I Simpson avevano previsto il Coronavirus? Risponde uno degli sceneggiatori
In una puntata del 1993 i Simpson sembrano aver previsto un'epidemia in arrivo dall'Asia molto simile al coronavirus. Lo sceneggiatore Bill Oakley però smentisce.
Una puntata di I Simpson del 1993 sembra aver anticipato l’arrivo di un virus influenzale dall’Asia, lo sceneggiatore Bill Oakley però smentisce
In più di trent’anni di attività I Simpson hanno spesso dato l’impressione di saper predire il futuro. È successo anche con il Coronavirus: in una puntata del 1993 Homer ordina uno spremiagrumi, che gli viene inviato attraverso un pacco postale dal Giappone. Prima di impacchettare il prodotto alcuni lavoratori tossiscono dentro la scatola e i germi arrivano così fino agli Stati Uniti.
Quando Homer apre il pacco, il virus fuoriesce in forma di una piccola nube tossica che invade Springfield seminando il panico: Montgomery Burns costruisce un bunker per ripararsi, Bart cerca di approfittare della situazione per non andare a scuola e il sindaco scappa alle Bahamas.
Autori e attori protagonisti della serie sono però più cauti nei paragoni tra le puntate e la realtà odierna. Yardley Smith, voce inglese di Lisa, scherza sul fatto che dopo tre decenni passati in onda è inevitabile azzeccare qualche previsione. Bill Oakley, sceneggiatore delle ultime stagioni, prende ancora di più le distanze in una intervista al The Hollywood Reporter.
Oakley ci tiene infatti a precisare che I Simpson non sono mai stati razzisti e quindi non vuole che i suoi personaggi vengano usati per attaccare l’Asia e incolparla dell’epidemia. La serie tv non ha mai cercato di predire il futuro, ma al massimo di riflettere in modo ironico sul passato. Infatti l’epidemia de I Simpson, che viene chiamata influenza di Osaka, prende ispirazione dall’influenza di Hong Kong del 1968.