Venezia 77: Cate Blanchett si esprime a favore della diversità nel Festival
Il 40% dei film in competizione a Venezia 77 sono diretti da donne e la presidentessa della giuria Cate Blanchett ne è molto fiera.
Cate Blanchett presiederà la giuria di Venezia 77 e si depressa dell’importanza di dare spazio alla diversità, soprattutto in questo momento storico
Quando Venezia 77 ha svelato la sua selezione ufficiale alla fine di luglio, l’inclusione senza precedenti di otto titoli diretti da donne nella line-up di 18 film è stata annunciata come un gradito progresso per un evento che negli ultimi anni è stato criticato per la scarsa rappresentanza di registe donne.
Cate Blanchett è stata selezionata per presiedere la giuria di Venezia 77 a gennaio, diventando la terza donna in quattro anni a ricoprire il ruolo, dopo Lucrecia Martel e Annette Bening. L’attrice, che ha già svolto il ruolo di presidentessa della giuria per il Festival di Cannes 2018, guidando una protesta #MeToo sul red carpet, con artisti del calibro di Ava DuVernay e Agnes Varda – è ben consapevole dell’anno spartiacque in cui si ritrova a ricoprire un ruolo di tale importanza.
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“Forse quest’anno la competizione principale dovrebbe chiamarsi Nuovi Orizzonti“, ha scherzato durante un’intervista con Variety, riferendosi alla popolare sezione parallela del festival.
“La responsabilità ricade su di noi come settore in cui, mentre emergiamo in questo nuovo e coraggioso mondo, non possiamo portarci dietro abitudini cattive e pigre, come ignorare voci diverse e interessanti”, ha detto chiaramente la Blanchett, aggiungendo che 13 film della selezione ufficiale di Venezia 77 provengono da nomi che non hanno mai gareggiato per un Leone d’Oro.
“Il pubblico vuole solo vedere film che li ispiri e li infiammi e riflettano le vite di ognuno in modi illuminanti. Ed è meraviglioso che quando scorrono titoli di coda [a Venezia] si possa dire, ‘Oh mio Dio, oltre il 40% delle registe sono donne’ “.