The Last of Us Parte 2: la spiegazione del finale
Proviamo a spiegare il significato del gioco, l'interpretazione del finale e la fine del viaggio di Ellie.
Fino a dove siamo disposti a spingerci per le persone che amiamo? C’è un limite a quello che siamo disposti a fare per loro? E se queste ci vengono portate via ci può essere una fine alla nostra sete di vendetta? The Last of Us 2, seconda parte della storia iniziata da Naughty Dog nell’ormai lontano 2013, parte da questa domanda e porta il giocatore in un viaggio fisico ed emotivo verso uno dei migliori finali videoludici di sempre.
Dare un senso a un’opera tanto grande non è semplice, ma con questo articolo vogliamo provare a fare chiarezza sulle ultime immagini del gioco, sul significato del finale dell’avventura e sulle domande rimaste senza risposta alla fine del viaggio di Ellie.
Data la natura dell’articolo sono presenti pesanti SPOILER sulla trama e naturalmente sul finale del gioco.
The Last of Us 2: l’antefatto del primo gioco e il viaggio di Ellie
Per spiegare la fine è necessario ripercorrere l’inizio così da capire al meglio le scelte di ogni singolo personaggio.
Nel primo gioco, Joel è un vecchio contrabbandiere che viene incaricato di portare una bambina ad un gruppo di ricercatori chiamato le Luci. La bambina, Ellie, è l’unico essere umano immune al virus e la chiave per creare una cura alla malattia che ha sconvolto il mondo trasformando gli esseri umani in mostri. Joel però non è solo un burbero contrabbandiere ma anche un padre che proprio per via del virus ha perso sua figlia Sara. Nel viaggio tra un paese e l’altro l’uomo comincia a provare affetto per Ellie e giunto a destinazione non vuole separarsi dalla bambina. Inoltre, Joel viene a sapere che per creare la cura i dottori hanno bisogno di uccidere la ragazza. Alla fine del primo gioco Joel sceglie quindi di salvare Ellie al posto dell’umanità, strappandola alle Luci e mettendo a ferro e fuoco l’ospedale in cui si trova la ragazza. Una volta lontani, Ellie si sveglia dal coma che i medici le avevano indotto e chiede spiegazioni a Joel che però decide di mentirle dicendole che purtroppo ella era inutile per creare una cura.
Il primo The Last of Us si chiude così con una menzogna, una menzogna su cui Ellie costruisce la sua vita a Jackson nell’accampamento del fratello di Joel, Tommy e che dal primo al secondo capitolo del gioco diventa una vera e propria città in un mondo in rovina.
The Last of Us 2 inizia una mattina come tante nell’accampamento di Jackson. Ellie ormai è una donna, vive da sola e contribuisce come può alla vita nella città uscendo di pattuglia insieme a Dina, per cui prova dei sentimenti. Tra lei è Joel qualcosa si è rotto, l’affiatamento del primo capitolo non c’è più ma l’uomo sente per la ragazza lo stesso amore di un padre per una figlia. Durante una pattuglia Dina e Ellie vengono sorprese da una tempesta di neve che le costringe a ripiegare in una vecchia biblioteca dove fanno l’amore per la prima volta. Intanto la tempesta colpisce anche Joel e Tommy che salvano da un’orda di infetti una donna di nome Abby. Essendo troppo lontani da Jackson questa li invita dentro un vecchio chalet poco lontano in cui insieme ai suoi amici sopravvissuti avrebbero potuto passare la notte in attesa del termine della tempesta. Dopo essere i due uomini vengono però disarmati e aggrediti dal gruppo di Abby.
Ellie, dopo la notte più incredibile di tutta la sua vita passata con Dina, viene avvertita della sparizione di Joel ed esce a cercarlo fino a vedere alcuni luci nello chalet. Entra dal retro e scende in fretta le scale. Arrivata al piano inferiore viene però atterrata e costretta a guardare Abby che uccide Joel a sangue freddo con una rabbia senza precedenti verso l’uomo.
