Wilford Brimley: morto a 85 anni l’attore de La cosa, Cocoon e Il socio
L'attore protagonista di Cocoon era ricoverato in un centro di terapia intensiva a St. George.
Addio all’attore statunitense Wilford Brimley, storico collaboratore di registi come John Carpenter, Ron Howard e Sydney Pollack.
Wilford Brimley, attore noto per le sue interpretazioni in Cocoon – L’energia dell’universo di Ron Howard e La cosa di John Carpenter è morto ieri a 85 anni in un ospedale a St. George nello Utah. Brimley, la cui ricca filmografia include anche Il socio di Sydney Pollack e Il migliore di Barry Levinson, si trovava in un centro di terapia intensiva, secondo quanto riportato a Deadline da un rappresentante dell’attore. L’attore era stato in dialisi e aveva avuto altri problemi di salute che hanno portato alla sua scomparsa, ha aggiunto il rappresentante.
Nato nel 1934 a Salt Lake City, Wilford Brimley aveva una carriera cinematografica e televisiva con decine di ruoli a suo nome. Dal suo debutto nell’industria cinematografica e televisiva, con un grande successo soprattutto negli anni Settanta, Brimley ha assunto una grande varietà di ruoli, tra cui nonno Sam Ferrans nel film Disney Summer of the Monkeys, e Joe Hollis in Fuga dalla Casa Bianca.
Il suo primo ruolo accreditato è stato Sindrome Cinese del 1979 nel ruolo di Ted Spindler al fianco di Jack Lemmon. In seguito, Wilford Brimley ha fatto una breve, ma fondamentale apparizione in Diritto di cronaca nel ruolo del maleducato e schietto assistente del procuratore degli Stati Uniti James A. Wells. Nel 1985 ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista in Cocoon – L’energia dell’universo nei panni di Ben Luckett, leader di un gruppo di anziani che scoprono una piscina magicamente rinvigorente vicino alla loro casa di riposo.
A partire dalla fine degli anni Ottanta, invece, l’attore ha interpretato diversi ruoli in numerose serie televisive tra cui Vita col nonno e Walker Texas Ranger. L’ultimo ruolo di Wilford Brimley è stato un ruolo da co-protagonista nel film del 2017 I Believe di Juergen Peretzki e Stacey Peretzki.