadere e dove la favola può realizzarsi, d’amore e di fortuna.
Spicca infatti la bellezza della Val di Fassa, una delle principali valli dolomitiche del Trentino che rientra per la sua identità linguistica e culturale nella Ladinia, regione storico-geografica a cui per l’appunto la valle appartiene. In un ambiente che appartiene all’Italia solo morfologicamente si nascondono storie, tradizioni e una lingua che raccontano di un luogo dove la modernità non ha mai posto le sue basi. La flora, la fauna, le abitudini, come dimostrano i due contadini del film che vi vivono, sono un mondo a sé.