Jane Fonda porta avanti la protesta nonostante la quarantena
Ogni venerdì, fino al 22 aprile, Jane Fonda porterà avanti delle proteste virtuali per sostenere la battaglia contro il cambiamento climatico.
Jane Fonda continuerà a protestare per il cambiamento climatico attraverso i canali virtuali
Jane Fonda ha dimostrato più volte, nel corso della sua esistenza, di sapere bene come camminare a testa alta e non avere quindi paura di far valere le proprie idee.
Negli scorsi mesi, ad esempio, l’attrice classe 1937 è arrivata anche a farsi arrestare durante le proteste per il cambiamento climatico a cui ha preso parte tra le strade di Washington DC.
La protesta è stata associata alla campagna dell’attrice Friday Drill Fridays, in cui la Fonda ha promesso di protestare ogni venerdì fino alla fine dell’anno a Capitol Hill, “per chiedere che i nostri leader politici prendano provvedimenti per far fronte all’emergenza climatica in cui ci troviamo“. Questo aveva dichiarato Jane Fonda in quell’occasione e, a quanto pare, è più determinata che mai a mantenere la promessa.
Non scoraggiata affatto dalla quarantena imposta dal governo statunitense nel tentativo di contenere la diffusione del Coronavirus, Jane Fonda ha reso noto che porterà avanti le sue proteste in maniera virtuale. L’appuntamento è quindi già per domani, venerdì 3 aprile, quando cioè l’attrice insieme a Greenpeace ed altre celebrità come Alyssa Milano, Norman Lear e Marisa Tomei faranno sentire la propria voce a sostegno di una causa che dovrebbe stare a cuore a tutti noi. Si partirà alle 11 di mattina e le proteste proseguiranno fino al 22 aprile, quando ricorrerà il 50esimo anniversario della Giornata della Terra.
Sarebbe stata una delle più grandi manifestazioni globali di sempre. Ovviamente adesso tutto è cambiato e ci si chiede come aumentare la consapevolezza di questa terribile crisi esistenziale che incombe su di noi.
Queste le parole di Jane Fonda che si è poi espressa sull’attuale crisi sanitaria:
Dobbiamo renderci conto che il Coronavirus non è estraneo alla crisi climatica. Ci sono una moltitudine di fattori ambientali che hanno portato ad un maggior contatto umano con insetti e animali portatori di malattie. Tutte le principali pandemie provengono dagli animali: Aids, Sars, Mers, Ebola ed ora Covid-19.