Il gladiatore: 11 curiosità sul film di Ridley Scott con Russell Crowe

Tutto quello che dovete sapere su Il Gladiatore (2000), il film di Ridley Scott con Russell Crowe.

Tutti conoscono Massimo Decimo Meridio. Tutti conoscono la sua storia rappresentata con estrema maestria nel film Il Gladiatore, diretto da Ridley Scott nel 2000 e uscito nelle sale americane il 5 maggio (in quelle italiane il 19) con Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielson, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas Arana nel cast.
Crowe interpreta uno dei ruoli più iconici della storia del cinema, quello di Massimo Decimo Meridio, un generale di Marco Aurelio che vorrebbe tornare a casa dopo aver portato a termine diverse conquiste. Marco Aurelio però vorrebbe ritirarsi, lasciando l’impero a Massimo, che a sua volta dovrà affidarlo di nuovo al Senato, instaurando quindi una nuova Repubblica. Commodo, figlio di Marco Aurelio, vorrebbe però ereditare l’impero e uccide suo padre prima che questo possa mettere in atto la sua scelta. Così facendo però il personaggio interpretato da Joaquin Phoenix attira i sospetti del futuro gladiatore. Per difendersi il nuovo imperatore fa uccidere la famiglia di Massimo Decimo Meridio, mentre quest’ultimo riesce a salvarsi, ma viene ridotto in schiavitù. Successivamente Commodo tenta di diventare il padrone assoluto di Roma, mentre l’ex comandante diventa un gladiatore e, per un simpatico scherzo del destino, si ritroverà a combattere al cospetto del suo peggior nemico, col cuore sopraffatto dal dolore e gonfio di sete di vendetta.

Nonostante la storia narrata nel film sia dovutamente romanzata, il film di Scott è ancora, dopo vent’anni dall’uscita, un cult. In tempi recenti si è parlato di un sequel de Il Gladiatore, atteso dai più e visto con scetticismo da molti. In attesa di questa nuova avventura, ancora avvolta nel mistero, spulciamo tra le curiosità della vecchia pellicola.

Il gladiatore: 11 curiosità sul film di Ridley Scott

Ridley Scott accettò di dirigere Il Gladiatore dopo aver visto un quadro

il gladiatore, cinematographe.it

In molte interviste il regista ha spiegato che la sua scelta di partecipare al progetto è avvenuta dopo aver visto un quadro del XIX secolo. Il quadro era dell’artista francese Jean-Léon Gérome, che mostra un gladiatore pronto a uccidere l’avversario vinto nell’arenda. Il protagonista attende il pollice verso dell’imperatore per finire la sua impresa. Ecco ciò che rivelò Ridley Scott: “L’ho fissato per un momento ed è stato come un lampo. Quando hai esperienza come me, puoi prendere una piccola decisione istintiva che, però, è al tempo stesso altrettanto accurata. Così dissi: ‘Lo farò’. Parkes rispose: ‘Aspetta, non sai di cosa parla la storia’. Ma ero sicuro: ‘Non mi interessa, lo farò e basta”.

Il Gladiatore: recensione del film di Ridley Scott 

Il gladiatore dove è stato girato? Le location del film non si sono svolte a Roma

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Nonostante il film sia ambientato nella Roma del 180 d.C, le riprese non sono avvenute nella città eterna. Gli esterni furono girati in Marocco, Tunisia, Italia (Toscana) e Malta, mentre gli interni a Los Angeles, negli studi della Universal Pictures. Il regista però provò a richiedere di fare alcune scene nel Colosseo, ma Roma rifiutò la richiesta, poiché l’anfiteatro era in fase di restauro. Le scenografie del Colosseo furono costruite a Malta in quasi cinque mesi. Le riprese iniziali, quelle della battaglia di Vindobona, furono invece girate nel Bourne Wood a Farnham, in Gran Bretagna.

Russell Crowe non voleva recitare ne Il Gladiatore

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Nonostante Russell Crowe abbia avuto grande popolarità con il suo ruolo ne Il Gladiatore, sorprenderà sapere che inizialmente era restio a far parte del progetto. L’attore infatti non voleva interpretare Massimo Decimo Meridio. Cambiò idea dopo aver parlato con il produttore Walter Parkes e Ridley Scott della loro idea. La dichiarazione dell’attore in merito fu: “Avevo letto la sceneggiatura e pensavo che non fosse un film. Ma poi Parkes ha detto: ‘È il 184 d.C., sei un generale romano e sarai diretto da Ridley Scott’. E questo mi è bastato per voler parlare con Ridley.”

Per Il Gladiatore sono state usate delle tigri vere

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Ridley Scott voleva fare le cose per bene e per farlo servivano delle vere tigri durante i combattimenti. Sul set furono infatti portate cinque tigri vere, accompagnate dal veterinario, pronto con le freccette tranquillanti. Per motivi di sicurezza, Crowe fu tenuto a quindici metri di distanza dagli animali. Tutto andò più che bene e l’attore iniziò anche a mostrare amore per la tigre che dovette combattere con lui, dicendo: “È così bella, è così regale, e ti piacerebbe essere in grado di poterla accarezzare e coccolare, ma ovviamente questo comporta un grosso rischio”.