Questa è la scintilla che mette in moto il gioco. Un omicidio crudele perpetrato da un personaggio spietato, sconosciuto al giocatore e che quest’ultimo dovrà anche interpretare brevemente prima della morte di Joel. Un gesto che rimuove l’uomo dalla vita della ragazza, in un secondo, come se fosse una pedina degli scacchi. Ellie non ha né l’occasione né il modo di dirgli addio. Ha solo il tempo per mettersi in marcia verso un cammino di vendetta fatto di sangue e morte.
Durante il viaggio di tre giorni che la ragazza compie in The Last of Us 2, alcuni flashback mostrano che Ellie è venuta a conoscenza dell’inganno di Joel e non ha mai perdonato l’uomo di aver scelto per lei e di averle di fatto impedito di salvare il mondo. Dopo aver ucciso quasi tutti i membri del gruppo di Abby e impossibilitata a trovare quest’ultima, Ellie decide che è il momento di tornare a casa ma è proprio Abby a trovarla e a metterla alle strette.
Il viaggio di Abby e il finale del gioco
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Abby, la sconosciuta e assassina per cui sia Ellie sia il giocatore stesso provano un odio sconfinato nelle prime ore di gioco, diventa un personaggio giocabile dalla metà dell’avventura e con cui è difficile non empatizzare, nonostante tutto. Subito dopo che Ellie viene messa alle strette da Abby, infatti la trama riparte da tre giorni prima e segue il secondo lungo filone narrativo del gioco in cui si scopre che Abby non è poi tanto differente da Ellie. La donna, infatti, è la figlia del medico delle Luci che stava cercando una cura per salvare il mondo, lo stesso uomo che Joel ha ucciso alla fine del primo capitolo per tenere in vita Ellie.
La morte di Joel quindi, l’evento che era l’inizio della storia di una protagonista, si rivela essere solo la fine del cammino di vendetta di un’altra donna che per anni ha cercato l’assassino del padre. Abby è, in un certo senso, il futuro di Ellie e dopo che il gioco ha messo il giocatore nei panni di una donna in cerca di vendetta lo mette nei panni di un’altra che invece l’ha trovata ma che ora non ha più niente. Abby vive quindi una sorta di storia parallela ad Ellie, sempre nei tre giorni di gioco, alla ricerca di qualcosa con cui riempire la sua esistenza vuota dopo aver vissuto di vendetta per tantissimi anni. Lo trova in Yara e Lev, due gemelli in fuga da una specie di setta religiosa, i Serafiti, in guerra proprio con il gruppo di cui fa parte Abby, i WLF.
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Abby mette da parte i suoi doveri verso il WLF per aiutare i gemelli, ma dopo aver scoperto che Ellie ha ucciso i suoi amici rintraccia la ragazza in un teatro e dopo averla quasi uccisa decide di lasciarla andare mossa a compassione da Lev. Nonostante abbia tutti gli elementi per esserlo però, questo non è ancora il finale di The Last of Us 2.
La storia del gioco continua con Ellie e Dina che vivono felici nella fattoria che hanno sempre sognato. Ellie però soffre ancora di disturbo post traumatico per la morte di Joel e dopo aver scoperto l’ubicazione di Abby, decide di andare a chiudere una volta per tutte i conti così da lasciare andare per sempre il doloroso ricordo di Joel, nonostante Dina le chieda di rimanere. Arrivata a Santa Barbara, Ellie trova Abby e Lev rapiti da l’ennesimo gruppo di sopravvissuti, chiamato Le Serpi. Dopo aver inizialmente liberato la donna che cercava da tanto tempo e averla quasi lasciata andare su una barca insieme a Lev, Ellie la costringe a combattere e la sconfigge in uno straziante combattimento sulla spiaggia. Un secondo prima di affogarla però gli tornano in mente dei ricordi felici con Joel e allora decide di lasciarla andare con Lev e di tornare a casa.
Giunta alla fattoria, ormai distrutta dal viaggio e dopo aver perso due dita nel combattimento con Abby, Ellie non trova nessuno. Sono passati mesi, Dina se ne è andata e la casa ormai è vuota. C’è solo la sua chitarra, quella che Joel le ha regalato anni prima promettendole che le avrebbe insegnato a suonarla. Ellie l’ha imparato da sola ma ora, senza le dita, sarà difficile suonarla. Dopo un flashback che estende il ricordo avuto durante lo scontro con Abby e in cui rivive l’ultima discussione con Joel dove aveva iniziato a perdonarlo, Ellie lascia la chitarra ed esce dalla casa. La telecamera resta fissa sulla chitarra mentre dalla finestra si vede Ellie che passa, attraversa un campo ed esce dall’inquadratura.
