Audace colpo dei soliti ignoti: le location del film con Vittorio Gassman
Vittorio Gassman torna a far parte di una simpatica e improvvisata combriccola di ladri romani nel sequel del film di Monicelli, Audace colpo dei soliti ignoti. Ma dov'è stato girato il film? Scopriamo insieme!
Mal ridotto dal colpo fallito ne I soliti Ignoti, l’intraprendente e tragicomico Peppe – detto “Er Pantera” – torna nel sequel del film di Mario Monicelli diretto dal regista Nanni Loy ma interpretato ancora una volta dal grande Vittorio Gassman. Convinto da un losco gangster milanese a tentare un altro colpo, rapinando il furgone che ogni domenica trasporta il bottino delle scommesse del Totocalcio, si fa coinvolgere in un’altra comitiva di ladri il cui dialetto romano è davvero verace. Audace colpo dei soliti ignoti si svolge nelle “due capitali” d’Italia: la leggendaria Roma e la capitale della moda, Milano.
Audace colpo dei soliti ignoti: l’aeterna Roma e il suo cuore pulsante
Le strade della capitale, della Roma consacrata all’eternità dal Romano Impero, sono protagoniste della pellicola di Nanni Loy. Come l’antica via Grotta Pinta, nel cuore del Parione e a due passi da Campo de’ Fiori – dove si trova la pensione in cui soggiorna il milanese Virgilio – che è nota per la presenza di un edificio ricurvo che prende la forma inconsueta ispirandosi al Teatro di Pompeo – la cui cavea è custodita sotto le fondamenta del palazzo. La via è così chiamata per lo splendido affresco del Passetto del Biscione, che sembra una vera e propria grotta dipinta.
Riconoscibile, invece, nel finale di Audace colpo dei soliti ignoti quando Peppe viene fermato per non aver rispettato l’attraversamento sulle strisce pedonali, è la storica circonvallazione Ostiense all’interno del quartiere più popolare di Roma – la Garbatella. Sulle note leggere della commedia di Loy assistiamo allo scorrere delle immagini dell’affascinante Roma che non smette mai di stupire per la sua monumentalità e per i suoi tratti caratteristici così salienti da essere inimitabili. Un giro nel centro storico è un tuffo nel passato classico ma anche un’immersione nella vivacità e nella schiettezza di quartieri pittoreschi come Trastevere, dove l’autenticità della gente non è mai celata ma è tangibile nella sua innata spontaneità che rende ancora più piacevole una visita alla capitale.
Milano e il suo volto moderno
Il grande incrocio dove si svolge la finta partita di morra tra Peppe e Mario (quest’ultimo interpretato da Renato Salvatori) non è altro che la centralissima via Larga di Milano. A due passi dal frenetico e glamour Quadrilatero della Moda dove la regina delle strade è indubbiamente la famosa via Montenapoleone, via Larga è una delle strade più centrali e vicina a diversi punti di interesse storico e turistico. Come, ad esempio, il santuario medievale di San Bernardino alle Ossa e il suo ossario dalle tinte macabre, ma illuminato dallo splendido affresco in stile rococò dipinto sulla volta sovrastante. Quello di Milano è un volto più moderno dell’Italia, quello di una città che non smette mai di accrescere il suo skyline vertiginoso e che rivendica spesso la veste di “capitale economica” del Belpaese. Dietro questa modernità in continuo sviluppo però c’è anche una città dove le tradizioni meneghine sono ancora vive come nelle vie pittoresche di Brera o tra i cortili delle tipiche case a ringhiera di una volta e gli scorci segreti lungo i Navigli.
Attenzione, buongustai! Ecco cosa mangiare a Roma e a Milano
Se vi trovate di passaggio nella capitale il vostro palato ve ne sarà grato: la tradizione culinaria romana è tra le più antiche d’Italia e la cucina della capitale è una delle più gustose e audaci della penisola. Le buone forchette non devono temere di restare a digiuno nelle osterie di Roma, anzi, dovranno tenersi lontani dalla bilancia per un po’ per non avere rimorsi – che di certo non si possono avere per un piatto di carbonara come si deve! Ma Roma non è solo abacchio, carbonara e amatriciana: tra i primi piatti da non perdere c’è la pasta cacio e pepe, così semplice nella sua genuinità ma non così facile da realizzare come potrebbe sembrare. Il consiglio: provatela a Roma da esperti cuochi! Per restare leggeri, concedetevi anche un carciofo alla Giudìa: nient’altro che un carciofo fritto, immerso nell’olio caldo da gustare in purezza con l’aggiunta di un pizzico di sale. Le vostre papille gustative ne gioiranno, il colesterolo forse un po’ meno.
Ci spostiamo sulle terrazze dei grattacieli di Milano, dove un must è l’apericena servita con Martini o Sprizt ghiacciato: pasta fredda, insalate, farro con pomodorini e pesto, secondi e contorni vari e sfiziosi sono i protagonisti della movida milanese che ha fatto evolvere l’aperitivo con olive e patatine a un vero e proprio buffet ricco di ricette! E per finire in dolcezza, via con un vassoio di cannoncini: il protagonista indiscusso della pasticceria milanese, il cannoncino è un dolce di pasta sfoglia ripieno di crema pasticcera, un must per le domeniche milanesi.