Taormina Film Fest 2020: Il était un petit navire sarà il film d’apertura
La 66ª edizione del Taormina Film Fest celebrerà la cerimonia di chiusura e avrà come titolo d'apertura il film testamento di Marion Hänsel.
La 66ª edizione del Taormina Film Fest celebrerà la cerimonia di chiusura e svela il titolo d’apertura: Il était un petit navire il film – testamento di Marion Hänsel
La 66ª edizione del Taormina Film Fest, prevista dall’11 luglio al 19 luglio 2020, e che si svolgerà anche online seguendo l’esempio di molti festival ed eventi cinematografici, celebrerà la cerimonia di chiusura. Mentre le proiezioni dei titoli in concorso, sezione composta sia da opere prime che seconde, saranno per la maggior parte online, con pochi posti riservati su prenotazione nel Palazzo dei Congressi di Taormina, la serata di chiusura e consegna dei premi sarà dal vivo. Il direttore del Taormina Film Fest Leo Gullotta insieme a Francesco Calogero, sono pronti a riaccendere le luci e aprire le porte del Teatro Antico, storica sede della cerimonia, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza imposte. Il 19 luglio 2020 con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, verranno assegnati i premi ai vincitori del Concorso, con la consegna anche dei premi Cariddi, Maschere di Polifemo e Taormina Arte Awards alla carriera.
Sarà proprio Leo Gullotta ad accompagnare il proprio pubblico durante l’intera edizione, non solo condurrà la serata finale, ma curerà anche le proiezioni streaming con video inediti, immagini di repertorio e interventi di ospiti importanti, in un confronto e riflessione tra i festival passati e questa innovativa edizione online. Tra le anticipazioni per il Taormina Film Fest del 2020 c’è anche quella dell’omaggio a Marion Hänsel. Il film testamento della produttrice, regista e attrice belga Il était un petit navire (There Was A Little Ship) sarà il titolo d’apertura di questa edizione; un’opera realizzata attraverso ricordi di vita e di cinema, da Marsiglia ad Anversa, da Parigi a New York fino alle Fiandre. La pellicola è un saggio filmico, un racconto biografico, un diario di cinema, sincero, delicato e poetico, che ricorda e si avvicina ai film di Agnès Varda e Chantal Akerman.