Spiegazione del finale di The Last of Us 2
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Naturalmente un finale così intenso e pregno di significati può essere interpretato in molti modi, quindi prendete le prossime righe come una nostra interpretazione.
Giunti a questo punto, è finalmente possibile rispondere alle domande che abbiamo posto in apertura: Fino a dove siamo disposti a spingerci per le persone che amiamo? C’è un limite a quello che siamo disposti a fare per loro? E se queste ci vengono portate via ci può essere una fine alla nostra sete di vendetta?
La vendetta è un circolo che si ripete. Non c’è scampo da questo gioco spietato e nessuno in The Last of Us sembra volersi sottrarre da questo loop infinito. Ellie, Joel, Abby e tutti gli altri personaggi del gioco vivono in questo flusso di morte trasportati in circolo, accecati dalla rabbia e dall’odio. Joel ha ucciso il padre di Abby, Abby ha ucciso Joel per vendicarsi, Ellie ha ucciso gli amici di Abby. La vendetta è il motore che spinge avanti i personaggi, un motore che li consuma passo dopo passo che ha distrutto la vita ad Abby e alle persone che aveva intorno come l’ha distrutta ad Ellie, rimasta sola in una fattoria fatiscente. Non ci sono vincitori alla fine del circolo e anche se Ellie e Tommy sono riusciti a tornare a casa sono privi di un pezzo, sia nel fisico che nell’anima.
Scegliendo di risparmiare Abby però Ellie spezza il cerchio. Il ricordo felice di Joel che torna in mente alla donna bloccando l’annegamento della sua nemica è la chiave di volta che le permette di andare oltre. Ellie infatti capisce che se è in grado di perdonare Joel per avergli tolto la possibilità di scegliere se salvare il mondo o meno, allora può perdonare anche la donna che l’ha ucciso. Evitando di creare un nuovo loop di vendetta che magari avrebbe coinvolto Lev o Dina.
È sempre stato il perdono l’unico vero modo di andare avanti. Se Ellie ed Abby lo avessero capito prima probabilmente le loro vite sarebbero andate diversamente. La clemenza che Ellie ha avuto nei confronti della sua rivale le ha permesso di lasciarsi alle spalle il dolore per Joel e di vivere finalmente la sua vita, ma a che prezzo? Quando Ellie torna alla fattoria alla fine del gioco Dina è andata via, la casa costruita con tanta fatica insieme alla sua compagna è un rudere e anche suonare la chitarra è diventato impossibile, per via delle dita mozzate. Il desiderio di vendetta per la morte di Joel ha portato Ellie a perdere anche l’ultimo contatto che aveva con lui, la chitarra.
L’ultimo flashback prima delle scene finali mostra Ellie intenta a iniziare un cammino per perdonare Joel. Sono immagini all’apparenza con poco significato ma che ricordano alla ragazza quanto può essere semplice perdonare. Semplice come poggiare una chitarra ad una parete. Semplice come attraversare un campo. E proprie con queste azioni Ellie esce di scena nella speranza, forse, che anche per Dina sia altrettanto semplice perdonarla.
The Last of Us 2: cosa è successo ad Abby e Lev?
Dopo che Ellie salva Lev e Abby dalle Serpi e decide di risparmiare quest’ultima, i due si allontanano in barca, proprio la stessa barca che per tutto il gioco i giocatori vedono legata ad un palo nel menù iniziale. Finita l’avventura però la schermata iniziale cambia e si vede la barca ormeggiata su una costa lontana dalle acque oscure in cui è stata bloccata per tutta l’avventura. La costa sembra appartenere all’isola di San Catalina e la struttura sullo sfondo sembra essere il Casinò di San Catalina. Questo è il luogo in cui dovrebbe trovarsi il nuovo gruppo delle Luci, quindi si presume che Abby e Lev abbiamo infine raggiunto la loro destinazione.