Ore 15:17 – Attacco al treno: la storia vera del film di Clint Eastwood
La storia vera di Ore 15:17 - Attacco al treno, il film di Clint Eastwood che racconta l'attacco terroristico a un treno francese avvenuto il 21 agosto 2015.
Nella sua costante e variegata narrazione dell’eroe americano lungo diverse epoche e realtà sociali, Clint Eastwood ha realizzato Ore 15:17 – Attacco al treno (QUI la nostra recensione)per raccontare le vicende realmente accadute il 21 agosto 2015 su un treno francese. La trama del film ripercorre le vite dei tre giovani americani, di cui due militari, che durante la loro vacanza in Europa erano in viaggio su un convoglio da Amsterdam a Parigi. Nelle ore che dividono le due capitali europee, i tre protagonisti Spencer Stone, Anthony Sadler e Alek Skarlatos hanno sventato un attacco terroristico, individuando e bloccando l’attentatore Ayoub El-Khazzani orima che quest’ultimo potesse aprire il fuoco sui circa 500 passeggeri presenti sul treno Thalys di quel giorno.
Il film si sofferma sul risvolto psicologico dei protagonisti, in modo da fornire un ritratto a tutto tondo di questa versione di eroi contemporanei: dal loro passato scolastico ai problemi personali, fino alla determinazione con cui ognuno di essi ha lottato per raggiungere il proprio obiettivo e soprattutto una piena realizzazione di sé. La forte amicizia che li lega ha permesso ai tre di condurre un’operazione quasi bellica che ha permesso di evitare il peggio, tanto da far loro guadagnare il titolo di Legion d’Onore francese per mano del Presidente della Repubblica d’Oltralpe.
Ore 15:17 – Attacco al treno: i protagonisti del film sono gli stesso eroi della vita reale
A dar vita ai tre protagonisti sulla scena di Ore 15:17 – Attacco al treno si trovano i ragazzi stessi. In una sorta di ricerca di veridicità e di incoronazione definitiva del loro gesto eroico, Spencer, Anthony e Alek sono interpretati da loro stessi, ritratti viventi dei tipici ragazzi americani pronti a donare in maniera leggendaria tutte le loro doti per salvare il prossimo. Essi stessi sacrificano, per cosí dire, loro stessi per avvicinarsi all’ideale che è stato loro impresso bene in mente da parte del plateale patriottismo a stelle e strisce.
Al di là dei toni celebrativi della regia di Clint Eastwood, che mantengono comunque coerenza con il resto della sua filmografia, ciò che è incontrovertibile è la cronaca di quanto realmente accaduto il 21 agosto del 2015. Nella lunga serie di terroristi “lupi solitari” che in quel periodo ha messo a punto colpi nell’Europa centrale, anche il giovane marocchino Ayoub El Khazzani voleva servire lo Stato Islamico con un’offerta di vittime occidentali chiuse a bordo del treno. Subito dopo aver lasciato la stazione di Oignes, nella zona del Passo di Calais, mentre erano in viaggio verso Parigi, El Khazzani ha imbracciato le armi (un fucile AKM, nove caricatori, una pistola e una bottiglia piena di benzina) per rivolgere verso gli altri passeggeri.
Dopo un primo tentativo di sabotaggio del piano da parte di Mark Moogalian, fallito perché l’uomo (anche lui americano) fu messo ko da un colpo infertogli proprio dalle armi di El Khazzani, il fucile d’assalto dell’attentatore si inceppò, imprevisto che ha contribuito a frenare l’impeto della strage pianificata. In questo momento, i tre protagonisti del film sono riusciti ad aggirare e placcare il giovane marocchino, disarmandolo e mettendo fine definitivamente al suo piano terroristico. In attesa di arrivare alla stazione successiva, i tre eroi hanno mantenuto la situazione sotto controllo, tenendo bloccato il criminale e contemporaneamente fornendo assistenza al connazionale ferito. L’attentatore era già stato notificato alle autorità di diversi paesi europei, in virtù della sua presunta affiliazione allo Stato Islamico, ma evidentemente la tanto esaltata identità statunitense ha saputo cogliere l’attimo meglio di quanto potessero fare le forze dell’ordine nazionali, evenienza quanto mai adatta alla poetica di Eastwood.