La sceneggiatura de Il Gladiatore è nata da un viaggio in moto

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Se avete una moto, allora partite per un viaggio intorno al mondo, perché a cavallo di due ruote avrete sicuramente delle idee geniali. O almeno così è stato per David Franzoni. Lo sceneggiatore – fermo a Baghdad – conobbe una donna australiana che gli fece leggere un libro intitolato Those about to die di Daniel P. Mannix, ambientato durante gli antichi giochi romani. Lo sceneggiatore, sulla sua ispirazione, ha dichiarato: “Alcuni dei film che Ridley e io abbiamo visto e di cui abbiamo discusso sono stati Tutto tranquillo sul fronte occidentale e La Dolce Vita – per capire qualcosa in più sulla corrotta borghesia romana – e Il conformista. L’unico film sull’antica Roma di cui sono sicuro che Ridley abbia tenuto conto è il Satyricon (film di Federico Fellini)”.

Alcune ferite sul volto dei personaggi erano vere

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Le ferite sul volto di Russell Crowe della battaglia iniziale erano vere. L’attore se le procurò quando il suo cavallo si spaventò e lo scaraventò nei rami di un albero. Anche molte ferite delle scene del Colosseo sono vere. Sulla sabbia dell’arena, Hounsoue e Crowe si sono preparati per le sequenze di battaglia e durante le cadute si sono procurati molte ferite. In più Hounsou ha anche rischiato di uccidere una persona, pugnalandola senza volerlo alla testa. Riguardo questo, Russell Crowe ha spiegato: “Ovviamente ci siamo feriti. Ma quando sei più giovane, sei fatto di gomma e puoi rimbalzare ancora e ancora… Ricordo di aver detto a mia madre quando sono tornato a casa dopo le riprese di tutte quelle scene: ‘Mi sento come un giocatore di football che ha giocato troppe stagioni'”.

Gli attori hanno contribuito alla sceneggiatura de Il Gladiatore

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Connie Nielson, che nel film interpreta Lucilla, ha raccontato di essere stata contattata da Ridley Scott per avere delle opinioni sulla sceneggiatura. L’attrice ha rivelato di aver trovato delle inesattezze, che poi ha corretto: “Ad esempio, in una riga c’era scritto “stato di polizia” e gli ho detto: ‘Stato di polizia? Vuoi davvero che usi quest’espressione?’ O la frase “metterlo in un museo”. Non penso che in quel periodo storico le persone considerassero la parola museo nello stesso modo in cui oggi ci riferiamo ad esso”.

Un altro che ha contribuito a rendere la sceneggiatura quasi perfetta è stato Hounson, che ha dichiarato di aver letto la sceneggiatura iniziale, capendo di essere il capo degli schiavi. Ha quindi rivelato: “Non dovrei rappresentare la definizione di schiavitù, che in quel periodo non esisteva. Nel film parliamo dell’utilizzo degli umani per realizzare quel tipo di intrattenimento per il quale le persone erano considerate schiave”. Infine non poteva non esserci anche il tocco del protagonista. Crowe, infatti, si lamentava molto spesso della sceneggiatura durante le riprese e riscrisse alcuni punti. Si pensa che all’inizio si rifiutava anche di dire l’iconica frase “Avrò la mia vendetta, in questa vita o nell’altra”.

Oliver Reed è morto durante le riprese del film

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L’attore Oliver Reed, che nel film interpreta Proximo, è morto durante le riprese del film per un attacco cardiaco. La produzione gli dedicò quindi la pellicola. L’attore però non riuscì a completare tutte le sue scene, che furono poi create con la tecnica digitale grazie a spezzoni di scene tagliate.

Il gladiatore: Russell Crow e Joaquin Phoenix divennero grandi amici

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Nemici nella pellicola, amici nella realtà. I due attori infatti legarono fin da subito durante le riprese, come rivelò Russell Crowe durante una delle sue interviste: “C’erano tanti giornalisti che volevano solo chiedere a Joaquin di suo fratello e del suo rapporto con me, per via del nostro odio nel film. Ad un certo punto, lui ha detto qualcosa sulla falsariga di ‘Guarda, Russell mi ha trattato come un fratello’ e questo mi ha colpito davvero tanto”.

Il grande successo de Il Gladiatore e la sorpresa agli Oscar

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Questo film è stato un grande successo, per lo stesso Franzoni è stato addirittura la realizzazione di un sogno. Scott si è rivelato fin da subito il fan numero uno della pellicola, nonostante sia stato il regista di tanti altri prodotti. Russell Crowe, invece è stato molto felice del successo de Il Gladiatore. L’attore è sempre stato orgoglioso del suo ruolo, molto probabilmente perché deve tanto a Massimo Decimo Meridio, anche e soprattutto la sua vittoria agli Oscar. Tutti si aspettavano il suo trionfo agli Oscar del 2000, tranne lui, che si dichiarò sinceramente emozionato nel vincere nella categoria migliore attore protagonista, battendo addirittura Ed Harris e Tom Hanks. L’attore dichiarò: Non avevo la minima idea che avrei davvero vinto quella notte. Nel momento in cui il mio nome è stato letto, ho sentito mancarmi il terreno sotto i piedi.”

Il Gladiatore e le inesattezze storiche

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Il film è liberamente ispirato agli eventi storici che si sono succeduti sotto il governo di Marco Aurelio e del suo successore. Il film contiene molte inesattezze storiche. Ad esempio, una delle inesattezze riguarda la morte di Marco Aurelio, che nel film muore ucciso dal figlio Commodo. Nella realtà, Marco Aurelio muore a causa di una malattia, il 17 marzo del 180 d.C. Tra gli altri errori, ne notiamo molti anche nella rappresentazione degli equipaggiamenti, nelle arme usate e nelle vesti dei soldati che non appartengono al periodo storico in cui il film è ambientato. In più, nel film Massimo combatte con le tigri, quando invece nella realtà le lotte con gli animali all’epoca erano compito dei venatori, mentre i gladiatori combattevano solo tra di loro.

Il Gladiatore: il finale originale del film non prevedeva la morte di Massimo