J.K. Rowling e i suoi tweet “contro” i transessuali: è bufera sui social
Già negli scorsi mesi la Rowling era stata accusata di trans-fobia per essersi schierata a sostegno di Maya Forstater, licenziata perché aveva espresso la propria contrarierà alla proposta del governo britannico finalizzata a facilitare la modifica dei dati anagrafici alle persone transessuali.
J.K.Rowling, autrice di Harry Potter, è stata sommersa da critiche sui social per alcuni tweet nei quali esprime la sua opinione sulle donne transessuali
Attraverso il suo lavoro di scrittrice, J.K. Rowling ha saputo far sognare milioni di ragazzi nel mondo, facendoli innamorare di Harry Potter e di tutte quelle creature e quei personaggi che hanno incrociato la vita del mago più famoso del cinema e della letteratura internazionale. Al di fuori della sua sfera professionale, però, la Rowling ha fatto discutere molto per alcune sue uscite riguardanti le persone transessuali. L’ultima bufera sui social è esplosa poche ore fa, quando cioè la scrittrice è intervenuta su Twitter per commentare un articolo di Devex, piattaforma multimediale per la comunità di sviluppo globale, intitolato: “Opinione: creare un mondo post-COVID-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni“.
A quel punto, J.K. Rowling ha scritto:
“Le persone che hanno le mestruazioni.” Sono sicura che ci fosse una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti. Wumben? Wimpund? Woomud?
Questo suo tweet ha scatenato i commenti negativi delle persone che hanno percepito, nelle parole della scrittrice, una discriminazione nei confronti delle donne transessuali, come se queste fossero meno donne rispetto ad altre.
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La Rowling, allora, ha portato avanti la sua idea, sottolineando come il senso biologico di ciascuna debba essere considerato reale:
“Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio, è dire la verità.
L’idea che donne come me, empatiche da decenni nei confronti dei trans, vulnerabili come le donne per esempio nei confronti della violenza maschile, odino le persone trans perché credono all’esistenza del sesso non ha senso.
Per svincolarsi dalle insistenti accuse di trans-fobia, J.K. Rowling ha continuato a twittare:
“Rispetto il diritto di ogni persona trans di vivere in qualsiasi modo sia autentico e confortevole per loro. Marcerei con loro se fossero discriminati sulla base dell’essere trans. Allo stesso tempo, la mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo sia odioso dirlo.
Ha poi concluso riportando i termini dispregiativi con cui è stata additata, da Feminazi a bitch, witch e TERF (una femminista radicale trans-esclusionista), aggiungendo: “I tempi cambiano, l’odio femminile è eterno“.
Ricordiamo che già in passato J.K. Rowling era stata accusata di trans-fobia, quando si schierò a sostegno di Maya Forstater, licenziata perché aveva espresso la propria contrarierà alla proposta del governo britannico finalizzata a facilitare la modifica dei dati anagrafici alle persone transessuali. In quel caso, la scrittrice aveva detto:
Vestiti come preferisci. Chiamati come preferisci. Dormi con qualsiasi adulto consenziente che ti avrà. Vivi la tua vita migliore in pace e sicurezza. Ma forzare le donne a lasciare il lavoro per il fatto di affermare che il sesso è reale?