Charlie’s Angels: recensione del film reboot con Kristen Stewart
Kristen Stewart, Naomi Scott ed Ella Balinska sono le attrici protagoniste del film scritto e diretto da Elizabeth Banks.
Nella seconda metà del 2019, Charlie’s Angels è tornato ancora una volta sul grande schermo. In Italia, causa emergenza sanitaria, l’uscita del film avviene proprio questo mese, direttamente in digitale, su Rakuten TV. Questa volta, però, le ragazze dai mille talenti non fanno centro, nonostante la presenza della ex Bella di Twilight, Kristen Stewart. La serie televisiva di Charlie’s Angels fu una delle tante geniali intuizioni di Aaron Spelling. Tre belle ragazze detective, che usano le abilità acquisite sul campo e la loro bellezza per risolvere casi complicati e, spesso, salvare donzelle che vorrebbero essere come loro.
Gli Angeli diventarono presto icone della comunità omosessuale e paladine dei diritti delle donne. Un modo diverso di essere femministe, meno arrabbiate, ma non per questo meno efficaci nel rivendicare una sacrosanta parità. Cinque stagioni bastarono loro per entrare di diritto nella storia della televisione, della cultura pop e nei cuori di molte donne che in quegli anni erano solo delle bimbette.
Le due versioni cinematografiche, a venti anni di distanza l’una dall’altra
Drew Barrymore, Cameron Diaz e Lucy Liu furono invece le protagoniste della prima versione cinematografica, dittico divertente e super camp, diretto dal videoclippare McG, ricco di azione e soprattutto di ironia. Merito della Barrymore, che produceva e che aveva capito che negli anni 2000 le tre ragazze non dovevano dimostrare più niente a nessuno. Gli bastava prendere i maschi a calci nel sedere.
E così si arriva al 2019 (sorvoliamo sullo sfortunato reboot televisivo durato quattro misere puntate): gli Angeli del #MeToo, era inevitabile. Tre ragazze supercool, con una Bosley donna, oltre che regista, sceneggiatrice e produttrice: la bella e brava Elizabeth Banks. Si può dire che è bella, perché su questo aspetto puntano moltissimo le sue Charlie’s Angels. Kristen Stewart, Naomi Scott ed Ella Balinska sono un trio compatto e, anche se non sono sorelle, hanno fatto un patto. Prima di tutto, di usare le loro arti ammaliatorie per fare perdere la testa agli uomini. Che naturalmente, essendo tutti stupidi, non possono che cascarci.
La confusa trama di Charlie’s Angels
Non parliamo di grande letteratura, ma in ogni caso la riscrittura della Banks ha messo tanta carne al fuoco. Anche troppa. Il pretesto è la damigella in pericolo di turno, ingegnere elettronico che conosce il segreto dell’energia del futuro e non vuole farla cadere in cattive mani. Inseguimenti, sotterfugi, acrobazie, dolorose perdite, ci sono tutti gli ingredienti necessari. Sistemati molto alla rinfusa, a dire il vero, e difficili da seguire, a causa di un ritmo sin troppo forsennato, di un montaggio sconnesso e, tragicamente, anche di un assai poco interesse complessivo nella storia che viene raccontata.
Storia di cui, a dire il vero, sembra importare poco anche alla Banks, che preferisce invece concentrarsi su quello che delle ragazze che si uniscono possono conquistare. Con ogni mezzo. Soprattutto usando le armi della seduzione. Un discorso cinematograficamente molto classico, ma che con il femminismo e le lotte per la parità di genere ha molto poco a che fare.
Di fatto, nel tentativo di fare il meglio per la causa, la pasionaria Banks ha minato le basi stesse del discorso. Le conseguenze peggiori le ha avute il film, chiassoso oltremodo, sconclusionato e inutilmente sovrabbondante, in ogni senso. Delle tre giovani eroine, a salvarsi è solo Kristen Stewart, che sembra davvero divertirsi nei panni di Sabina Wilson, l’angelo ribelle ovviamente. Le sue colleghe non hanno purtroppo né il suo carisma né tantomeno il talento, e la disparità si fa davvero troppo sentire nell’economia di un film che ha già i suoi problemi.
Nel cast di Charlie’s Angels anche Patrick Stewart e Sam Claflin
A poco serve la scoppiettante trafila di colpi di scena, abbastanza telefonati, dell’esplosivo epilogo. Così come la presenza di un monumento come Patrick Stewart e di un giovane rampante come Sam Claflin, di cui ci si accorge a malapena, nonostante le non poche pose a disposizione.
Charlie’s Angels è purtroppo un’occasione mancata, quella di poter rimettere in piedi un franchise che, soprattutto di questi tempi, avrebbe avuto molto da dire. E che invece, purtroppo, ci confonde con un vuoto assordante.