Urge – Intervista ad Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfo

Evento speciale per gli amanti del cinema e del teatro. Dal 3 marzo è in sala Urge, spettacolo teatrale di e con Alessandro Bergonzoni, riprese di Riccardo Rodolfo, entrambi presenti a Roma per presentare le origini del loro progetto.

Come nasce la voglia di portare un’opera dal teatro al cinema?

Rodolfo: Da sempre il principale problema delle rappresentazioni teatrali è stata la loro impossibilità nell’essere tramandate. Ma ora grazie al digitale possiamo tranquillamente riprendere ed inserire il teatro nel cinema.

Bergonzoni: È bene trasportare il teatro fuori dalla solita sala e penso che quella cinematografica sia adatta. Sicuramente sempre meglio della tv poiché non la subiamo, andare al cinema richiede ancora una scelta. Vestirsi, uscire di casa, prendere la macchina, spostarsi, per andare poi a cogliere quei particolari che quando il performer è a distanza non si riescono a percepire bene. E poi, anche se non sono un esperto di cinema, mi piace molto.

L’uso del montaggio nel teatro ha creato qualche problema?

Rodolfo: Il lavoro principale che si è fatto è stato quello della sottrazione. Cercare di togliere un unico punto macchina inserendone ulteriori, cercare di equilibrare lo spettacolo con i suoni e le risate del pubblico, abbiamo creato vari livelli. Spero che il risultato sia buono. C’era la volontà di non riprendere solo un testo teatrale, ma di farne molto di più.

Bergonzoni: “Mi hanno chiesto di fare altre parti, ma se dovessi entrare in un personaggio, prima dovrei morire io stesso.”

Bergonzoni, hai fatto due camei nel mondo del cinema durante la tua carriera, per Benigni nel suo Pinocchio e per Palladino in Quijote, come mai non ti sei mai spinto oltre?

Bergonzoni: Mi hanno chiesto di fare altro, ma non me la sono mai sentita. Sarò sincero, ho paura del personaggio, di dovermi rinchiudere in qualcun altro che non mi appartiene. Per entrare in un personaggio dovrei prima morire io stesso. E poi non saprei lavorare in progetti con la battuta telefonata o finti climi di festa.

Coma state gestendo la promozione del film? Apparirete in qualche programma?

Bergonzoni: Non credo andrò a qualche programma, ed anche se lo facessi sarebbe inutile per il film, perché tanto parlerei di me!

Rodolfo: Per assurdo ci siamo accorti che si riesce a far parlare di sé anche senza la televisione. È sorprendente, ma è così! Non sto rinnegando il mezzo, ma sottolineo questo curioso fatto.